Archivio mese Luglio, 2012

Dervio: L’antico Borgo di Corenno Plinio

domenica, Luglio 29, 2012 @ 02:07 PM
aggiunto da admin

Corenno Plinio - panorama dal lagoCorenno Plinio, frazione del Comune di Dervio, si trova sulla sponda orientale del Lario ai piedi del monte Legnoncino, adagiato su una balsa rocciosa, in posizione dominante sul centro lago.
Fin dai primi documenti medioevali il borgo è denominato Corenno o Coreno: l’origine del toponimo è ignota, probabilmente celtica, anche se in passato gli Umanisti hanno voluto scorgere la radice greca corintum, pensando ai coloni greci inviati da Giulio Cesare sul lago.

Il nome Plinio venne aggiunto solo nel 1863, dopo l’Unificazione d’Italia, per distinguerlo da altri comuni con lo stesso nome: le autorità locali scelsero di associare il nome Plinio perché si credeva che Plinio il giovane, funzionario dell’Impero Romano e scrittore nato a Como, vi avesse posseduto quella villa che “posta su una rupe dominava il lago”; i suoi palazzi sul lago si trovano in realtà più vicini a Como, probabilmente a Bellagio e a Lenno.
A Corenno è stata anche collegata una storia tragica, raccontata dallo stesso Plinio: il suicidio sul Lario di una coppia di cittadini romani che, disperati ed in preda alla vergogna per un male ignominioso dello sposo, si legarono e si gettarono assieme da uno scoglio.

Castello e Chiesa di Corenno PlinioPer comprendere la struttura del borgo medioevale (la chiesa con gli affreschi, le arche, il castello-recinto con le torri, le scalogge e il vecchio molo), è importante fare alcune annotazioni sulla comunità degli abitanti (la vicinitas o la communitas), nata dopo il primo Millennio.
E’ fondamentale risalire a questo insieme di famiglie, affrancate dal giogo del feudatario, che decidono liberamente e autonomamente di organizzarsi e  proteggere la propria identità sociale e culturale con la creazione di istituzioni e di norme raccolte nello Statuto comunale medioevale, giunto a noi nell’edizione del 1389.
A protezione e a difesa dell’identità sociale e fisica, costruiscono una fortificazione: in questo caso, il castello è una fortificazione comunitaria costruita per rifugiarvisi in caso di pericolo.
La comunità manifesta la propria identità nella fede religiosa erigendo la chiesa, che è il fulcro delle celebrazioni delle feste liturgiche.

Roberto Pozzi

APPROFONDIMENTI:
Note sull’Autore
Inquadramento Storico
Storia di Corenno e del suo castello
Il Castello
La Chiesa Parrocchiale
Ville e Opere Minori

“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 2

sabato, Luglio 21, 2012 @ 07:07 PM
aggiunto da admin

Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al secondo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico

Capitolo II
Già in epoca tardo romana, dopo il crollo dell’Impero d’Occidente, il Lario svolse un ruolo fondamentale dal punto di vista strategico che continuò a sussistere per molti secoli. Esso, dunque, fu dotato di fortificazioni per la difesa e il controllo dell’accesso ai valichi alpini retici. Ricognizioni sistematiche e indagini archeologiche hanno effettivamente evidenziato un sistema organico di strutture difensive con alcuni caposaldi localizzati, a nord, nel Castello di Castelvedro sulla sponda lecchese e nel recinto di San Siro su quella  comasca, nel castrum di Sant’Ambrogio a Perledo, per quanto riguarda il centro lago, e infine, verso sud, nel castrum  lecchese di Santo Stefano. A questi  siti se ne associavano altri, tra i quali la  torre in località Sass da Poò (Varenna) che assolveva alla funzione di centro di controllo.

