Archivio categoria ‘Recensioni’
Guida alla Via Mercatorum
Le Pro Loco del Lario sono liete di divulgare la pubblicazione della
GUIDA ALLA VIA MERCATORUM
CON IL PATROCINIO DEL CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI BERGAMO
di Silvia Bonomi – Fotografie di Dimitri Salvi
Protagonista di questa nuova guida è la “Via Mercatorum”, un insieme di antiche mulattiere che attraversano alcuni territori compresi tra la Val Seriana e la Val Brembana, due delle principali valli bergamasche. Qui transitavano i mercanti che, durante il Medioevo e fino alla nascita della Via Priula nel 1593, approvvigionavano i nuclei abitati anche meno accessibili per poi giungere fino a Cornello dei Tasso, capolinea e crocevia per le carovane dirette verso l’alta Val Brembana e sotto i cui portici aveva luogo il mercato.
La guida presenta due diversi percorsi: la “Via Alta”, che dal paese di Nembro alle porte della Val Seriana ci conduce a Serina attraverso Selvino, Aviatico, Trafficanti di Costa Serina e Cornalba e la “Via Più Antica”, che da Nembro giunge a Serina passando per Selvino, Algua e le sue frazioni.
Gli itinerari proposti si basano su studi e testimonianze che hanno consentito di ricostruire nel modo più veritiero possibile il tracciato originale.
La finalità dell’autrice è duplice: da un lato far conoscere e apprezzare la strada medievale che ha costituito il principale asse viario per i commerci provenienti da Bergamo e diretti in Valtellina, dall’altro mettere in luce il patrimonio naturale, storico, religioso e culturale che vi si incontra e che costituisce oggi più che mai l’orgoglio degli abitanti di questi luoghi.
Ne risulta una guida per il trekking a bassa quota che unisce la passione per la montagna alla storia dei luoghi attraversati. I sentieri lastricati e delimitati dai muretti a secco ci conducono in un viaggio attraverso paesi e località affascinanti e dal sapore antico. I numerosi luoghi sacri che incontriamo lungo il cammino ci parlano della profonda fede che ha da sempre caratterizzato la gente bergamasca.
La “Via Mercatorum” attraversa anche luoghi che hanno fatto da scenario al duro lavoro dei minatori fin dai tempi più antichi, nonché paesi e piccole frazioni che hanno dato i natali a personalità di spicco.
In tutto il tracciato e in ogni stagione predomina e trionfa la natura con la sua armonia di colori, profumi, la sua fauna e i panorami delle Prealpi Orobiche.
Per ulteriori informazioni: www.laviamercatorum.it
Abbadia Oggi: 30 anni della nostra storia
La Pro Loco di Abbadia Lariana è lieta di pubblicare la raccolta completa del periodico locale
1982 – 2010
Nel quale il lettore può trovare notizie non solo degli avvenimenti locali del periodo, ma soprattutto la storia del territorio e dei suoi monumenti.
Si coglie l’occasione per ringraziare la signora Camilla Candiani, direttore della rivista, per aver messo a disposizione il materiale che la nostra associazione ha provveduto a digitalizzare e rendere pubblico.
Inserti Abbadia Oggi:
I nostri primi 5 anni – dal 1982 al 1984 – parte prima
I nostri primi 5 anni – dal 1985 al 1987 – parte seconda
La chiesa parrocchiale di S. Lorenzo (Chiesa Rotta)
Download Libro “Tra Lago e Montagna”
La Pro Loco di Abbadia Lariana, con l’autorizzazione del parroco di Abbadia Lariana, è lieta di pubblicare la versione elettronica dell’opera “TRA LAGO E MONTAGNA – La comunità di Abbadia nell’età moderna”, una ricerca storica del nostro territorio edita nel 1995 a cura della parrocchia.
Alcuni degli argomenti trattati:
– La formazione storica del territorio
– Le risorse agricole: ina realtà precaria
– Il paesaggio sociale
– Istituzioni pubbliche e societa’
– Il complesso conventuale
– L’antica e la nuova chchiesa parrocchiale
Si ringrazia Don Vittorio che ha reso possibile la pubblicazione online dell’opera.
“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 4
Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento all’ultimo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico
Capitolo IV – Luoghi della cultura: Musei e collezioni
L’ultimo capitolo è formato da schede relative ai musei situati tra Abbadia Lariana e Colico regolarmente aperti al pubblico. Gran parte di essi ha aderito al Sistema Museale della Provincia di Lecco istituito il 31 marzo 2008
(http://www.provincia.lecco.it/cultura-biblioteche/sistema-museale).
