Archivio mese Marzo, 2013

Colico – Chiesa di San Bernardino (Villatico)

domenica, Marzo 31, 2013 @ 09:03 PM
aggiunto da admin

san bernardinoIl nome Villaricho appare per la prima volta in un atto di vendita del 1154.
Alcuni documenti testimoniano, nel 1239, l’esistenza in territorio di Colico, di un mulino idraulico che ragionevolmente possiamo collocare in Villatico, lungo il tragitto della roggia molinara.
Alla fine del XIII secolo di sicuro c’era a Villatico un piccolo tempio, perché le testimonianze affermano che a quell’antica comunità era assicurato un servizio religioso.
Solo verso la fine del XV secolo la chiesa fu dedicata a San Bernardino, un predicatore senese che attraversò a piedi l’Italia predicando la riforma religiosa, la giustizia sociale e operando a favore della pace tra le città allora in conflitto.
Si recò anche in Valtellina e per questo toccò il suolo di Villatico.
L’ultimo ampliamento significativo venne completato nel 1896, data ancora leggibile nell’arco a tutto sesto che separa il presbiterio dal corpo della navata.
L’edificio, lungo i secoli costituì il centro della vita religiosa e sociale della locale comunità contadina. La sua antichità appare dall’impianto architettonico basilicale.
L’aula a tre navate è suddivisa da semplici colonne in muratura ordinaria con cinque campate ad arcate a tutto sesto, con volte a botte per quella centrale e a crociera per quelle laterali.
L’altare maggiore è caratterizzato da sinuose linee settecentesche in marmo nero di Varenna intarsiato da altri marmi policromi.
Le pareti del presbiterio, dell’abside e dei due archi trionfali che presentano un apparato decorativo di autore ignoto, si rifanno allo stile barocco e sono tutti realizzati con la tecnica dell’affresco a trompe d’oeil.
Sulle pareti sono raffgurati l’episodio biblico del Sogno della scala di Giacobbe e la sua Lotta con l’Angelo; sulla volta a botte San Bernardino nella gloria del Paradiso tra molteplici elementi decorativi.
Sulle pareti del catino absidale S. Bernardino è affiancato probabilmente da S. Elena e S. Margherita.
I due altari delle navate laterali e le relative statue, probabilmente appartenenti all’edificio originario, sono dedicati a S. Giuseppe (a destra) a alla Beata Vergine del Rosario (a sinistra).
L’arco trionfale realizzato dopo l ’allungamento verso ovest della navata centrale mostra un affresco raffigurante Cristo in gloria, attribuito al Tagliaferri.
L’organo, quasi sicuramente appartenente alla primitiva chiesa, dopo l’ampliamento di !ne ottocento è stato rimaneggiato dalla fabbrica d’organi Marelli e collocato sopra l’ingresso principale.
In una nicchia della navata laterale di sinistra è collocato il fonte battesimale dove ricevette il battesimo suor Maria Laura Mainetti per la quale è in corso la causa di beatificazione.
Sul lato sud della piazza fino alla fine del XIX secolo, sorgeva il cimitero di Villatico.
Oggi una lapide apposta sulla parete della chiesa così recita: “Rispetta o Colico questa piazza un tempo sepolcro dei padri tuoi”.

Testo elaborato sulla base dell’opuscolo informativo disponibile presso la chiesa di San Bernardino