Il Castello di Corenno Plinio

Il Castello di Corenno Plinio

Alle presenze più antiche si aggiunsero successivamente diverse torri e varie strutture fortificate in altura, tutte inserite nel complesso sistema di controllo dei transiti lungo la via lacustre e terrestre. Tra le più note:  la Torrazza − o ‘Torraccia’ − di Abbadia, lambita a monte dal Sentiero del Viandante, le case-torri di Crebbio (Abbadia Lariana), e di Rongio (Mandello del Lario), poste in relazione con la strada proveniente dai Resinelli, e la Torre del Barbarossa a Maggiana di Mandello del Lario. All’età medievale risalgono pure la torre di Esino, situata sul percorso diretto ai passi Agueglio e Cainallo, e il cosiddetto  ‘castello di Orezia’, sopra Dervio. Si tratta, in realtà, di un possente torrione a pianta quadrata ubicato all’imbocco della valle e posto a guardia della strada che conduce in Valsassina e in Valvarrone. L’intero nucleo nel Medio Evo era un importante borgo fortificato in rapporto con il vicino castello di Corenno (Dervio). Questo, a sua volta, costituisce, al pari del castello di Vezio (Varenna), una testimonianza significativa di castello-recinto: struttura caratterizzata dalla presenza di torri con funzioni di avvistamento e di una cortina muraria al cui interno la popolazione si riparava, in caso di pericolo, con il bestiame e i generi di sopravvivenza.

La Torraccia di Abbadia Lariana

La Torraccia di Abbadia Lariana

Diverso il caso del cosiddetto ‘Castello’ di Lierna  che era un borgo fortificato  dotato di un impianto difensivo a riccio.
All’estremità settentrionale del Sentiero del Viandante, la zona di Colico rivela una particolare concentrazione di strutture fortificate. Fra queste spiccano i ruderi del Forte di Fuentes, costruito a partire dal 1603 in cima all’altura del Monteggiolo per volontà del governatore spagnolo di Milano, don Pedro Enriquez de Açevedo, con lo scopo proteggere il confine settentrionale dei domini spagnoli dai Grigioni protestanti.

Torre di Crebbio ad Abbadia LarianaTorre di Crebbio ad Abbadia Lariana Torre di Maggiana a Mandello del LarioTorre di Maggiana a Mandello del Lario
.

Al termine del capitolo una scheda di approfondimento è dedicata alle cave disseminate sulla sponda orientale del lago, con accenni alla pietra nera di Olcio, al marmo nero di Varenna, al marmo bianco di Musso Olgiasca e al cosiddetto ‘marmo’ di Debbio.

Giovanna Virgilio

Vai alla scheda principale del libro

Tutte le fotografie dell’articolo sono state gentilmente fornite da Foto Giudici
Negozio: C.so Promessi Sposi, 110 – 23900 Lecco (LC)
Sala posa: Via Antonio Bonaiti, 2/A – 23900 Lecco (LC)
Tel: +39 0341/250696
Cell. +39 335/78.30.208 – +39 335/68.22.941
e-mail: info@fotogiudici.com
www.fotogiudici.com

Dervio: Percorso H – Anello del Monte Muggio

domenica, Luglio 8, 2012 @ 12:07 PM
aggiunto da admin

ANELLO DEL MONTE MUGGIO
Tempo percorrenza: 3/4 h • Difficoltà: facile

Percorso-H1Base di partenza è Giumello (1530 m. slm) che si raggiunge in auto salendo da Bellano passando per Vendrogno e Mornìco.
Dall’ampio parcheggio si imbocca la strada che raggiunge il rifugio Capanna Vittoria ed attraversa il nucleo di baite immerso nei pascoli posti sulle falde del Monte Muggio.
Proseguendo, dopo aver superato una chiesetta e la zona di decollo dei parapendio, si raggiunge l’Alpe Chiaro dove nel periodo estivo si trovano le mucche al pascolo.
Passata la sosta del bestiame si imbocca a destra il sentiero che sale dolcemente fra i pascoli, con un panorama affascinante sul Lago di Como, le montagne della sponda occidentale e le Alpi svizzere.
Percorso-H2Giunti sulla costa di Prà Bolscino, si apre la visuale sull’alto lago e la Valvarrone sovrastata dai monti Legnoncino e Legnone.
Il sentiero si inoltra nel bosco di conifere, raggiungendo i pascoli dell’Alpe Dolca.
Si prosegue nel bosco di faggi e dopo una breve salita si incontra un bivio che a sinistra porta alla chiesetta di S. Ulderico che sorge su un bel ripiano erboso con vista spettacolare sul Legnone.
Si risale poi in mezzo ai boschi di faggi, incontrando una bella fonte con acqua sorgente e si raggiungono i pascoli orientali dell’Alpe Giumello.
Qui si imbocca il sentiero che percorre la costa della montagna, si raggiunge così la cima del Monte Muggio a 1800 m. slm, dalla quale si ammira uno splendido panorama sulle Prealpi Orobie che va dalla Grigna al Pizzo dei Tre Signori ed il Legnone, oltre al Lago di Como con le montagne sovrastanti.
Dalla vetta si scende attraverso i pascoli per ritornare a Giumello, località dove, nel periodo invernale è possibile praticare sia lo sci alpino con lo skilift recentemente rinnovato che lo sci nordico, con l’anello di 3 km molto panoramico.

