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LIERNA – SULLE ORME VIANDANTE 2017, A LIERNA SI CAMBIA STRADA

lunedì, Settembre 4, 2017 @ 11:09 AM
aggiunto da Lierna

Lierna – Saioli – Lierna

Rinviata a

Domenica 8 Ottobre 2017

Chi conosce il territorio tra Lecco e Colico sa che il Sentiero del Viandante non è una strada nel bosco ma soprattutto un’idea. Quando la strada costiera non c’era (e non ci fu fino agli anni del governo austriaco della Lombardia) chi si muoveva via terra aveva a disposizione diverse alternative, più a monte o più a valle, a seconda del traguardo finale o di chi si voleva incontrare.

Ragionevolmente la via più battuta era quella che attraversava i centri abitati che, in linea di massima, oggi è tracciata e identificata come “Sentiero del Viandante”, ma chi voleva abbreviare il percorso o raggiungere fonti o cascine fuori dall’abitato, poteva restare in costa e passare più a monte, avendo a disposizione le alternative che costituiscono ancora oggi una trama di sentieri paralleli e trasversali alla via attualmente più battuta.

Richiamando quindi la manifestazione giunta alla nona edizione, “sulle orme del viandante” si possono fare sempre nuove scoperte. Ed è così infatti che gli organizzatori delle Pro Loco della sponda orientale del Lario, stanno cercando di fare in questi anni, per offrire agli escursionisti, luoghi e punti di vista panoramici diversi ad ogni edizione.

Da Lierna nelle scorse edizioni si sono sempre proposti i … passaggi a nord ovest del paese, passando da Ortanella verso Varenna: la variante che sale direttamente da Genico a Mezzedo o quella che inizia meno ripidamente passando per Coria, e in entrambi i casi per scendere verso Vezio o ritornare a Lierna.

La tappa di Lierna perciò è sempre stata la più impegnativa della manifestazione con i suoi oltre 600 mt di dislivello e tratti di salita anche ripida, e per questo – a differenza della altre tappe – non adatta a tutti.

Quest’anno si cambia strada!

Il tragitto va verso Mandello e ritorna a Lierna, su due percorsi differenti, esplorando sentieri che insistono sul territorio liernese, rivelando scorci panoramici inattesi e a i più sconosciuti. Una tappa veramente nuova che consente a Lierna di valorizzare il proprio territorio e proporre un’escursione più accessibile a tutti; meno chilometri e un dislivello di soli 300 metri.

Gli organizzatori della Pro Loco Lierna vi aspettano il 10 Settembre, offrendo anche tre punti di ristoro lungo il percorso che potranno soddisfare molti, anche se il consiglio per chi ha esigenze particolari è comunque di portare la propria colazione al sacco.

Il costo è quello degli scorsi anni: 10 euro.

Info e iscrizioni:

 

Vai alla presentazione generale della Manifestazione

SULLE ORME DEL VIANDANTE TRA LIERNA E ESINO

sabato, Settembre 5, 2015 @ 11:09 AM
aggiunto da Lierna

MAPPA CIRCUITO VIANDANTE

Rimandata al 11 Ottobre

Domenica 11 Ottobre è in programma la seconda tappa del percorso SULLE ORME DEL VIANDANTE organizzato dal coordinamento delle Pro Loco della riva lecchese del lago. La manifestazione nel suo complesso propone il percorso guidato del sentiero in 5 tappe domenicali, in cui i partecipanti saranno accompagnati dalle Pro Loco per meglio cogliere gli aspetti paesaggistici e storico/culturali più suggestivi. La qualità della proposta ormai è garantita dall’esperienza maturata dagli organizzatori, e dal gradimento dichiarato dai partecipanti nei 6 anni che hanno preceduto questa VII edizione.
La “LIERNA – ORTANELLA – LIERNA” che caratterizza la tappa del 13 settembre, è infatti un’idea messa a punto dalla Pro Loco di Lierna, che sfruttando la biforcazione del “Viandante” nelle varianti alta e bassa, ha realizzato un circuito ad anello.

Non solo questo ha permesso di valorizzare un tratto della variante bassa (quella che porta a Varenna passando per Fiumelatte) meno noto e meno battuto, ma offre agli escursionisti l’opportunità di una passeggiata che riporta al punto di partenza, percorrendo strade diverse, cogliendo così aspetti e scorci differenti. Senza contare la comodità di terminare la camminata dove si è lasciata la macchina con il cambio, o di ripartire dalla stessa stazione ferroviaria.

