Lierna – la Cava di Grumo

martedì, Novembre 1, 2011 @ 09:11 PM

Entrò in funzione nel 1867 e fin da allora venne definita “cava del marmo nero”.
La cava era di proprietà della famiglia Scanagatta che vi lavorò fino agli anni ’50.

Famiglia Scanagatta

Nonno di Giacomo Scannagatta, Giacomo Scannagatta bambino e nel 2008

L’estrazione delle rocce veniva effettuata a mano con martello e scalpello, poichè, data la vicinanza con l’attuale provinciale 72, non si potevano far brillare mine.

Le rocce si presentavano a strati, pertanto non era possibile estrarre blocchi di grandi dimensioni; inoltre non tutta la roccia era ugualmente sfruttabile a causa del diverso spessore degli strati, delle variazioni delle proprietà fisiche e per la presenza di discontinuità.

Il materiale estratto veniva scelto dai compratori sulla piazza di Lierna, in base alle richieste di mercato; se il pezzo era troppo grande si provvedeva a tagliarlo ulteriormente in cava, altrimenti veniva trasportato via lago a Varenna dove si procedeva alla sua levigazione e trasformazione nella forma voluta.

Anche la Fabbrica del Duomo di Milano fu interessata all’acquisto della cava che però la famiglia Scanagatta non volle mai vendere.

All’interno degli strati calcarei furono anche recuperati minerali allo stato cristallino e fossili; fu proprio alla cava di Grumo che nel 1933 venne ritrovato il fossile di un esemplare di Lariosauro.

Operai Cava di Grumo

Signori in visita alla Cava con gli abiti della festa e i Cavatori della Cava di Grumo

Le foto sono state fornite da Giuseppe Scanagatta

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