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso G – Monti di Dervio

domenica, Luglio 8, 2012 @ 12:07 PM
aggiunto da admin

MONTI DI DERVIO
Tempo percorrenza: min. 2 h – max 5 h • Difficoltà: media

Percorso-G1L’escursione inizia dalla chiesa di S. Quirico di Dervio con il caratteristico campanile romanico, facilmente raggiungibile dalla stazione FS derviese.
Da qui parte la via Ai Monti una bella mulattiera che risale la montagna ed è la via di accesso alle ridenti località dei monti di Dervio sul versante nord-ovest del Monte Muggio.
In questi villaggi si trovano diverse baite, spesso ricavate da vecchie stalle o cascinali utilizzati nei secoli scorsi per l’alpeggio di bestiame.
Dai 220 m. di Dervio, si sale con un primo tratto di mulattiera abbastanza ripida immersa nel bosco; dopo alcune rampe si incontra l’accesso alla Falesia della Maliga una palestra di arrampicata realizzata dal CAI di Dervio sulle rocce sovrastanti Dervio.
Proseguendo lungo la mulattiera si supera una cappelletta e poco dopo si giunge a Pianezzo, dove si incontrano le prime baite circondate da verdi prati. Subito dopo Pianezzo, imboccando un sentiero che si stacca a destra della mulattiera, si sale sino a “Mai”.
Qui sulla rupe rocciosa che sovrasta Dervio, si trovano i ruderi del “Castelvedro” (V-VI sec.) e dalle rocce vicine è possibile ammirare lo stupendo panorama di Dervio e di un bel tratto di lago.
Proseguendo lungo il sentiero pianeggiante e passando a fianco di una cappelletta, si attraversa il nucleo di baite e si raggiunge la ripida mulattiera che con belle vedute su Dervio ed il lago sale sino a Monte Basso e poi Cangiago (672 m. slm).
Percorso-G2Lasciando la mulattiera che sale verso Pratolungo si prende a sinistra, imboccando il sentiero che attraversa i boschi e scende verso Vignago.
E’ un bel villaggio ricco di selve con castagni secolari, rinomato per i gustosi porcini che si trovano nei boschi circostanti.
Da qui prendendo a sinistra si imbocca il sentiero e poi la mulattiera che, seguendo in posizione rialzata il percorso del fiume Varrone, scende verso Pianezzo e poi si ritorna a Dervio.
Per i più allenati è possibile prolungare l’itinerario ed a Cangiago proseguire la salita, si raggiungono così le Cascine di Pratolungo da dove si gode una stupenda vista panoramica.
Seguendo il sentiero si arriva all’Alpeggio di Pratolungo, prendendo a destra dietro la “casera” si imbocca il sentiero che raggiunge l’alpeggio di Camaggiore dove nel periodo estivo si trovano le mucche al pascolo, da qui si può raggiungere la vetta del Monte Muggio (1800 m.slm).
Ma il nostro itinerario prosegue verso l’abitato di Camaggiore, luogo di villeggiatura, nella parte bassa del nucleo si imbocca la mulattiera che scende a Noceno. Si attraversa l’abitato e dietro al cimitero si prende a destra il sentiero pianeggiante che ci riporta alle Cascine di Pratolungo e da qui si rientra a Dervio