La manifestazione è aperta a tutti, ma dalla Pro Loco Lierna raccomandano oltre ad abbigliamento e scarpe adatti alla montagna, anche un minimo di allenamento: si percorre infatti un dislivello di circa 700 metri salendo dal Castello di Lierna in riva del lago, ai pascoli di Ortanella di Esino a quota 900 mt slm. con una salita, e una discesa al ritorno, pressoché costanti. Si tratta infatti della tappa più impegnativa delle 5 che si snodano lungo il percorso del Viandante, con un tempo di percorrenza, senza contare le soste, di circa 5 ore. Insomma, una tappa “ per molti ma non per tutti”. Queste le caratteristiche che fanno del circuito Lierna-Ortanella-Lierna una proposta diversa dalle altre tappe offerte dal “Viandante”.

Per motivi organizzativi è richiesta la prenotazione telefonica, l’iscrizione prevede infatti una colazione alla partenza e uno spuntino a base di prodotti locali

Mezzedo - panorama PANORAMA SU RIVA BIANCA E CASTELLO

Lierna, 3a Tappa di “SULLE ORME DEL VIANDANTE”

mercoledì, Settembre 10, 2014 @ 11:09 PM
aggiunto da Lierna

Domenica 14 Settembre da Lierna parte la terza tappa della  manifestazione che, sul finire dell’estate, ogni domenica porta escursionisti e appassionati alla scoperta (o riscoperta) di una tappa dell’antico itinerario che collega i territori dei Comuni della sponda Orientale del lago.      

La tappa è organizzata dalla Proloco di Lierna e dalla Proloco di Esino.

Il percorso proposto nell’occasione è quello che si può definire il “Circuito del Viandante” e che sale da Lierna a San Pietro di Ortanella in comune di Esino, per poi ridiscendere a Lierna.  Si percorrono infatti due tratti del “Viandante” nell’unico punto in cui il sentiero si divide tra la cosiddetta variante bassa e la variante alta.

Alle ore 8,30 ritrovo alla stazione di Lierna

Alle ore 9 colazione a Castello di Riva Bianca offerta dalla Pro Loco Lierna

Alle ore 10 partenza della passeggiata lungo il primo tratto della variante bassa,  per un arrivo previsto a Ortanella con assaggi gastronomici offerti dalla Pro loco Esino sul prato panoramico di San Pietro.

Dopo la pausa si ridiscende dalla variante alta, raggiungendo l’antico nucleo rurale di Genico e poi, percorrendo il tratto del Sentiero che  attraversa Lierna, si giunge al limite territoriale opposto del paese, la frazione di  Sornico, verso il confine con i Mandello, per ritornare infine alla stazione.       

Con i suoi 700 metri di dislivello e le sue 5 ore circa di tempo, non si tratta di un percorso difficile, ma che richiede “gamba e fiato” nonchè un abbigliamento adatto a salite e discese e anche alle imprevedibili variazioni meteorologiche di questa estate.  

In caso di maltempo la tappa sarà rinviata alla prima domenica libera dopo le date già programmate.

Quota di partecipazione euro 7,00 (gratuita per i minori di 14 anni).

Prenotazione entro il 12 settembre 2014.

Per prenotare:  

email:    lierna@prolocolario.it  esino@prolocolario.it

Tel.        338.2046991

mappa circuito viandante

C’è stato tutto quello che si poteva sperare, per questa seconda tappa: una giornata di sole non troppo caldo, un numero di partecipanti superiore agli anni precedenti (oltre 100 per questa tappa lunga e in salita), un buon pranzo tipicamente rustico (polenta, salsiccia, formaggio d’alpeggio), e naturalmente i bellissimi panorami sul nostro lago.

Dopo una colazione a Genico, la frazione più a monte di Lierna, tutti in cammino lungo la ripida e costante ascesa da Lierna a Ortanella.