Civico Museo Setificio Monti Via Nazionale, 93 Abbadia Lariana www.museoabbadia.it |
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Museo della Moto Guzzi Via Parodi, 57 Mandello del Lario www.motoguzzi.it |
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Museo delle Grigne Piazza Pietro Pensa, 4 Esino Lario www.museodellegrigne.it www.ecomuseodellegrigne.it www.amicimuseodellegrigne.it |
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Casa Museo Villa Monastero Via Polvani, 4 Varenna www.villamonastero.eu |
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Museo Ornitologico e di Scienze Naturali Luigi Scanagatta Via IV Novembre, 7 Varenna www.museovarenna.191.it |
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Museo del latte e della storia della Muggiasca Via Parrocchiale, 1 Vendrogno www.muu-vendrogno.it |
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Museo della Cultura Contadina Via Campione, 21 Colico www.museocolico.altervista.org |
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Forte di Montecchio Via alle Torri Colico www.fortemontecchionord.it www.museoguerrabianca.it |
Giovanna Virgilio
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Tutte le fotografie dell’articolo sono state gentilmente fornite da Foto Giudici
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“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 3
Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al terzo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico
Capitolo III
Il terzo capitolo è suddiviso in due sezioni.
La prima è dedicata ai Luoghi dell’ospitalità. Viene proposta una carrellata dei siti legati a fondazioni religiose, maschili e femminile che, un tempo, univano all’attività contemplativa e di preghiera anche l’assistenza e l’accoglienza dei pellegrini. Hospitales e xenodochi, così come le infermerie e i lazzaretti destinati alla cura degli ammalati, fino all’XI secolo rimasero parte integrante di conventi e monasteri mentre solo in un secondo tempo si affermarono come realtà autonome. Si fa dunque riferimento ai cluniacensi di Piona, agli umiliati di Bellano e di Dervio, alle benedettine di Varenna, ai servi di Maria di Abbadia e di Mandello e alle splendide strutture architettoniche da loro edificate. Particolarmente suggestivo, poi, è il complesso di Santa Maria di Olcio che, in passato, fu sede di un Hospitalis assai frequentato, trovandosi lungo una via montana (raggiungibile da una diramazione del Sentiero del Viandante) collegata con la Valsassina.
Sulle Orme del Viandante 2012: Rassegna Stampa
Rassegna Stampa degli articoli che sono stati redatti sulla manifestazione “Sulle Orme del Viandante” edizione 2012
“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 2
Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al secondo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico
Capitolo II
Già in epoca tardo romana, dopo il crollo dell’Impero d’Occidente, il Lario svolse un ruolo fondamentale dal punto di vista strategico che continuò a sussistere per molti secoli. Esso, dunque, fu dotato di fortificazioni per la difesa e il controllo dell’accesso ai valichi alpini retici. Ricognizioni sistematiche e indagini archeologiche hanno effettivamente evidenziato un sistema organico di strutture difensive con alcuni caposaldi localizzati, a nord, nel Castello di Castelvedro sulla sponda lecchese e nel recinto di San Siro su quella comasca, nel castrum di Sant’Ambrogio a Perledo, per quanto riguarda il centro lago, e infine, verso sud, nel castrum lecchese di Santo Stefano. A questi siti se ne associavano altri, tra i quali la torre in località Sass da Poò (Varenna) che assolveva alla funzione di centro di controllo.
Alle presenze più antiche si aggiunsero successivamente diverse torri e varie strutture fortificate in altura, tutte inserite nel complesso sistema di controllo dei transiti lungo la via lacustre e terrestre. Tra le più note: la Torrazza − o ‘Torraccia’ − di Abbadia, lambita a monte dal Sentiero del Viandante, le case-torri di Crebbio (Abbadia Lariana), e di Rongio (Mandello del Lario), poste in relazione con la strada proveniente dai Resinelli, e la Torre del Barbarossa a Maggiana di Mandello del Lario. All’età medievale risalgono pure la torre di Esino, situata sul percorso diretto ai passi Agueglio e Cainallo, e il cosiddetto ‘castello di Orezia’, sopra Dervio. Si tratta, in realtà, di un possente torrione a pianta quadrata ubicato all’imbocco della valle e posto a guardia della strada che conduce in Valsassina e in Valvarrone. L’intero nucleo nel Medio Evo era un importante borgo fortificato in rapporto con il vicino castello di Corenno (Dervio). Questo, a sua volta, costituisce, al pari del castello di Vezio (Varenna), una testimonianza significativa di castello-recinto: struttura caratterizzata dalla presenza di torri con funzioni di avvistamento e di una cortina muraria al cui interno la popolazione si riparava, in caso di pericolo, con il bestiame e i generi di sopravvivenza.