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso F – Monte Legnone

domenica, Luglio 8, 2012 @ 12:07 PM
aggiunto da admin

MONTE LEGNONE
Tempo percorrenza: 5/6 h • Difficoltà: media

Percorso-F2Agli amanti delle quote più alte, consigliamo di risalire in auto la Valvarrone, lungo la strada asfaltata che tocca i paesi di Vestreno, Introzzo, Tremenico sino al rifugio del CAI di Dervio ai “Roccoli Lorla” (1468 m slm).
Da qui partono i percorsi per i monti Legnoncino e Legnone che soddisfano le esigenze di escursionisti più esperti, ma anche di famiglie con bambini.
Per salire alla vetta del Legnone, si imbocca il sentiero a fianco del rifugio in direzione est, in mezzo a magnifici faggi.
Dopo un breve tratto si incontra il primo alpeggio dove, durante la bella stagione si trovano le capre e si possono acquistare i relativi formaggi molto saporiti.
Si prosegue in mezzo ai larici con ampie aperture verso gli imponenti massicci rocciosi del Badile, Disgrazia, Bernina e verso la verdeggiante Valvarrone, fino a giungere all’alpeggio di Agrogno (1750 m.), qui, nel periodo estivo di solito si trovano le mucche al pascolo.
Riprendendo la salita gradatamente il bosco si dirada, il paesaggio si fa più aspro, si cammina su un costone prima erboso poi roccioso.
Poco prima del bivacco si trova un passaggio attrezzato con corde, niente di difficile, richiede solo un po’ di attenzione.
Percorso-F1Siamo a quota 2146, il Bivacco Cà de Legn può essere un buon riparo in caso di maltempo.
Da qui la vetta del Legnone sembra già a portata di mano, ma ci sono ancora 500 m. di dislivello da superare che non presentano vere difficoltà alpinistiche, ma richiedono comunque una certa esperienza escursionistica e un abbigliamento adeguato alla quota (2610 m. slm).
Raggiunta la cima, il panorama è grandioso con vista sul Lario e Lago di Lugano, le vicine Valsassina, Valtellina e Valchiavenna.
Nelle giornate particolarmente terse si può vedere la Pianura Padana ed anche il Monte Rosa.
Dalla vetta si diramano altri itinerari che scendono a Pagnona, Delebio ed a Colico o l’Alta via della Valsassina, ma il nostro percorso riprende lo stesso sentiero per ritornare ai Roccoli Lorla.

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso E – Monti di Dorio e Bassa Valvarrone

domenica, Luglio 8, 2012 @ 12:07 PM
aggiunto da admin

MONTI DI DORIO E BASSA VALVARRONE
Tempo percorrenza: 4/5 h • Difficoltà: facile

Percorso-E1L’itinerario parte dal Centro Sportivo di Vestreno, raggiungibile in bus con la linea Dervio – Tremenico.
Si imbocca la via al Bacino, carrozzabile asfaltata in ripida salita che porta al bacino di alimentazione della centrale idroelettrica di Corenno.
Qui la strada diventa pianeggiante e sterrata e poco dopo sulla sinistra si incontra una cappelletta e le sottostanti trincee e postazioni di mitragliatrice della Linea Cadorna.
Successivamente l’itinerario entra nei boschi e si raggiunge un promontorio da cui si ammira un bel panorama su Dorio ed Olgiasca, da qui iniziano i pannelli della Via crucis che accompagnano i pellegrini sino al piccolo santuario della Madonna di Bondo (a.1672) dove si trova un area pic-nic.
Il percorso continua in mezzo a selve e boschi di castagni e betulle e seguendo sempre la strada principale si costeggia la località di Piazzo; poco dopo all’incrocio si prende a destra seguendo l’indicazione dei cartelli Vezzèè – Vercin e subito dopo si lascia la pista carrozzabile prendendo a sinistra.
Si imbocca un sentiero che passa a fianco di una postazione di caccia e poi si prende subito a destra in direzione Bedolèe, il percorso prosegue e tenendo la sinistra si raggiunge la località di Vercin.
Percorso-E2Attraversato il nucleo di baite si imbocca una strada sterrata che sale sino a Sommafiume, località di soggiorno estivo.
Nella parte alta dell’abitato si imbocca la strada carrozzabile in direzione sud e poco dopo sulla sinistra si imbocca il sentiero che porta alle fortificazioni dei Roccoli d’Artesso (1209 m. slm).
Qui nelle vicinanze di un bel laghetto circondato da larici e tavoloni per pic-nic, si possono visitare una serie di cannoniere predisposte ad ospitare grossi calibri d’artiglieria della “Linea Cadorna”.
Prendendo la carrozzabile, od il sentiero che ne taglia il percorso, che scendono verso Dervio all’incrocio andare a destra verso Sommafiume.
Attraversato l’abitato di Letee, poco dopo sulla sinistra si trova la mulattiera che scende a valle toccando la località di Loco Tocco e raggiunge il comune di Sueglio.
Attraverso strette viuzze a gradinate in mezzo ad antiche e caratteristiche case, si scende sino alla chiesa parrocchiale di S. Martino d’origine medievale, consacrata nel 1583 da San Carlo Borromeo.
Dopo una visita all’interno per ammirare le opere artistiche, si riprende la discesa verso Vestreno seguendo la mulattiera che raggiunge la parte alta del paese. Si attraversa l’abitato percorrendo le stradine del nucleo storico e si raggiunge cosi il punto di partenza.