A chi non conosceva già il percorso, all’atto dell’iscrizione gli organizzatori si erano premurati di dare le corrette informazioni sulle caratterisitche del sentiero (non proprio per tutti), cosicchè i partecipanti sapevano che li aspettava un bel dislivello in salita (dai 220 mt di Lierna ai 952 mt di Ortanella), e tutti infatti, compresi giovanissimi e anziani, sono stati in grado non solo di arrivare ma anche di godere in particolare dell’alpeggio di Mezzedo e del prato di San Pietro, entrambi veramente ben tenuti e con un belvedere mozzafiato.
La pausa a cura della Pro Loco di Esino, ha visto anche l’intervento di Carlo Maria Pensa che ha saputo illustrare non tanto “la Storia” del Sentiero del Viandante, ma “le storie” che attorno ad esso si possono immaginare e respirare.

Dopo il pranzo, di nuovo in marcia lungo un tragitto in discesa, più dolce ma per questo più lungo, prima attraverso un fitto bosco per poi aprirsi sui panorami di Vezio con la torre del suo castello, e uno spettacolare centro lago che esibiva i suoi migliori riflessi dorati.

Insomma tutto è andato bene e le Pro Loco organizzatrici, quelle di Lierna e di Esino, non possono che essere soddisfatte come i partecipanti che giunti alla stazione ferroviaria per il ritorno già ricordavano a voce alta l’un con l’altro i passaggi che più avevano mosso le loro emozioni.
www.lierna,net

foto di gruppo a San Pietro di Ortanella

foto di gruppo a San Pietro di Ortanella

Colazione a Genico

Colazione a Genico

Pranzo a San Pietro

Pranzo a San Pietro

Panorama del Lago

Panorama del Lago

Panorama del Lago

Panorama del Lago

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Sulle Orme del Viandante 2012
Lierna – Ortanella – Varenna

giovedì, Settembre 6, 2012 @ 09:09 PM
aggiunto da Lierna

Le Proloco di Lierna ed Esino Lario,

con il patrocinio dell’ UNPLI Lombardia, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la Regione Lombardia, la Provincia di Lecco, le Comunità Montane della Valsassina, Valvarrone Val’ d’Esino e Riviera, le Comunità Montane del Lario Orientale e della Valle San Martino, le Amministrazioni Comunali del Lario Orientale

sono liete di annunciare la seconda tappa della manifestazione
“Sulle Orme del Viandante” – edizione 2012

Lierna – Ortanella -Varenna
Domenica 16 Settembre 2012

Dettagli
tempo di percorrenza  4,30 / 5,00 ore
Sentiero per escursionisti esperti: è il tratto più impegnativo dell’intera manifestazione, con una salita difficoltosa e con ripidi e profondi valloni da costeggiare.
Consigliamo pertanto attenzione e cautela.
Si consiglia abbigliamento da trekking

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Lierna – I Mulini e Lavatoi lungo il torrente Buria

sabato, Marzo 3, 2012 @ 05:03 PM
aggiunto da Lierna

La passeggiata da Sornico a Grumo è accompagnata lungo tutto il percorso dalla valle del torrente Bùria che ha origine dai monti sopra i Saioli, scende e lambisce le frazioni meridionali di Lierna.

Benché attualmente la valle sia un luogo piuttosto trascurato e in molti punti cementificato, in passato le acque del torrente, che scorre impetuoso soltanto nei periodi piovosi, e dei suoi affluenti (Acqua del Gesso e Valle di Lembra) ebbero una grande importanza per la vita economica e quotidiana del nostro paese.

 Il lavatoio di Sornico
A Sornico incontriamo un lavatoio, alimentato dall’Acqua del Gesso che riversa poi lo scarico nella Valle di Buria.

  Il mulino di Sornico
Già nel Settecento l’acqua della Valle di Buria veniva sfruttata con incanalamenti e serbatoi lungo il suo percorso per il funzionamento di tre mulini ad una sola ruota, posti sul lato sud della valle.
Il Catasto Teresiano del 1722  li indica come appartenenti ai Venini, Rosaspini e Bonesatti, e due di essi sono ancora visibili, anche se la loro destinazione è completamente cambiata.
La loro superficie a quel tempo  era soltanto di due tavole, equivalenti a mq 54 circa; il loro valore capitale era di una ventina di scudi con una rendita annua di poche lire.

Il primo mulino, posto all’inizio della via della Valle di Basso di fronte al lavatoio, è ora una casa ristrutturata a due piani, ma fino a poco tempo fa era conosciuto come “Mulino dei Migèta”.