Colico – Chiesa di San Miro

domenica, Marzo 31, 2013 @ 09:03 PM
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San MiroSan Miro nacque a Canzo nel 1345. Il Santo, dopo aver donato tutti i suoi averi ai poveri, condusse una vita solitaria, prima presso il suo paese, poi sui colli di Roma dove giunse dopo un lungo pellegrinaggio e infine a Sorico dove morì nel 1381.
La chiesa di San Miro è di origine romanica e risale presumibilmente al XII secolo.
È menzionata per la prima volta in un documento del 1286 conservato presso la collegiata di Chiavenna.
Originariamente era dedicata a S. Michele e dell’antico edi!cio rimangono nella navata destra alcuni affreschi trecenteschi e una monofora.
La chiesa nel XV secolo venne dedicata a San Miro il cui corpo fu trovato il 10 settembre 1452 all’interno nella cappella intitolata a Sant’Antonio.
Infatti, Miro alla sua morte, avvenuta nel 1381, fu sepolto nella chiesa e la sua tomba divenne subito meta di pellegrinaggi dei fedeli delle due sponde del lago per la richiesta di pioggia contro la siccità o per fermare eventi calamitosi causati dall’acqua.
Dal 1452 iniziò un lungo periodo di ampliamenti e arricchimenti artistici della chiesa, poi riconsacrata nel 1456.
Risalgono al rinnovamento quattrocentesco due affreschi ra&guranti la Madonna col Bambino e quelli della Madonna del Latte e della Madonna in Trono, una Crocifissione e un San Sebastiano visibile sul primo pilastro di sinistra.
Nel 1526, il pittore Sigismondo De Magistris inaugurò un nuovo ciclo decorativo che interessò l’area compresa fra i due pilastri che separano la navata centrale da quella di destra.
Il ciclo comprende la figura di Sant’Antonio, le sue tentazioni nella lunetta superiore, l’incontro con Paolo eremita, la morte di S. Paolo eremita, Sant’Antonio che guarisce un’indemoniata e i miracoli presso la tomba di Sant’Antonio.
Nel 1987 iniziò un’importante fase di studio e restauro che in pochi anni portò alla luce diversi affreschi nascosti sotto secolari strati di calce nella navata sinistra di origine tardo medioevale.
Nel 1990 abbattendo un muro di perimetrale si ritrovò l’antico arco d’accesso alla cappella dalla tomba del santo, demolita nel XVII secolo.
Alla figura di S. Miro sono legate diverse leggende.
Si diceva, fra l’altro, che Miro fosse giunto fino a Sorico stendendo il suo mantello sulle acque del lago e camminandoci sopra.

Testo di Roberto Pozzi e Giovanna Zugnoni

“Sulle Orme del Viandante 2013”

venerdì, Marzo 29, 2013 @ 09:03 PM
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Le Proloco del Lario sono liete di comunicare le date della manifestazione “SULLE ORME DEL VIANDANTE”, edizione 2013

1 settembre Colico
……………………………… 15 settembre ……… Dervio – Bellano
22 settembre Bellano  – Varenna
29 settembre Esino – Lierna
6 ottobre Mandello – Abbadia

 

 

Colico – Abbazia di Piona

martedì, Marzo 26, 2013 @ 06:03 PM
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Abbazia di Piona
L’Abbazia di Piona, storicamente collegata a quella di Vallate, i cui suggestivi ruderi sono visitabili a pochi chilometri dal paese, in direzione di Morbegno, rappresenta uno dei complessi conventuali più suggestivi del luogo, sia per il fascino dell’ambiente naturale, sia per la presenza di testimonianze artistiche molto rilevanti. La chiesa, sorta nella metà del XI secolo, ma soggetta ad ampliamento già nel secolo successivo, presenta una facciata a capanna, con una grande finestra centrale a tutto sesto.

L’interno è costituito da un’unica navata. All’ingresso troviamo due leoni in marmo reggenti acquasantiere, ma che in origine dovevano sostenere una colonna o un pulpito. Di notevole interesse artistico il ciclo pittorico, risalente al XIII secolo, presente dell’abside: nel centro del catino troviamo la grande figura di Cristo che sostiene un libro aperto attorniato dai quattro simboli degli evangelisti, mentre nell’area sottostante sono rappresentati i dodici apostoli; nella volta, attorno alla figura del Cristo benedicente fra angeli, troviamo ancora raffigurati i dodici apostoli, divisi in gruppi di sei, in gesto di acclamazione.

Dietro l’edificio della chiesa si erge il rudere di un’abside di origine altomedievale, la cui destinazione originaria è incerta. Il campanile esterno, sul fianco nord, risale invece al XVIII secolo. A destra della facciata si accede, attraverso un portale ad arco acuto, al chiostro, risalente al XIII secolo, di particolare fascino: lungo il perimetro del cortile corrono quarantuno colonne e quattro pilastri di marmo, i cui capitelli, finemente decorati con motivi di foglie, fiori ed animali, sostengono un piano superiore con ghiere in cotto e in fasce in marmo bianco, rosso e nero interrotte da eleganti bifore.