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso D – Monte Legnoncino

domenica, Luglio 8, 2012 @ 12:07 PM
aggiunto da admin

MONTE LEGNONCINO
Tempo percorrenza: 3/4 h • Difficoltà: facile  

Percorso-D1Risalendo la Valvarrone, lungo la strada che passa da Vestreno e Sueglio, si raggiungono i Roccoli di Artesso (1209 m. slm).
Qui, nelle vicinanze di un laghetto circondato da larici, si possono visitare una serie di cannoniere, predisposte ad ospitare grossi calibri d’artiglieria della “Linea Cadorna”.
Al termine della strada carrozzabile ha inizio l’escursione al Monte Legnoncino.
S’imbocca il sentiero che sale verso destra e che costeggia un roccolo per l’uccellagione risalente al 1800 e utilizzato, fino a pochi anni fa, per la cattura degli uccelli a scopo scientifico.
Superato il Rifugio Bellano l’itinerario prosegue inoltrandosi nel bosco di larici sulle pendici del Monte Legnoncino, lungo il tragitto si trovano alcune trincee e ricoveri in caverna. Dopo un ultimo tratto in salita, il sentiero si fa pianeggiante e sbuca nella bella piana erbosa dei Roccoli Lorla.
Poco sopra, seguendo le indicazioni, si trova il Rifugio dei Roccoli Lorla del CAI di Dervio.
Per proseguire verso la cima, dal parcheggio, si imbocca sulla destra una strada militare sterrata e chiusa al traffico, con ampi tornanti e in leggerissima salita.
Nel breve percorso si passa da zone fredde di bosco più decisamente alpino a zone calde, dove fiorisce una lussureggiante flora mediterranea.
Percorso-D2Poco prima di arrivare in vetta si incontra la chiesetta dedicata a S. Sfirio, più volte ricostruita e risalente al XIII secolo.
Questa è legata alla leggenda di S. Sfirio, che scelse questo luogo per l’eremitaggio, tenendosi in contatto con i suoi 6 fratelli anch’essi eremiti, dimoranti in località visibili fra loro e con i quali scambiava segnali con il fuoco.
Per tracce di sentiero si raggiunge infine la vetta (1714 m), un vero balcone sul lago.
Nelle giornate serene è infatti possibile spaziare con lo sguardo su entrambi i rami del lago di Como, su quello di Lugano, sulle montagne che cingono ad occidente il Lario mentre a settentrione, oltre al vicino ed imponente Monte Legnone, si possono osservare i monti del Gruppo Masino- Bregaglia-Disgrazia.
Rientrando alla base di partenza ripercorrendo lo stesso itinerario, dopo i prati dei Roccoli Lorla si imbocca il sentiero dell’andata ma poi, volendo variare l’itinerario, si prende subito a destra e si scende alla bella località di Sommafiume.
Da qui, nella parte alta dell’abitato dalla carrozzabile, si può imboccare il sentiero che in salita ci riporta ai Roccoli d’Artesso.