Nella prima metà dell’Ottocento lo stabile, utilizzato come filanda e incannatoio, apparteneva ad Antonio Rosaspini, Primo Deputato del paese, uomo benestante, borioso e molto chiacchierato (forse da questo personaggio deriva l’epiteto firr  affibbiato  agli abitanti della parte sud di Lierna…).

Nel 1873 l’incannatoio possedeva quattro banchi con 50 fusi ciascuno e dava lavoro a dodici dipendenti per 234 giornate all’anno. Continuò ad essere proprietà dei Rosaspini Migèta e a funzionare fino al 1925 circa.

Proseguendo pochi passi lungo un sentiero troviamo un  minuscolo rustico in ristrutturazione, anch’esso adibito anticamente a mulino, come dimostrano alcuni manufatti e resti di canali in pietra posti nelle vicinanze.

 Il lavatoio di Mugiasco
Una parte di quest’acqua, attraverso una tubazione sotterranea, raggiunge il lavatoio coperto di Mugiasco costruito nel 1843 come si legge all’esterno della vasca.

 Il mulino di Mugiasco
Scendendo ancora incontriamo un altro rustico con resti di macine, situato quasi nell’alveo della valle. E’ ciò che rimane di un manufatto ottocentesco conosciuto come “Mulino del Viulèta” o “Mulino della Serèna Viulèta” (personaggi della famiglia Barindelli liernese). Pare che questo luogo e l’acqua  dell’invaso fossero utilizzati anche per tenere al fresco il latte prodotto nei dintorni e destinato alla caseificazione.

Il lavatoio di Casate
A Casate troviamo un terzo lavatoio con una graziosa cappelletta votiva del 1865 e un elaborato percorso idrico alimentato da un rigagnolo che scende dalla collina.

Il mulino di Casate
Il terzo mulino citato nel Catasto Teresiano era situato a Casate circa all’inizio dell’attuale via del Torchio. Non ne rimangono tracce visibili ma qui, fino ad una cinquantina di anni or sono, era attivo un frantoio appartenente alla famiglia Pensa (un certo Giuàn de l’Oli ne era proprietario) ed è probabile che si trattasse del mulino settecentesco.

Nelle vicinanze, fino ad alcuni anni fa esisteva anche un serbatoio a vasca che raccoglieva le acque utilizzate come forza motrice per la sottostante filanda di Grumo. L’azienda era sorta nel 1870 circa ad opera di Giovanni Battista Sala di Lecco, proprietario di altri filatoi nel lecchese di cui il più importante era quello situato nell’ex-Seminario di Castello. La filanda di Lierna era equipaggiata con 40 fornelli a carbone e 4 banchi d’incannatura con 75 fusi ciascuno. Era attiva per 236 giornate annue e impiegava 55 operai per la trattura, 24 per l’incannatura, pagati lire 0,55 giornaliere, 4 assistenti pagati lire 1,15 e un direttore che percepiva lire 1.100 annue.

Chiusa nel 1933, nel periodo della seconda guerra mondiale venne riutilizzata come fabbrica di concimi e mangimi, per poi essere trasformata nel 1975 in un residence che conserva ancora nella struttura qualche traccia dell’antica e ormai dimenticata filanda.

 Testo di Franca Panizza          

Lierna – La Chiesetta di San Martino a Grumo

venerdì, Marzo 2, 2012 @ 06:03 PM
aggiunto da Lierna

Costituita da un semplice edificio con campanile, preceduto da un portico ornato da un  ingenuo affresco raffigurante le Anime Purganti.
Al di sopra delle due finestre che affiancano l’entrata, fino al 1950 circa, erano presenti due nicchie in cui erano collocate delle ossa umane che si diceva fossero state ritrovate nei campi circostanti in tempi molto lontani.
All’interno l’altare è costruito con marmi policromi e la pala affrescata rappresenta la Vergine con S. Martino e S. Ambrogio.
Al di sopra un affresco ottocentesco raffigura il Transito di S. Giuseppe.
La citazione più antica di questo luogo è  in un rogito notarile del 1436 riguardante un terreno appartenente alla chiesa di S. Martino di Lierna, in località Prato Grasso.
Dopo due secoli, alla fine del Seicento, il parroco di Lierna scrive che durante le processione delle Rogazioni si visitavano i resti dell’antico oratorio di S. Martino.
Nel 1899 il vescovo Valfrè di Bonzo si limita ad un cenno alla nuova chiesetta ricostruita, scrivendo che era stata eretta nel 1868 con il contributo dei liernesi emigrati nelle Americhe, per onorare la tomba dei padri, nel luogo ove era posto l’antico cimitero.