All’ingresso del chiostro si trova un affresco, risalente al XV-XVI secolo, raffigurante l’apparizione di Cristo alla Madonna, mentre sopra all’ingresso del portico che porta alla chiesa è raffigurato un busto di Cristo. Sotto il portico, a ridosso della chiesa, in uno stile semplice e dal tono popolare, si trova un calendario affrescato, elemento decorativo singolare di cui esistono pochi esempi in tutta Europa. Si tratta di una lunga fascia divisa in due registri: in quello superiore sono rappresentati i singoli mesi attraverso le occupazioni agricole caratteristiche, settembre, ad esempio, è caratterizzato dalla preparazioni delle botti, luglio dalla battitura del grano; in quello inferiore è rappresentata una serie di undici santi raffigurati nel momento del martirio. L’affresco risale ad un’epoca precedente la costruzione del chiostro ed era situato in origine all’esterno della chiesa.

Vai al sito dell’Abbazia di Piona

Colico – Tempietto di San Fedelino

martedì, Marzo 26, 2013 @ 06:03 PM
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San FedelinoIl tempietto di San Fedelino sorge sul posto dove, secondo la tradizione, fu martirizzato il santo durante l’impero di Massiminiano.
La località venne individuata da una pia donna in seguito ad una rivelazione divina; una volta dissepolte, le reliquie del martire furono portate a Como e il punto in cui vennero trovate fu consacrato con l’erezione di un tempietto.
La piccola struttura che presenta molti degli elementi fondamentali del romanico lombardo, è un vero e proprio gioiello in miniatura, una fra le più antiche testimonianze in Lombardia.

Fu edificato da maestranze comacine ed è rimasto fondamentalmente inalterato nei suoi corpi architettonici grazie all´isolamento della radura su cui è stato eretto.
La struttura è a pianta quasi quadrata (circa 3,5 metri per lato), con abside semicircolare orientata verso est, in direzione del sole nascente come voleva la simbologia medievale e avere il nord a sinistra verso dove si proclamava il vangelo.

La facciata rimane quindi addossata alla montagna e l’entrata si trova sulla parete laterale.
Le mura all’esterno, che sfiorano il mezzo metro di spessore, si presentano in buono stato di conservazione e i materiali costruttivi sono costituiti da pietre, ciottoli di fiume e piode per la copertura.
L’esterno dell´abside è ingentilito da tre coppie di archetti pensili, tipici delle chiesette romaniche. Il tetto a capanna è coronato da un frontone.
Nell´interno, l´abside è semicircolare e riceve la luce da una finestrella centrale, monofora a doppia strombatura.

Purtroppo si sono persi quasi tutti gli affreschi: oggi ci rimangono solo alcuni frammenti e lacerti.
Al centro dell’abside è solo parzialmente leggibile un Cristo Pantocratore di stile bizantino, con un libro nella mano sinistra che riporta la scritta “Ego sum via veritas et vita” ed è affancato da due angeli a braccia tese che reggono due drappi rossi.
Sotto, ai due lati della finestra, si intravede la rappresentazione dei dodici apostoli.
Questi affreschi sono databili fra l’XI e il XII secolo.
La volta pare essere la più antica realizzazione a crociera sul territorio comasco.

Il tempio di San Fedelino, nella sua lunga storia, ha avuto i suoi momenti di decadenza, durante i quali fu adibito per i più svariati usi: da fortino spagnolo, a stalla, o ancora a deposito degli attrezzi per gli operai che qui estraevano un granito che ancora oggi è noto come S. Fedelino.
La struttura ha quindi richiesto due restauri, il primo nel 1901, il secondo nel 1992.

Testo di Roberto Pozzi e Giovanna Zugnoni
Per informazioni: Ufficio Turistico Chiavenna Tel. +39 0343 37485 – consorzioturistico@valchiavenna.com

Colico – Pian di Spagna

martedì, Marzo 26, 2013 @ 06:03 PM
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pian di spagnaSituato nel punto d’incontro della Valtellina e della Valchiavenna con il Lago di Como, il Pian di Spagna è una pianura alluvionale formata dai detriti portati nel corso dei secoli dai fumi Adda e Mera.
Si trova sul corridoio di migrazione dello Spluga, uno dei punti di attraversamento più breve dell’arco alpino, ed è una zona umida di interesse internazionale sia per dimensioni che per le caratteristiche del suo habitat naturale.
Abitato fin da epoca romana, dove sorgeva l’antica Olonio, l’area deve il suo nome alla massiccia presenza dei soldati spagnoli che nei secoli XVI-XVIII presidiavano la zona, posta sul confine tra il Ducato di Milano e i Grigioni.