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso C – Linea Cadorna da Corenno Plinio

domenica, Luglio 8, 2012 @ 12:07 PM
aggiunto da admin

LINEA CADORNA DA CORENNO PLINIO
Tempo percorrenza: 2 h • Difficoltà: media

Percorso-C1L’itinerario parte dalla piazza medievale di Corenno Plinio, facilmente raggiungibile per chi utilizza il treno dalla stazione FS di Dorio, percorrendo la bella passeggiata a lago.
Il sentiero si imbocca dalla provinciale 72 di fronte al castello e sale ripido verso la montagna, per poi inoltrarsi nel bosco dove si raggiunge il bivio della Croce.
Prendendo a destra s‘incontra una postazione per mitragliatrice facente parte, insieme a molte altre fortificazioni, della” Linea Cadorna”.
Si tratta di un esteso sistema difensivo realizzato in prossimità del confine fra Italia e Svizzera dal 1916 al 1918, per contrastare un eventuale invasione da parte dell’esercito austro ungarico durante la Prima Guerra Mondiale.
Proseguendo in direzione sud si raggiunge una fortificazione con trincee e altre postazioni per mitragliatrici situate sul bordo dello strapiombo che sovrasta Corenno Plinio.
Qui si ammira un bellissimo panorama sul borgo medievale e la sponda occidentale del lago. Ritornando sui propri passi e prendendo a destra al primo bivio, dopo una ripida salita, si incontrano altre trincee.
Proseguendo si raggiungono rapidamente le baite di “Ciarei”, situate in una bella radura ricca di sorgenti.
Continuando sempre in salita lungo la mulattiera si perviene ad un’altra zona fortificata; qui è possibile visitare, con l’ausilio di una torcia, due ricoveri in galleria ben conservati.
Percorso-C2Si torna poi indietro fino a portarsi a monte dei prati di “Ciarei”; qui un sentiero in mezzo al bosco, appena sotto il rudere di una casetta, si dirige verso sud passando vicino all’acquedotto dei Molinelli che rifornisce le abitazioni di Corenno, poi si attraversa su un ponticello di legno la condotta forzata che alimenta la centrale idroelettrica.
Proseguendo in salita si segue la pista che raggiunge la località di Comun, frazione di Vestreno, dove percorrendo per un tratto la strada asfaltata, si raggiunge la mulattiera che scende da Vestreno a Dervio.
L’itinerario taglia ripetutamente la provinciale della Valvarrone, sino a raggiungere la frazione di Castello con la torre medievale.
Dal lavatoio, prendendo a destra, ci si innesta nel “Sentiero del Viandante”, si imbocca la provinciale scendendo fino allo svincolo della SS36 e si prende la via Al Monastero.
Il percorso prosegue attraversando le località di Chiari e Monastero, dove si incontra il complesso rustico che costituiva il Monastero di S.Clemente degli Umiliati.
Fiancheggiando i muri di sostegno della superstrada e superata la condotta il sentiero riprende la conformazione antica di mulattiera acciottolata, con un ampia e stupenda veduta su Corenno Plinio che si raggiunge poco dopo.

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso B – Viandante Dervio – Dorio – Colico

domenica, Luglio 8, 2012 @ 11:07 AM
aggiunto da admin

SENTIERO DEL VIANDANTE: DERVIO – DORIO – COLICO
Tempo percorrenza: 4/5 h • Difficoltà: facile

Percorso-B2L’itinerario parte dalla stazione FS di Dervio, imboccando la scalinata e proseguendo diritti, si incontra sulla sinistra la piazzetta Cavour con il Palazzo De Magni XIV sec.
All’ incrocio si prende a destra lungo la via Diaz e poi la via Al Castello raggiungendo il percorso del “Sentiero del viandante” presso la fonte delle Lavine, sulla carrozzabile che porta alla Valvarrone.
Si prende a destra una mulattiera gradonata che porta al nucleo di Castello, dove si gusta il sapore arcaico di un borgo fortificato con la torre del XII sec. e la chiesetta di S.Leonardo.
Usciti dal nucleo si imbocca la provinciale scendendo fino allo svincolo della SS36 e si prende la via Al Monastero che porta verso Corenno Plinio.
L’itinerario prosegue attraversando le località di Chiari e Monastero dove si incontra il complesso rustico che costituiva il Monastero di S.Clemente degli Umiliati.
Fiancheggiando i muri di sostegno della superstrada e superata una condotta il percorso riprende la conformazione antica di mulattiera acciottolata con un ampia e stupenda veduta su Corenno Plinio.
Raggiunto il nucleo abitato si nota subito l’impronta medioevale con la piazza in acciottolato, l’imponente castello, la chiesa di S.Tommaso di Canterbury con le tre arche funerarie dei conti Andreani.
Dopo una doverosa visita del borgo, l’itinerario prosegue sulla provinciale poi si prende sulla destra la mulattiera che attraversando prati e cascinali raggiunge il territorio di Dorio.
Percorso-B1Si perviene così con lieve pendenza fino a Torchiedo e quindi si passa a fianco della chiesa di S. Giorgio raggiungendo il caratteristico nucleo di Mandonìco.
La mulattiera sale ripida tagliando la costa e raggiunge la chiesetta di S. Rocco posta su un promontorio con vista panoramica sul lago e le località di Olgiasca e Piona.
Qui il sentiero piega a nord-est in vista del laghetto di Piona aggirando i contrafforti del Legnoncino.
Fra i boschi si raggiunge poi il Monte Perdonasco (m 600) e superando la Val di Voh si arriva al Monte Sparesee,località con belle selve e castagneti.
Proseguendo lungo un tratto sterrato si raggiunge una carrareccia che scende con rapidi tornanti fino a Posallo di Colico, da dove si può raggiungere la stazione FS di Piona per rientrare a Dervio.