L’Oratorio è legato a leggende riguardanti “morti miracolosi” che  apparivano in sogno ai liernesi nei momenti di difficoltà fornendo consigli utili, prevedevano il futuro, intervenivano in caso di bisogno ed  erano considerati potenti numi tutelari del paese, degni di preci e rispetto.
Per propiziare le anime di questi defunti all’inizio del secolo scorso venivano effettuate delle processioni domenicali a questa chiesa, dopo i vespri pomeridiani.
Nelle località vicine rimangono ancora dicerie riguardanti fiammelle tremolanti avvistate durante la notte nel prato intorno alla chiesa, ritrovamenti di teschi, racconti di antichi morti di peste, di colera e di altri morbi e memoria di semplici sepolture coperte con lastre di pietra, senza corredi funebri, scoperte a fine Ottocento nei terreni attorno alla chiesetta.
Uno scritto del 1789 del curato Antonio Casartelli, conservato nell’archivio parrocchiale, ha infine chiarito l’origine di questi racconti.
Nel gennaio di quell’anno, mentre venivano eseguiti degli scavi nel fondo di S. Martino, sterile e infestato da spine e ceppi di rovere, dove rimaneva solo una lapide scoperta che copriva un piccolo sepolcro, si iniziarono a trovare numerose tombe antiche contenenti cadaveri umani.
I sepolcri erano costituiti semplicemente da due lastre di pietra e una più lunga sopra il cadavere.
Le pietre furono portare in casa parrocchiale dove servirono a pavimentare il portico d’ingresso e l’aia nel cortile, mentre le ossa vennero deposte in una cappelletta vicina alla strada, rinchiusa con ferrata e rete metallica. L’edicola venne poi decorata con le effigi della B.V. del Rosario, di S. Ambrogio e S. Martino per mantenere memoria dell’antico oratorio pre-esistente e del relativo cimitero.

A cura di Franca Panizza

Fonti:
– Archivio parrocchiale di Lierna

– Archivio diocesano di Como.

Lierna – San Michele a Sornico

venerdì, Marzo 2, 2012 @ 06:03 PM
aggiunto da Lierna

L’antico oratorio di San Miche a Sornico, di probabile  origine Longobarda e appartenente fino al 1202 al monastero di San Dionigi di Milano, come alri edifici religiosi liernesi aveva subito una riedificazione all’inizio del Seicento.
L’edificio conserva un aspetto lindo e campestre ed è ravvivato sulla facciata esterna da un piccolo affresco del 1826 rappresentante San Michele arcangelo.
A destra della porta di ingresso è posta una pregevole pila per l’acqua benedetta in pietra scolpita.
La sacrestia fu edificata nel 1731 e conserva un lavabo in marmo rosso, Sulle pareti ai lati dell’altare sono appese due tele a olio di grandi dimensioni, di cui una datata 1688 raffigurante S. Antonio con le anime purganti, l’altra rappresentante S. Luigi di Tolosa.
L’altare è in marmi policromi con inserti in madreperla e sul muro di sfondo è dipinto un affresco tardo settecentesco con angeli e decorazioni floreali.
Sopra l’altare è posta una bella icona, non datata, rappresentante S. Michele con lo sfondo del lago e delle montagne locali. Un crocifisso ligneo dipinto, di epoca incerta, orna l’arcone del presbiterio.
Le prime notizie scritte sull’Oratorio risalgono al 1668; a quel tempo non aveva reddito, però deteneva in dote qualche piccola terra da cui si ricavano poche lire.
All’interno vi era un quadro dipinto con l’immagine di S.Michele, S. Carlo e S. Francesco con la beata vergine e Gesù infante.
Le processioni delle Rogazioni Minori e Maggiori facevano sosta a S. Michele nel Settecento.
Il Beneficio di S.Michele era costituito da alcune “pezze di terra” e da due case affittate, il cui reddito serviva alla celebrazione di 229 messe annue che permettavano la sopravvivenza di un sacerdote. Alla fine del Settecento la dote era formata da una stalla con cassina e da 47 pertiche di terreni coltivati, prati e pascoli lavorati dai massari, e da cui si ricavava pochissimo. Nel 1867 il Beneficio venne svincolato dalle ultime patrone milanesi Agliati, che cedettoro i beni costituenti la dote alla Fabbriceria Parrocchiale. Questa nel 1873 vendette all’asta pubblica i fondi ricavando 6.256 lire che davano un introito netto di 270 lire annue, sufficienti per la celebrazione di sole 50 messe.
Si mantenne però la consuetudine di celebrare la messa cantata il 29 Settembre giorno dell’apparizione del Santo titolare.