L’intervento dell’uomo ha modificato nel tempo il paesaggio rettificando il corso dell’Adda, bonificando gran parte delle paludi, e insediandosi con le sue attività agricole.
Nonostante ciò l’ambiente ha ancora conservato, soprattutto nella zona nord a ridosso del lago di Mezzòla, il suo aspetto primitivo, con ampie zone umide ricoperte di canneti e cariceti che danno protezione a numerose specie di uccelli, rettili, anfibi e mammiferi.
Per preservare questo ambiente, crocevia di importanti rotte di migrazione e punto di svernamento per diverse specie di uccelli legati all’ambiente acquatico, nel 1985 è stata istituita la Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzòla su un’area di circa 1600 ettari comprendente territori dei comuni di Sorico, Gera Lario, Dubino, Verceia e Novate Mezzòla.

L’attività agricola è predominante, con ampie superfici di prati da sfalcio e campi di mais, ma negli ultimi anni il Pian di Spagna ha visto il costante sviluppo di un turismo legato alla natura: passeggiate a piedi, in bicicletta, a cavallo, attività di birdwatching, uscite in canoa sono attività praticate da un numero sempre maggiore di appassionati.
Di fronte all’espansione delle aree antropizzate, le zone umide sono andate progressivamente scomparendo in tutto il continente europeo, tanto che, a sud delle Alpi, le uniche superstiti di una certa rilevanza, sono: le Bolle di Magadino nel Canton Ticino, le Torbiere del Lago di Iseo, i Laghi della Brianza e appunto il Pian di Spagna.

COLICO – Numeri Utili

martedì, Marzo 26, 2013 @ 05:03 PM
aggiunto da admin
MUNICIPIO DI COLICO
Piazza V Alpini 1 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 934711 (Centralino)
Fax: +39 0341 934716
www.comune.colico.lc.it
email: colico@cert.legalmail.it
CENTRO SALUTE POLIAMBULATORI
Via Colico 43/a – 23010 Piantedo(SO)
Tel: +39 0342 682132
www.centro-salute.org
…..
SEGRETERIA SINDACO
Tel: +39 0341 934780
email: segreteria.sindaco@comune.colico.lc.it
NAVIGAZIONE LAGO DI COMO
Biglietteria: via Al Pontile 1 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 940815
www.navlaghi.it
….
UFFICIO LAVORI PUBBLICI
Tel: +39 0341 934709
(Emergenze: + 39 0341 934777)
email: lavoripubblici@comune.colico.lc.it
TAXI PORTA MAURIZIO
SERVIZIO
24 ORE SU 24
Via Perlino 13 – 23823 Colico (LC)
Cell: +39 347 9242769
….
POLIZIA MUNICIPALE
Tel: +39 0341 934721
Cell: +39 345 6213424 / +39 347 4396775
email: poliziamunicipale@comune.colico.lc.it
CARABINIERI
Comando Stazione Colico
Via Parravicini 2 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 940106
….
BIBLIOTECA COMUNALE
“M. FATTARELLI”

Via alle Torri 13 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 940078
email: biblioteca@comune.colico.lc.it
FORTE MONTECCHIO NORD
Via alle Torri 8 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 940322 (Segreteria del Forte)
Cell: +39 338 5926220
(Stefano Cassinelli, responsabile del Forte)
email: info@fortemontecchionord.it
….
MEDICINA DI GRUPPO E PEDIATRIA DI COLICO
Piazza Garibaldi – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 930916
MUSEO DI CULTURA CONTADINA
Via Campione – 23823 Colico (LC)
Apertura su appuntamento
Roberto Pozzi (curatore) –
Cell: +39 339 5289163
email: amicidelmuseocolico@gmail.com
….
FARMACIA SANTI BARAGLIA SIMONA
Via Nazionale 22 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 930178
RISERVA NATURALE
PIAN DI SPAGNA
E LAGO DI MEZZOLA
Via Della Torre 1/A –
22010 Sorico (CO)
Tel: +39 0344 84251
email: info@piandispagna.it
www.piandispagna.it
….
FARMACIA SANTA RITA
DI CARLA FAIENZA
Via Nazionale Sud 28 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 941152
ABBAZIA CISTERCENSE DI PIONA
Località Piona 1 – 23823 Colico (LC)
Tel: +39 0341 940331
….
PARAFARMACIA OMEOPATIA
FITOTERAPIA VETERINARIA
Via Baronia 6 – 23823 Colico (LC)
tel: +39 0341 930778
OSPEDALE DI GRAVEDONA
“MORIGGIA PELASCINI”
Via Moriggia Pelascini – 22017 Gravedona (CO)
Tel: +39 0344 92111