Diverso il caso del cosiddetto ‘Castello’ di Lierna che era un borgo fortificato dotato di un impianto difensivo a riccio.
All’estremità settentrionale del Sentiero del Viandante, la zona di Colico rivela una particolare concentrazione di strutture fortificate. Fra queste spiccano i ruderi del Forte di Fuentes, costruito a partire dal 1603 in cima all’altura del Monteggiolo per volontà del governatore spagnolo di Milano, don Pedro Enriquez de Açevedo, con lo scopo proteggere il confine settentrionale dei domini spagnoli dai Grigioni protestanti.
Torre di Crebbio ad Abbadia Lariana | Torre di Maggiana a Mandello del Lario |
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Al termine del capitolo una scheda di approfondimento è dedicata alle cave disseminate sulla sponda orientale del lago, con accenni alla pietra nera di Olcio, al marmo nero di Varenna, al marmo bianco di Musso Olgiasca e al cosiddetto ‘marmo’ di Debbio.
Giovanna Virgilio
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“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 1
Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al primo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico
Capitolo I
Il primo capitolo si apre ripercorrendo gli studi di Pietro Pensa sulle “Antiche vie di comunicazione nel sistema viario del territorio orientale del Lario”, aggiornati con i più recenti interventi pubblicati da Matteo Dolci negli Atti del convegno di studi Tardo Antico e Alto Medioevo tra Lario Orientale e Milano (Lecco, Palazzo Belgiojoso, 26 novembre 2006). Nella consapevolezza che «l’oggetto strada, prima ancora che in significati sociali, politici o economici, esplica la sua funzione primaria nel permettere la comunicazione tra gruppi umani» è stata fornita una breve contestualizzazione storica e geografica dell’ambito di appartenenza del Sentiero del Viandante.
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Segue il paragrafo dedicato nello specifico al Sentiero del Viandante, ricordando che, per il territorio lecchese, non è ancora stato possibile definire in modo univoco, se non per via indiziaria, la struttura della viabilità risalente all’età romana e altomedievale. Dall’analisi condotta dagli specialisti del settore emerge complessivamente l’immagine di un sistema viario gravitante su unico asse sovraregionale di comunicazione tra l’area padana e l’Oltralpe, organizzato in modo così capillare da raggiungere i numerosi centri abitati sparsi sul territorio. Per quanto riguarda l’area a settentrione dell’attuale abitato di Lecco, molti indizi confermano che la Valsassina era la via privilegiata per l’Altolago e la Valtellina. Pietro Pensa, accennando alle strade minori del Lario Orientale indicò, tra le strade importanti per motivi economici in epoca romana, la strada della Riviera (cioè, appunto, l’attuale Sentiero del Viandante) che correva lungo la sponda orientale del lago. Le ipotesi dello studioso sulle presunte origini romane di questa via sembrano tuttavia, per il momento, prive di adeguati riscontri, essendo irreperibile un pilastrello con indicazione del miliare e iscrizione latina rinvenuto nel 1943 a San Pietro di Ortanella. Neppure la ricognizione condotta da Angelo Borghi sulla cartografia settecentesca ha prodotto gli esiti sperati in merito a una precisa definizione del percorso viario nei secoli passati. Le mappe del Catasto Teresiano, d’altra parte, evidenziano una rete viaria di dimensioni ridotte caratterizzata da tracciati tortuosi, fortemente condizionati dall’andamento orografico. Piuttosto che una strada unitaria di collegamento tra Lecco e Colico, doveva, dunque, trattarsi di un percorso nato dalla connessione di più tratti.
Il capitolo si chiude con il riferimento alla costruzione della strada militare Lecco-Colico − appaltata nell’aprile del 1818 − che, inserendosi nella fascia fra i borghi e il lago, avviò un processo di sviluppo disomogeneo del territorio, dovuta allo svantaggio degli abitati posti a quota più elevata. Verso la fine dello stesso secolo il completamento della ferrovia Milano-Lecco-Colico, rafforzò la tendenza di crescita lineare in senso nord-sud indebolendo sempre più la stretta simbiosi che, anticamente, univa il lago con l’insediamento policentrico lungo il crinale e la montagna.
Al termine del capitolo si trova una scheda di approfondimento con indicazione dettagliata del tracciato del sentiero.
Giovanna Virgilio
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“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio
Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare la recensione del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredata da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico (ulteriori informazioni).