A cura di Franca Panizza

LIERNA – TURISMO

martedì, Novembre 1, 2011 @ 04:11 PM
aggiunto da Lierna

LIERNA – TURISMO

LIERNA – PERCORSI

martedì, Novembre 1, 2011 @ 04:11 PM
aggiunto da Lierna

Cartina Sentieri Lierna


SENTIERO n° 71 – GENICO-MEZZEDO-ALPE DI LIERNA-B. CALIVAZZO

Quota 1420 m. dislivello 1200 m. difficoltà = E percorrenza : ore 3
Itinerario lungo ma vario, panoramico e caratteristico, non troppo faticoso e di notevole soddisfazione.

Dall’Ufficio Turistico (Stazione FS) si scende, e si risale a sinistra passando sotto il ponte della ferrovia. Si segue la strada asfaltata, ad un bivio (Uff. postale) , prendere a sin. (direzione Genico) e dopo una grande curva, a sin. Cartelli indicatori. Si segue un viottolo, e dopo una larga scalinata ed un tratto asfaltato si giunge ad un bivio, con una fontanella e cartelli indicatori. (a sin. variante n° 71a – più diretta e ripida), e si sale per boschi fino alla suggestiva forra del Fosso Brentalone, e poco più sopra si giunge alla Croce di Brentalone (punto panoramico e tavolo pic-nic-653 m).
Proseguendo in costa, si giunge ai soleggiati prati dell’Alpe Mezzedo (868 m).
Si incontra poco dopo il bivio per la deliziosa chiesetta romanica di San Pietro e orfanella, e si continua sulla destra lungo la costa della montagna, per giungere alla Forcella dell’Alpe (1132 m).
Il sentiero prosegue nei boschi, incontrando dopo poco la strada sterrata di servizio che sale all’alpe (1249 m-ore 2, 30). Si continua in leggera salita lungo tracce attraverso i prati e ci si addentra poi più ripidamente a destra in un bosco di larici.
Ad un bivio poco marcato (ometto) si lascia a destra il sentiero che sale ripido alla Bocca Palagia (dove arriva il sentiero n°73) e si sale con pendenza meno accentuata alla Bocca di Calivazzo.
Qui grandioso panorama della Grigna Settentrionale. Cartelli segnaletici. Da qui si dipartono numerosi sentieri, sia verso l’alto (Monte Pilastro, Bocca di Prada), sia verso il basso (Alpe di Calivazzo, Bocca di Verdascia).

SENTIERO  n° 72 – SOMACA-CALANCA-B.PALAGIA-ALPE DI LIERNA
Quota 1378 m    dislivello 1153 m    difficoltà = EE   percorrenza : ore 2,30
Questo sentiero, panoramico ed interessante, nella parte superiore è soggetto alla caduta di sassi. Pur non presentando particolari difficoltà , data la severità del luogo ed i pericoli oggettivi è da considerarsi riservato ad escursionisti esperti.
Si raccomanda la massima prudenza (evitare in giornate di forte vento, nelle ore di disgelo, durante o subito dopo le precipitazioni piovose ed in presenza di animali.)