COLICO – In bici all’Alpe Rossa

domenica, Marzo 24, 2013 @ 03:03 PM
aggiunto da admin
…………………………….
Tipologia Bike
Partenza e Arrivo Imbarcadero di Colico
Lunghezza 21 km
Difficoltà Impegnativa
Dislivello Min 200m – Max 1122m slm
Tempo Percorrenza 4,5 ore
Periodo Consigliato Da marzo a novembre
…..

Un percorso impegnativo sia sotto il profilo sportivo che tecnico, riservato quindi a escursionisti esperti e ben allenati.
Dall’imbarcadero di Colico si raggiunge l’Alpe Rossa a quota 1122 m passando al ritorno per l’antico borgo di Fontanedo.

15 - Alpe Rossa

Descrizione
Dall’imbarcadero di Colico in Piazza Garibaldi prendere Via Mazzini, attraversare la SP72 e continuare dritto sulla salita di Via Villatico.
Giunti all’incrocio davanti alla chiesa proseguire a destra in Via Perlino; al bivio davanti al cimitero girare a sinistra in Via alla Calchera, poi a destra in Via Legnoncino.
Seguire la carrabile col fondo in cemento fino a Posallo (indicazione CAI Sentiero dei Torrenti), dove si incontra il torrente Perlino (425 m): non bisogna guadare il corso d’acqua perché il percorso prosegue a sinistra (indicazione Sentiero del Viandante/Chiesa di S. Rocco).
A una brusca salita segue un tratto tecnico su un sentiero sconnesso e poco pedalabile.
Arrivati davanti alla chiesa di San Rocco (500 m) si prosegue su un comodo sterrato che incrocia la strada asfaltata che sale all’Alpe Rossa.
Durante la salita di circa 6 km si percorrono in successione tratti sterrati e tratti col fondo in cemento; il tracciato, prevalentemente ombreggiato, alterna salite e falsopiani, permettendo un’agevole scalata.
Arrivati all’Alpe Rossa (1122 m) si può fare rifornimento d’acqua alla fontana presso la baita comunale.
Per la discesa si ripercorre la stessa strada.
Dopo circa 4,5 km, appena superata una doppia curva stretta a “S”, in corrispondenza di un segnavia CAI N° 6 e di un paletto verticale in legno, si svolta a destra abbandonando la carrabile per scendere nel bosco lungo un sentiero.
Il primo tratto è abbastanza ripido e sconnesso, pertanto richiede attenzione ed una certa abilità.
Oltrepassata sulla destra una baita con una piccola fontana la via diventa più agevole e dopo circa 400 metri si incrocia una carrabile sterrata parallela al torrente Inganna; proseguire dritto, attraversare il torrente e percorrere il breve falsopiano che conduce al caratteristico nucleo di Fontanedo.
Si passa attraverso le cascine del borgo e superata una fontana (sulla destra) si piega a sinistra in discesa raggiungendo la chiesa di Sant’Elena (599 m).
Poco dopo aver passato la chiesa, si abbandona l’asfalto per seguire, a destra, il sentiero segnalato da una palina verticale del CAI (indicazione Anello di Fontanedo).
Si supera un ruscello piegando a destra a un bivio e in circa 500 metri su un sentiero in single track, si arriva alla Torre di Fontanedo (540 m); svoltando a sinistra si può visitare il suggestivo borgo medioevale, mentre il percorso prosegue a destra in discesa su una mulattiera; al bivio successivo continuare a sinistra sulla strada in cemento che porta a Robustello.
Incontrato l’asfalto, immettersi a destra su Via Chiaro.
Percorsi circa 1,2 km in discesa svoltare a sinistra in Via Suor Maria Laura Mainetti, poi a destra in Via Peschi.
Superata la SS36, si arriva a un incrocio in prossimità di una cappellina: continuare dritto in discesa e raggiunta la rotonda sulla SP72, procedere ancora dritto in Via al Monteggiolo.
Al bivio girare a sinistra, percorrere il cavalcavia e immettersi a destra in Via Forte di Fuentes; alla rotonda seguire a destra in Via alle Torri e proseguire fino a raggiungere nuovamente Piazza Garibaldi.

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COLICO – Vestreno

domenica, Marzo 24, 2013 @ 03:03 PM
aggiunto da admin
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Tipologia Bike
Partenza e Arrivo Imbarcadero di Colico
Lunghezza 26 km
Difficoltà Impegnativa
Dislivello Min 200m – Max 745m slm
Tempo Percorrenza 3,5 ore
Periodo Consigliato Da marzo a novembre
…..

Un itinerario circolare molto panoramico e vario ma impegnativo, da Colico a Vestreno passando per la Madonna di Bondo.
Soprattutto per la presenza di alcuni tratti di ripida salita il percorso è consigliato ad escursionisti ben allenati.

14 - Colico - Vestreno

Descrizione
Partendo dall’imbarcadero di Colico, con il lago alle spalle, procedere a destra in via Lungolario Polti.
Raggiunto il Lido, svoltare a sinistra in Via Lido, superare il sottopassaggio ferroviario e alla rotonda sulla SP72 continuare dritto per poi innestarsi a destra in Via S. Fedele sino alla chiesa di Laghetto.
All’incrocio sterzare a sinistra in salita, percorrere un tratto di acciottolato e svoltare a destra in direzione Posallo.
Una salita di circa 1 km porta alla località Posallo: al bivio continuare a destra seguendo le indicazioni del Sentiero del Viandante.
La strada col fondo in cemento presenta inizialmente dei tratti in forte salita, poi diventa più pedalabile con dei saliscendi.
Al bivio con palina segnavia abbandonare la segnaletica del “Viandante” e svoltare a sinistra seguendo l’indicazione Vezzée/D.O.L.; un’altra dura salita porta al bivio per Monte  Piazzo/ Madonna di Bondo da a8rontare a destra.
Si incontra ora un falsopiano e la pista passa di fianco ad alcune cascine prima di a8rontare l’ultimo “muro” in salita che conduce alle case di Monte Piazzo (ora si pedala su un falsopiano) e alla chiesa della Madonna di Bondo.
Nella discesa successiva si incontra un bacino dell’Enel: termina qui lo sterrato e si continua sull’asfalto.
Allo stop curvare a destra in via Europa poi, proseguendo sempre in discesa, si attraversano le località Comun e Grasagne, frazioni di Vestreno, per arrivare all’innesto con la SP67 in località Bondal.
Continuare a destra per circa 3 km e, superata la località Castello (siamo a Dervio), si arriva ad una rotonda: prendere la seconda uscita (Via al Monastero, segnaletica Sentiero del Viandante) e percorrere la strada che più avanti si stringe sino a diventare una mulattiera a gradoni che si innesta nella SP72 di fronte al Castello di Corenno Plinio.
A questo punto si risale la sponda orientale del lago di Como attraversando Dorio per arrivare dopo una dolce salita ad Olgiasca, dove una discesa che passa di fianco al Laghetto di Piona conduce alle porte di Colico.
All’incrocio prima del sottopasso ferroviario svoltare a sinistra in Via Palazzo (indicazione Stazione  FS/Piona), percorrere il “rettilineo dei campeggi” e all’incrocio deviare a sinistra in Via Logasc; dopo circa 100 metri svoltare a destra in Via dei Ciacc, quindi sempre dritto per circa 1,7 km sino a immettersi a sinistra sulla Via Lido.
In fondo alla discesa svoltare a destra per tornare all’imbarcadero

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COLICO – Stagni di Peschiera

domenica, Marzo 24, 2013 @ 03:03 PM
aggiunto da admin
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Tipologia Bike
Partenza e Arrivo Imbarcadero di Colico
Lunghezza 35 km
Difficoltà Impegnativa
Dislivello Min 200m – Max 600m slm
Tempo Percorrenza 4 ore
Periodo Consigliato Da marzo a novembre
…..