Il libro propone al lettore una selezione ragionata delle più significative testimonianze artistiche e architettoniche disseminate tra Abbadia Lariana e l’imbocco della Valtellina, nello ‘spazio’ compreso «tra lago e montagna» lungo il Sentiero del Viandante. Non si prefigge, dunque, una trattazione completa né tantomeno esaustiva del tema (cosa che avrebbe richiesto competenze multidisciplinari e la pubblicazione di più volumi) e neppure una puntuale descrizione di tutto ciò che si ‘incontra’ percorrendo l’antica mulattiera. Un’attenzione particolare è stata peraltro rivolta alle testimonianze artistiche, pur senza trascurare altre emergenze di forte valenza storica, paesaggistica e, più latamente, culturale, rappresentate da antiche strutture fortificate e da moderne realtà museali.
Al capitolo iniziale, di inquadramento storico, segue il secondo, dedicato ai «Luoghi fortificati»: la segnalazione di torri e castelli − soprattutto di quelli più integri e meglio riconoscibili − è articolata secondo una scansione cronologica che procede dall’Alto Medioevo all’inizio del XVII secolo.
Al terzo capitolo, dei «Luoghi della fede», è dedicato più ampio spazio. Una prima sezione è riservata ai siti originariamente destinati all’accoglienza dei pellegrini, oggi per lo più scomparsi o trasformati, che erano affidati alle congregazioni e agli ordini religiosi. Per quanto riguarda le testimonianze artistiche è stata privilegiata la ‘categoria’ degli affreschi realizzati con intenti edificanti negli oratori campestri tra il Quattro e il Cinquecento. Relativamente agli autori è stato, invece, fatto il punto delle conoscenze acquisite su alcuni fra gli artisti maggiormente operosi, nello stesso periodo, in area lariana.
I capitoli sono accompagnati da brevi appendici con approfondimenti su temi di particolare interesse. Fa eccezione l’ultimo, intitolato «Luoghi della cultura: musei e collezioni», formato da schede relative ai musei situati tra Abbadia Lariana e Colico.
Il libro si conclude con una sezione dedicata alle fonti e alla bibliografia consultata.
Giovanna Virgilio
Approfondimenti
Capitolo 1 – inquadramento storico
Capitolo 2 – le fortificazioni
Capitolo 3 – i luoghi dell’ospitalità – la fede dipinta
Capitolo 4 – Luoghi della cultura: Musei e collezioni
Il libro è acquistabile presso le seguenti librerie:
– Mondolibri, Via Bovara, 5 -angolo Piazza XX Settembre – 23900 LECCO
– Libreria Einaudi, Via Bovara – 23900 LECCO
– Libreria Cattaneo, C. Cattaneo – 23900 LECCO
RECENSIONE PUBBLICAZIONI
Questa sezione del sito ha lo scopo di recensire le pubblicazioni che trattano materie inerenti al nostro terrritorio (Arte, Letteratura, Architettura, Storia, Geografia, Percorsi ecc.).
Qualsiasi autore interessato a pubblicare una presentazione della propria opera è invitato a scrivere una mail all’indirizzo di posta admin@prolocolario.it.
Il Sentiero del Viandante
arte, storia e cultura tra lago e montagna
Caratteristiche tecniche:
256 pagine – formato 23×28 cm – 211 fotografie a colori
prezzo di copertina Euro 48,00
Il volume è realizzato dalla
Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco
in occasione del cinquantesimo della propria fondazione,
edito dalla Tipografia Commerciale di Lecco
Testi di Giovanna Virgilio
Fotografie di Giuseppe Giudici
Il libro propone al lettore una selezione ragionata delle più significative testimonianze artistiche e architettoniche disseminate tra Abbadia Lariana e l’imbocco della Valtellina, nello ‘spazio’ compreso «tra lago e montagna» lungo il Sentiero del Viandante. Non si prefigge, dunque, una trattazione completa né tantomeno esaustiva del tema e neppure una puntuale descrizione di tutto ciò che si ‘incontra’ percorrendo l’antica mulattiera. Un’attenzione particolare è stata peraltro rivolta alle testimonianze artistiche, pur senza trascurare altre emergenze di forte valenza storica, paesaggistica e, più latamente, culturale, rappresentate da antiche strutture fortificate e da moderne realtà museali.
Per saperne di più…
Il Sentiero del Viandante
Da Abbadia Lariana a Colico
Caratteristiche tecniche
104 pagine a colori con mappe, foto e acquarelli
Formato: 11 x 16.5 cm
prezzo di copertina 12 Euro
Autore: Albano Marcarini
Lyasis Edizioni, Sondrio 2005
Disponibile anche in lingua tedesca.
La guida si trova nelle migliori librerie di Milano, Como, Lecco, Varese oppure si può richiedere in contrassegno direttamente all’autore (più le spese di spedizione)
Il Sentiero del Viandante percorre su sentieri e mulattiere la sponda orientale del Lago di Como, la sponda lecchese, di manzoniana memoria. Ben attrezzato e segnalato si percorre in 4 o 5 tappe giornaliere, facendo capo alle stazioni ferroviarie o su invitanti Bed & Breakfast. Il sentiero prende avvio ad Abbadia Lariana e propone un vero balcone panoramico sul Lario. Si attraversano villaggi e i terrazzi dove ostinatamente si coltiva la vigna e l’ulivo. Si arriva all’imbocco della Valtellina dopo aver aggirato le falde del Monte Legnone fra folti castagneti e i classici ‘monti’, piccoli nuclei colonici usati dai contadini.
La prima edizione di questa guida apparve nel 1996. Da molto tempo si attendeva una nuova edizione aggiornata. Questa edizione si presenta in formato tascabile, pratico e resistente per gli escursionisti. Contiene la precisa descrizione del percorso, foto e dettagliate cartine a grande scala. Inoltre non mancano, come è consuetudine di Albano Marcarini, gli acquarelli che rendono la guida ancora più ricca e vissuta.
Case rustiche a Cestalia | Orrido di Bellano | Varenna vista dal Sentiero |
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L’autore è contattabile al seguente indirizzo email: marcarini@mac.com
I siti web di riferimento sono: www.vasentiero.it – www.sentieridautore.it
L’arte della guerra sul Lario a cavallo dei secoli XI e XII
“Al piede della Grigna lo scudo suo e l’arco ciascun rassetta”
Caratteristiche tecniche:
Edizioni Preprint- Lecco , Agosto 2011, 128 pp.
Autore: Cesare Alippi
prezzo di copertina 10 Euro
Il libro può essere acquistato presso:
– Libreria Cattaneo, via Roma 60, Lecco
– Libreria Alessandro Dominioni Editore, via Luigi Dottesio, 5 Como
PREFAZIONE
del Dott. Mirko Traversari, Archeologo
Non esiste un’unica storia, esistono tante piccole storie che, se riunite, danno vita alla Storia collettiva, condivisa, di tutti. Se inoltre consideriamo l’intimo significato del termine greco στορία: «conoscenza data dalla ricerca e dalla indagine», ritroviamo il sommo valore dello studio, della ricerca e dell’approfondimento degli aspetti del quotidiano, di quello che ci circonda. Da qui parte l’Autore, dalla volontà di ridare voce alle pietre per troppo tempo mute della torre di Crebbio, una piccola storia che però si innesta in meccanismi e dinamiche assai più ampie e articolate, diventandone immediatamente protagonista; ecco che gli approfondimenti tematici sulle innovazioni ossidionali del XI-XII secolo diventano funzionali alla comprensione delle pietre di Crebbio, così come l’analisi fenomenologica dell’incastellamento lombardo accompagna il lettore nell’interpretazione del perché sia stato scelto questo luogo per la costruzione della torre. Fondamentale in questo genere di studio è il raffronto, la creazione di un campione significativo per garantire il più possibile la correttezza interpretativa; Cesare Alippi coglie immediatamente questa possibilità, scrutando le colline vicine a Crebbio, cercando quegli stilemi comuni, quel denominatore condiviso che potrebbe essere la chiave di volta per comprendere un territorio, senza trascurare i personalismi e i vezzi delle singole costruzioni, orgogliosamente uniche nella struttura e nell’ideologia. A chiusura dell’opera l’Autore trae le conclusioni da quanto indagato e si spinge oltre, proponendo un’opera di restauro filologico, tecnologicamente supportato, romanticamente alimentato, con la serena convinzione di aver dato tutto il possibile a quelle pietre, testimoni della storia del lago.
Chiudendo il libro si ha la sensazione di aver tracciato un cerchio, si è partiti dove ora concludiamo, il discorso è bilanciato e articolato, il lettore viene stimolato nell’immaginare il divenire degli avvenimenti, ma anche nell’interpretare le architetture e i raffinati accorgimenti architettonici che contraddistinguono queste torri. Al Prof Alippi va il merito di aver sondato con rara perizia il passato della torre di Crebbio, per poi averne costruito un nuovo futuro forte della voce di quelle pietre, ora non più mute…