Dall’Uff. Turistico come per l’ it.n° 71 fino al bivio con la fontanella. Qui a ds. Salire fino ad una curva. Sulla ds. per un ripido viottolo acciottolato che passa presso il vecchio torchio (visibile la ruota a pale), si passa sotto la superstrada e giunge a un crocicchio (fontanella con acqua della Fonte di Val Onedo). Qui cartelli indicatori, bacheca con cartina ed inizio segnalazioni con bandierine. Su dritti per una bella mulattiera badando alle segnalazioni che deviano due volte verso sin. Proseguire per bei boschi fino ad una teleferica nei pressi di una baracca. Qui il bosco va diradandosi, e dopo un tratto ripido si sbuca sui prati alti, con suggestiva visione delle pareti sovrastanti. Il sentiero continua in debole pendenza fino ad un bivio, dove riprende a salire verso ds. (ore 1,00). (Proseguendo invece dritti in falsopiano ci si trova sul sent. n° 72b che con un percorso piacevole in ambiente selvaggio superando Val Camosci e Val Pì scende per cenge panoramiche, boschi e canali alla Croce di Brentalone, sul sentiero n° 71 (v.).
Il sentiero della “calanca” prosegue costeggiando il fianco della montagna, tra un susseguirsi di canali e cenge in un panorama mozzafiato, con sopra immani pareti dolomitiche che lo sovrastano e sotto ripidissimi prati, balze di rocce, e verdi boschi che scendono fino all’azzurro lago. Proseguendo la salita, continua ma mai ripida, si incontra, al riparo di uno sperone di roccia il “casel del Bais” : un minuscolo ricovero, memoria di tempi non troppo lontani in cui questi ripidissimi prati venivano tagliati per ricavare fieno. (ore 1,50). Di proprietà privata, è stato recentemente recuperato dal duro lavoro di numerosi volontari (tutto è stato portato in loco a spalla!). E’ aperto ed accessibile in caso di bisogno (si raccomanda la massima cura e pulizia, e di non lasciare rifiuti di ogni genere!). Si prosegue la salita lungo un costone erboso e poco dopo ci si raccorda al sent. n° 73 che giunge da ds. e per esso (v.) lungo i ripidi prati finali raggiunge Bocca Palagia (ore 2, 30).

SENTIERO  n° 73 – SORNICO-PREDANE’-GARZE’-BOCCA PALAGIA
Quota 1378 m    dislivello 1153 m    difficoltà = E    ore : 2, 15
Salita diretta, ripida e faticosa, ideale per raggiungere gli itinerari verso la Grigna Settentrionale e ottimo allenamento per fare gambe e fiato.

Dall’Uff. Turistico scendere a sinistra e risalire, passando sotto il ponte della ferrovia e proseguire dritti fino alla chiesa. Dietro di essa prendere una strada che sale ripida, passando a fianco del campo sportivo, e proseguire fino al caratteristico nucleo di Olcianico. Mantenendo la sinistra si passa sotto un arco e lungo una strada acciottolata attraversare il nucleo di Sornico fino ad una cappelletta. Cartelli indicatori. (poco oltre è visibile la chiesetta di San Michele).
L’ itinerario inizia con una bella mulattiera lastricata, che diventa presto un sentiero profondamente incassato che raggiunge le case di Predanè. Qui il sentiero prosegue tra fitti boschi sino ad un costone che porta ad imboccare un largo canalone con a destra la vista su una impressionante parete di rocce rossastre. Con pendenza sempre crescente il sentiero si inerpica per il canalone, lungamente e faticosamente, su fino ad un delizioso belvedere con vista su Lierna, al cospetto delle dirupate balze della vetta e di una cresta rocciosa che il sentiero contorna sulla destra. (poco dopo da sin. sbuca il sentiero che sale dalla “Calanca”n° 72). Si prosegue su ripidi prati (massima attenzione con neve e ghiaccio), con qualche betulla e cespugli, e per tracce e sentiero sempre ripido si sale zigzagando fino a raggiungere la larga ed erbosa Bocca Palagia. (cartelli con segnalazioni vedi sent. n° 71).
Da qui è possibile salire a sin. al Monte Cucco, e a ds. in lieve salita un sentiero porta alla Bocca di Calivazzo (v. sent. 71)

SENTIERO  n° 74 – GIUSSANA-NERO-CORIA-ORTANELLA
Quota 958 m    dislivello 733 m    difficoltà = E    ore : 1, 45
Sentiero in parte tra i boschi ed in parte panoramico, che ben ricompensa lo sforzo che richiede. Fa parte del Sentiero del Viandante. (segnaletica)