Una escursione molto panoramica ma impegnativa da Colico fino agli Stagni di Peschiera situati in una zona di notevole importanza naturalistica e circondati da boschi di abeti, castagni e betulle.
Il percorso raggiunge anche il Santuario di San Miro da cui si può apprezzare un panorama unico sul tutto l’Alto Lario.

13 - Stagni di Peschiera

Descrizione
Dall’imbarcadero di Colico prendere Via Montecchio Nord; superato il torrente Inganna, sulla sinistra in fondo al parcheggio inizia la pista ciclabile.
Dopo un lungo rettilineo si arriva al ponte sull’Adda: passarci sotto e svoltare a destra sulla rampa in salita sino all’innesto con la SS36.
Attraversare il ponte e subito dopo svoltare a destra sull’alzaia del fiume.
Dopo circa 800 metri abbandonare l’argine seguendo a sinistra il sentiero appena visibile sulla scarpata e proseguire sulla stradina bordata da paletti di legno e filo spinato.
Dopo circa 100 metri il fondo è asfaltato; continuare sino allo stop, girare a sinistra e, percorsi 400 metri, attraversare la SS36 avanzando dritto sul cemento di Via Torre.
Allo stop sterzare a destra sulla pista ciclabile parallela alla SS340, superare il Ponte del Passo e percorrere a destra in salita la Via Palate, in direzione Albonico.
La strada porta dopo alcuni tornanti alla frazione Masina: incontrata una strettoia svoltare a sinistra sulla pista di Via Gaggiolo (indicazione S. Miro); al bivio prima della discesa prendere a sinistra la mulattiera che porta sul panoramico sagrato della chiesa di San Miro.
Tornare indietro sulla stessa strada sino alla frazione Masina, quindi immettersi a sinistra e proseguire dritto per circa 3,5 km sull’asfalto che conduce ad Albonico.
Raggiunta dopo un’impegnativa salita la piccola frazione di Sorico, svoltare a sinistra (indicazione S. Fedelino), a$rontare alcuni tornanti, guadare il torrente e continuare a sinistra passando poi un secondo corso d’acqua.
Un ultimo tratto con tornanti ravvicinati porta ad una radura: al bivio proseguire a sinistra, dove il bosco di castagni cede il posto alle betulle ed infine alla fitta pineta che contorna la sponda sinistra del pittoresco stagno di Peschiera.
Arrivati in fondo al laghetto si trova uno spiazzo: proseguendo a sinistra per pochi metri si arriva nel punto panoramico dove, alla base di un traliccio, si domina tutta la Valchiavenna.
Per il ritorno ripercorrere la stessa strada sino ad Albonico; allo stop svoltare prima a sinistra, poi subito a destra in Via Spadole, seguire il tratto in asfalto per circa 1 km sino al bivio con uno sterrato, da affrontare a destra (cartello strada silvo pastorale).
Superata la cappellina sul Sasso di Dascio continuare in Via Bruga e, allo stop di fianco alla chiesa, sterzare a destra sulla strada parallela al fiume Mera che riporta al Ponte del Passo.
Allo stop immettersi a sinistra sulla SS340, superare il ponte e svoltare a destra subito dopo il bar Pian di Spagna; al bivio continuare a sinistra prima in Via Fabbrichetta, poi dritto in Via Stallone Venini.
Arrivati alle case dello “stallone” curvare a destra sullo sterrato (indicazione Percorso Naturalistico Sud) che immette (a sinistra) su un lungo rettilineo: continuare sino al ponticello sul canale Borgofrancone, quindi svoltare a sinistra seguendo l’indicazione Ponte sull’Adda.
Al bivio dopo 500 metri procedere a sinistra sulla stradina che conduce in prossimità del fiume; curvare a sinistra e superato il passaggio a livello, immettersi a destra sulla SS36.
Oltrepassato il ponte imboccare a sinistra il Sentiero Valtellina che, seguendo il corso del fiume, riporta a Colico con lo stesso percorso dell’andata.

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