Abbadia: La chiesa di San Bartolomeo

sabato, Dicembre 29, 2012 @ 06:12 PM

La chiesa La chiesa di San Bartolomeodi San Bartolomeo sorge in località Castello, una piccola frazione che sta tra S. Rocco e Novegolo, sotto Robbianico. Il  nome originale è però Castel dell’Abate (Castrum Abbis) o Castellabate. Il luogo è antichissimo e tracce molto importanti della presenza romana sono note e ben documentate.

Intorno all’anno 800 nacque, vicino al lago, l’Abbazia Benedettina di S. Pietro voluta, secondo la tradizione, da Desiderio re dei Longobardi; l’Abate dei benedettini aveva una sua dimora che era situata appunto sul colle di Castello all’interno della cinta muraria e all’esterno aveva fatto costruire  una chiesa intitolandola a S. Bartolomeo. La chiesa è dunque, oltre al monastero, la più antica costruzione religiosa del paese.

Il “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero, scritto alla fine del XII secolo, ricorda già l’esistenza di S. Bartolomeo fra le varie costruzioni religiose di Abbadia.
La localizza vicino al Castello dell’Abate (Castrum Abbatis) ossia vicino a alla fortificazione sulla collina di Castello, sulla via del Viandante, dove i monaci benedettini avevano dei possedimenti.

Più tardi, quando ai padri benedettini succedettero i padri serviti (dell’ordine dei Servi Maria), la chiesa continuò ad essere importante e lo divenne ancor più quando, alla fine del 1400, la parrocchia di Abbadia, divenne autonoma, staccandosi da quella di Mandello, e la chiesa di S. Lorenzo a ripa (ora chiesa rotta) divenne la chiesa parrocchiale. La chiesa di S. Bartolomeo rientrò nei possedimenti della nuova parrocchia e la troviamo minuziosamente descritta in tutte le visite pastorali che da allora si susseguirono regolarmente.
L’istrumento di separazione della parrocchia di S. Lorenzo in Abbadia dalla plebana di Mandello, redatto il 26 giugno 1495, elencando i beni dati in dotazione alla nuova parrocchia, ricorda le chiese di S. Martino di Borbino e di S. Bartolomeo del Castello, con tutti i loro beni.
Da quel momento in avanti esse sono aggregate e amministrate dalla chiesa di S. Lorenzo a Ripa dell’Abbadia.

Chiesa di San BartolomeoDagli Atti della visita pastorale del Vescovo Niguarda, effettuata il 24 novembre del 1593, possiamo ricavare una descrizione abbastanza precisa di come doveva essere questa chiesa:
“Visitato la chiesa di S. Bartolomeo posta nel loco del Castello dell’Abate, membro della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo sopra Adda, qual’è discosta circa due archibugiate da detta chiesa parrocchiale et è di una sol nave di un solo altare dedicato a S. Bartolomeo, il quale altare non è consecrato et è picciolo e non vi è anchona, ma sopra il muro al quale è atacato detto altare vi è depinto un crucifisso, S. Maria Elisabetta et S. Bartolomeo. Ha li cancelli di legno, ha una sola porta con doi occhi sopra. Vi è una campana posta sopra un arco del tetto di essa chiesa, non ha cemiterio”.

In quell’epoca l’edificio era ancora in stile romanico e più piccolo dell’attuale: il muro a cui era attaccato l’altare e che aveva gli affreschi del Crocifisso, di S. Maria, di S. Elisabetta e di S. Bartolomeo si ergeva appena dietro all’attuale balaustra, e gli scavi effettuati durante i passati restauri, ne hanno evidenziato le fondamenta.
Molti dei morti di peste delle varie epidemie prima e di colera poi, vennero sepolti nelle due grandi tombe centrali all’interno della chiesa.

Nel 1700 venne ampliata, furono  aggiunti la sagrestia, il campaniletto nella posizione attuale, la volta a botte e vele.
Nello stesso periodo,  fu costruito un cimitero a valle della chiesa: Nel registro dei defunti si annota, che il 21 ottobre 1785 Anna Maria Dell’Oro fu la prima ospite di questa struttura che venne definitivamente smantellata negli anni 60 in seguito alla costruzione dell’attuale cimitero nel 1917. Attualmente l’area è utilizzata come parco giochi.

Chiesa di San BartolomeoDon Grisoni, alla fine del 1800, nella sua cronaca parrocchiale, così descrive la chiesa:
“Lasciato S. Rocco ed avviandosi verso il cimitero, si raggiunge Castello ove, sopra un promontorio, sta la Chiesa di S. Bartolomeo. E’ una bella chiesa di stile barocco e che evidentemente non è quella di cui si parla nello istrumento di separazione.
Ha un altare in marmo con quadro (che non val niente) rappresentante il martirio dell’apostolo. Ha sagrestia e comignolo con campana. Ha ancora una stanza sopra la sagrestia. Vi si va processionalmente a cantar messa nel giorno secondo delle rogazioni. Vi si canta pur messa nel giorno di S. Bartolomeo per un legato pagato dalla famiglia Bianchi Antonio”.

Nel 1970  la chiesa è sconsacrata  su richiesta dell’allora parroco di Abbadia, don Giovanni Zaboglio.
Nel luglio del 1985 si è rifatto il tetto, grazie a un contributo della Regione Lombardia, della Cogefar e della Banca Popolare di Lecco.
Nel dicembre 2013, Alessandro Longoni – originario di Desio e residente ad Abbadia –, acquista la ex chiesa di San Bartolomeo dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte  dell’Ufficio Amministrativo e Arte Sacra della Curia e dalla Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici: la condizione posta per l’acquisizione dell’ex edificio sacro è quella di non procedere a variazioni di destinazione se non quella di uso espositivo e museale.

Per informazioni aggiuntive –> www.sanbartolomeodelviandante.com
 

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