Dall’Uff. Turistico scendere e prendere la strada a destra (via Ducale) fino ad un crocicchio con cappelletta. Voltare a destra risalendo la stradetta asfaltata, fino ad incrociare una larga strada (belvedere con cartelli segnaletici). Attraversarla in salita e al bivio immediatamente successivo salire il viottolo a sinistra (inizio bandierine segnaletiche), costeggiare in lieve discesa un muro di cemento, e ruderi dei cantieri della superstrada, e ad una ringhiera in legno troviamo l’inizio del sentiero, che prosegue quasi piano. (Dal crocicchio con cappelletta si può proseguire diritti fino alla strada provinciale- località Castello di Lierna, che avendo tempo è raccomandabile visitare- e costeggiando una villa con una fonte di acqua ferruginosa giungere alla cappelletta di S. Anna.
Da qui salire a destra per una lunga e caratteristica scalinata di pietra fino all’itinerario precedente.).
Si prosegue fino ad un masso che segna il confine tra il comune di Lierna e quello di Varenna. Qui il sentiero si impenna, e si perviene in breve ad un suggestivo belvedere sul Castello. Si continua incontrando poi l’Alpe di “Nero” e i suoi bei prati, e dopo un tratto quasi piano, il sentiero riprende a salire ripido e panoramico. Dopo qualche serpentina si supera un vallone e si entra in un bosco che porta rapidamente all’Alpe Coria. Lasciamo a sinistra il sentiero che scende a Fiumelatte (sentiero del Viandante basso) e proseguiamo sulla destra sempre in salita fino ai soleggiati prati di Ortanella. E’ consigliabile raggiungere la deliziosa chiesetta romanica di S.Pietro ai bordi di un vasto prato con ampio panorama sul centro lago.
(da qui è possibile raggiungere il sentiero 71 all’ Alpe Mezzedo, oppure risalire la Val Ontragno e raggiungere l’Alpe di Lierna. Sentieri evidenti ma non segnalati.)

Presso l’Uff. Turistico è disponibile una dettagliata relazione di questo itinerario sia nella variante bassa (Nero-Coria-Fiumelatte-Varenna) che nella variante alta (Nero-Coria-Ortanella-Vezio-Varenna)

SENTIERO  n° 75 – SORNICO-SAIOLI
difficoltà = T          percorrenza : ore 0, 30
Piacevole passeggiata in quota, mai faticosa, facente parte del Sentiero del Viandante, che dopo la località Saioli prosegue per Somana e Mandello.

Dall’Uff. Turistico (stazione FS) scendere a sinistra, risalire passando sotto il ponte della ferrovia e proseguire lungo un viale alberato fino alla chiesa. Dietro ad essa prendere una strada che sale ripida, passando a fianco del campo sportivo, e proseguire fino al nucleo di Olcianico. Mantenendo la sin. si passa sotto un arco e lungo una strada acciottolata si attraversa il caratteristico nucleo di Sornico fino ad una cappelletta (da qui si diparte a sin. il sent. 73). Proseguire passando presso la chiesetta di San Michele, superare un ponte e quindi in salita lungo la stretta strada carrozzabile, prima di acciottolato, poi sterrata o in cemento, che si affaccia di tanto in tanto sulla superstrada, fino a giungere un crocicchio in località Saioli dove sorge una cappelletta ed il caratteristico “albero del poeta”, un albero dove il poeta Elio Cantoni appende i suoi versi ora poetici, ora satirici, all’attenzione del viandante, che con la loro lettura e sedendo presso una panca sotto la cappelletta potrà ristorare il corpo, la mente e lo spirito. Da qui (cartelli) l’ itinerario diventa sentiero e prosegue un po’ panoramico ed un po’ tra boschi fino a sbucare su una strada asfaltata che scende a Somana. (Mandello)

DIFFICOLTA’ ESCURSIONISTICHE
T = TURISTICO : itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri con percorsi ben evidenti e segnalati, generalmente non lunghi. Richiede comunque conoscenza dell’ ambiente montano e preparazione fisica alla camminata.
E = ESCURSIONISTICO : itinerario che si svolge su sentieri di ogni genere oppure su evidenti tracce di passaggio, di solito con segnalazioni. Richiede senso dell’orientamento, conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
EE = PER ESCURSIONISTI ESPERTI : si tratta di un itinerario segnalato, ma che implica la capacità di muoversi su qualsiasi terreno, sentieri o tracce in zone infide ed impervie ed in ambiente severo. Necessitano esperienza di montagna, passo sicuro ed assenza di vertigini, oltre ad equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.
TEMPI DI PERCORRENZA : Si intendono con buone condizioni atmosferiche e di terreno (senza neve o ghiaccio) al netto delle soste, per escursionisti allenati e con normale equipaggiamento.

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