Scarica il libretto
Download the book (english version)

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso A – Viandante Dervio Bellano

domenica, Luglio 8, 2012 @ 11:07 AM
aggiunto da admin

SENTIERO DEL VIANDANTE: DERVIO – BELLANO
Tempo percorrenza: 2 h • Difficoltà: facile

Percorso-A1L’itinerario parte dalla stazione FS di Dervio, imboccando la scalinata e proseguendo diritti, si incontra sulla sinistra la piazzetta Cavour con il Palazzo De Magni XIV sec.
All’ incrocio si prende a destra lungo la via Diaz percorrendola sino a raggiungere, in corrispondenza del fiume Varrone, il percorso del “Sentiero del viandante” . Qui si può ammirare la chiesa di S. Quirico e Giulitta con il bel campanile romanico.
L’itinerario prosegue lungo la carrabile via Duca D’Aosta, s’incontra il lavatoio della Sedeia e poi si giunge al “Crotto del Cech”.
Qui ha inizio la bella mulattiera in acciottolato che sale verso le cascine del Chignolo da dove già si ammira il panorama della penisola derviese.
Attraversata la valle si sale verso le cascine dei Ronchi incontrando incisioni e gradini scavati nella roccia, segnati dal secolare passaggio delle slitte.
Al bivio si prende a destra e si aprono belle viste panoramiche su Bellano e Dervio. Attraversata, su un ponte di legno, la “Val Granda” si entra nel territorio di Bellano incontrando la località di Verginate.
Percorso-A2Procedendo si supera una valle dove inizia la strada asfaltata che porta alla parte alta della frazione Oro. Si imbocca sulla sinistra una gradinata che sale verso Pendaglio, al bivio si prende a destra un sentiero che attraversa i prati in posizione soprelevata rispetto alla superstrada.
Si attraversa la valle dei mulini con i ruderi degli edifici e si prosegue poi fra prati con stalle e castagneti. Si raggiungono così le prime case di Lezzeno ed attraversando la provinciale si passa vicino ad un lavatoio in mezzo al nucleo storico.
Il percorso raggiunge così il Santuario di Lezzeno (m. 370) dedicato alla Madonna.
Dopo una sosta per la visita, sul retro si imbocca un sentiero in direzione sud che attraversa una strada asfaltata e poi raggiunge la provinciale.
Prendendo a sinistra si entra nella località di Ombriaco incontrando la chiesa di S. Bernardino, a destra una mulattiera ripida scende verso Bellano e si raggiunge la chiesetta di S. Rocco.
Il nostro itinerario si conclude scendendo la scalinata che porta all’Orrido, monumento naturale che merita una visita. Si passa poi di fianco alla parrocchiale ed infine, attraversando il Pioverna sulla provinciale 72, si raggiunge la stazione FS di Bellano da dove si può rientrare a Dervio.

Scarica il libretto
Download the book (english version)

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

storia e geografia

notizie storiche e geografiche del territorio

monumenti e luoghi

alla scoperta del territorio

sport e turismo

soggiornare nel territorio

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi