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Colico: Sulle Orme del Viandante 2017 Prima Tappa
Colico – Torre di Fontanedo
Domenica 3 Settembre 2017
Tempo totale cammino: 6 ore ca.
Totale percorso: 8-9 km ca.
Difficoltà: principiante
Si consiglia abbigliamento da trekking.
ore 8,15 – ritrovo presso l’ufficio turistico di Colico con parcheggio gratuito
– iscrizioni e pausa caffè
ore 9,30 – partenza da piazza Garibaldi da dove si raggiungerà la località “acqua la fevra” in circa 1,5- 2 ore. Piccola sosta.
ore 11,00 – Partenza in direzione della Torre Viscontea di Fontanedo.
ore 11,30 – 14,00 Visita al nucleo della Torre dove una guida ne illustrerà la storia e le origini. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
ore14,00 – partenza per San Rocco, dove si prevede l’arrivo per le ore 15,00.
ore 15,00 – Visita guidata alla Chiesa di San Rocco. Rinfresco offerto dalla Proloco Colico.
ore 16,30-17,00 rientro previsto
Quota di partecipazione: € 10,00 (gratuito per i minori :fino a 14 anni)
La quota comprende gli eventuali trasferimenti, il rinfresco e una sorpresa a fine passeggiata.
Il pranzo al sacco è a cura dei partecipanti e verrà consumato lungo il tragitto.
PRENOTAZIONI ENTRO: VENERDI 1 SETTEMBRE
Per INFO e prenotazioni: se possibile, inviare una e-mail indicando generalità e provenienza.
turismocolico@libero.it
Ufficio Turistico: 0341 930 930
Sergio: 349 1527899
Colico: Resoconto quarta tappa “Sulle orme del Viandante” Colico- Fontanedo- Torre Viscontea
Colico: Commercianti per un giorno
La Pro Loco di Colico, organizza mercatino dell’usato di primavera; aperto al pubblico.
Tutte le info nella locandina allegata.
Colico: UFFICIO TURISTICO COMUNE DI COLICO
L’Ufficio Turistico del Comune di Colico si trova a pochi passi dall’imbarcadero nella splendida Piazza Lago, adiacente ad un grande confortevole parcheggio con oltre 200 posti auto. Il Servizio di Informazione ed Accoglienza Turistica, gestito dalla PRO LOCO COLICO sotto la Direzione della Signora CRISTINA PEDRAZZOLI (Resp. Ufficio Turistico e Pubblicità) svolge funzioni di accoglienza e informazione su ogni aspetto che possa agevolare ed orientare soprattutto il turista nella sua vacanza, nonché facilitarlo nella sua permanenza nel territorio.
Fornisce informazioni su risorse locali ambientali, paesaggistiche e storiche,itinerari turistici, luoghi di culto, musei, mostre, pinacoteche ed eventi; strutture alberghiere ed extralberghiere (servizi offerti, prezzi e disponibilità di alloggio nei giorni di massima presenza turistica in alta stagione), nonché stabilimenti balneari e locali di ristorazione; eventi nel territorio; strutture ricreative e del tempo libero; mezzi di trasporto pubblici e privati; emergenze e notizie utili.
Distribuisce materiale informativo quale piantine del luogo, guide con notizie di carattere storico, artistico e culturale, itinerari tematici, ecc.. Raccoglie e inoltra segnalazioni di disservizi e reclami, suggerimenti e proposte dei turisti e degli operatori locali per migliorare il servizio turistico e la qualità dell’ospitalità.
UFFICIO TURISTICO
Responsabile: Cristina Pedrazzoli
Via Pontile 7 – 23823 Colico
www.turismocolico.it – turismocolico@libero.it
Orari dal 28 Marzo al 15 Settembre *
Dal lunedi al sabato:
mattino 9.30/ 12.30 – pomeriggio 16.00/ 19.00
Domenica: 10.30/ 13.00
* La chiusura dell’ufficio turistico potrebbe essere posticipata alla fine di settembre per il protrarsi della stagione estiva.
UFFICIO TURISTICO COMUNE DI COLICO
Colico: Comunicazione Pro Loco Colico
PER UNA SFIDA A “DAMA VIVENTE”TRA I COMUNI DEL LAGO ORIENTALE:
-COLICO;
-ABBADIA LARIANA;
-MANDELLO DEL LARIO;
-LIERNA;
-VARENNA;
-BELLANO;
-DERVIO.
CERCHIAMO I GIOCATORI PIU’ FORTI PER RAPPRESENTARE COLICO.
FORZA CHI E’ IL GIOCATORE PIU’ FORTE A DAMA DI COLICO?FATECI SAPERE!!!!!
COLICO – TURISMO – SPORT
Cartina di Colico
Scarica la cartina
SURF A COLICO
“Bit of Salt”
Lungo Lario Polti, 4
23823 Colico
Tel. +39/335 5742065
http://www.bitofsalt.it
HastaKite
Via Nazionale Sud, 60
23823 Colico
Tel. +39/339 5722932
http://www.hastakite.com
“Hibiscus escola de Surf” centro Windsurf e Kitesurf
Via Montecchio nord
23823 Colico
tel. +39/389 4637873
www.hibiscusescoladesurf.com
VELA A COLICO
GEAS Centro Vela Colico
Via Lungolario Polti, 29
23823 Colico
tel. 347 5127317
http://www.geasvelacolico.it
NAVYBLUE COLICO VELA
Via Lungolario Polti, 27b
23823 Colico
http://www.navyblueclub.it/
COLICO – PERCORSI
TREKKING – Percorsi a piedi
BYKE – Percorsi in bicicletta
Legenda
Al fine di prevenire qualsivoglia inconveniente, è consigliabile acquisire sempre informazioni aggiornate sulle condizioni di un percorso, sulle condizioni metereologiche ed utilizzare abbigliamento ed attrezzature adeguate.
Si declina qualsiasi responsabilità riguardo eventuali incidenti o inconvenienti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti.
L’opuscolo COLICO OUTDOOR è disponibile presso l’Ufficio Turistico
COLICO – MONUMENTI
Chiesa di San Rocco a Villatico
L’oratorio di San Rocco sopra Villatico è una delle circa 30 chiese dedicate al santo, erette sul territorio lariano dall’epoca medioevale fino al 1600, a riprova della diffusione del culto a questo taumaturgo in epoche di frequenti e gravi epidemie che decimavano le popolazioni e i loro animali. La piccola chiesa sorge sulle pendici del Monte Legnone, ad una all’altezza di circa cinquecento metri, in una zona leggermente pianeggiante e boscosa quasi a metà strada tra i due torrenti che attraversano il territorio di Colico e che sfociano nel Lario: il Perlino e l’Inganna.
La località sembra che non sia mai stata abitata in forma permanente ma è attraversata da una antica importante via di comunicazione (ora denominata sentiero del viandante) che collegava tra loro i paesi della sponda orientale del Lario prima della costruzione da parte degli austriaci della strada militare della riviera nella prima metà dell’ottocento…
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Museo Cultura Contadina- Via Campione 21 – Colico
Conserva le testimonianze della vita contadina fra ‘800 e ‘900 con oggetti relativi alle attivita’ domestiche, artigianali, agro-silvopastorali, economiche, commerciali e al culto religioso.
Abbazia di Piona
L’Abbazia di Piona, storicamente collegata a quella di Vallate, i cui suggestivi ruderi sono visitabili a pochi chilometri dal paese, in direzione di Morbegno, rappresenta uno dei complessi conventuali più suggestivi del luogo, sia per il fascino dell’ambiente naturale, sia per la presenza di testimonianze artistiche molto rilevanti. La chiesa, sorta nella metà del XI secolo, ma soggetta ad ampliamento già nel secolo successivo, presenta una facciata a capanna, con una grande finestra centrale a tutto sesto.
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Chiesa di San Rocco
“La piccola chiesa, intitolata originariamente ai Santi Fabiano e Sebastiano, sorge fuori dall’abitato sulle pendici del Monte Legnone, quasi a metà strada tra il corso del Perlino e quello dell’Inganna, all’altezza di cinquecento metri. L’impianto è romanico, come evidenziato dall’abside semicircolare, ma a partire dal 1401 subì diversi rimaneggiamenti. Conserva, specialmente nell’abside, tracce pittoriche abbastanza consistenti, dovuto a un ignoto, ma capace pittore che dovrebbe aver operato nei primi anni del XV secolo. Particolarmente notevoli il Cristo in mandorla, o Pantocratore, ai cui lati stanno i profeti Geremia ed Isaia. Nel corso di una campagna di restauro svoltasi negli ultimi anni, è stato rinvenuto un’interessante affresco raffigurante l’Ultima Cena.
Tempietto di San Fedelino
Il tempietto di San Fedelino sorge sul posto dove, secondo la tradizione, fu martirizzato il santo durante l’impero di Massiminiano.
La località venne individuata da una pia donna in seguito ad una rivelazione divina; una volta dissepolte, le reliquie del martire furono portate a Como e il punto in cui vennero trovate fu consacrato con l’erezione di un tempietto.
La piccola struttura che presenta molti degli elementi fondamentali del romanico lombardo, è un vero e proprio gioiello in miniatura, una fra le più antiche testimonianze in Lombardia.
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Chiesa di San Miro
San Miro nacque a Canzo nel 1345. Il Santo, dopo aver donato tutti i suoi averi ai poveri, condusse una vita solitaria, prima presso il suo paese, poi sui colli di Roma dove giunse dopo un lungo pellegrinaggio e infine a Sorico dove morì nel 1381.
La chiesa di San Miro è di origine romanica e risale presumibilmente al XII secolo.
È menzionata per la prima volta in un documento del 1286 conservato presso la collegiata di Chiavenna.
Originariamente era dedicata a S. Michele e dell’antico edi!cio rimangono nella navata destra alcuni affreschi trecenteschi e una monofora.
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Chiesa di san Bernardino (Villatico)
Il nome Villaricho appare per la prima volta in un atto di vendita del 1154. Alcuni documenti testimoniano, nel 1239, l’esistenza in territorio di Colico, di un mulino idraulico che ragionevolmente possiamo collocare in Villatico, lungo il tragitto della roggia molinara. Alla fine del XIII secolo di sicuro c’era a Villatico un piccolo tempio, perché le testimonianze affermano che a quell’antica comunità era assicurato un servizio religioso. Solo verso la fine del XV secolo la chiesa fu dedicata a San Bernardino, un predicatore senese che attraversò a piedi l’Italia predicando la riforma religiosa, la giustizia sociale e operando a favore della pace tra le città allora in conflitto.
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Forte Montecchio Nord
Costruito tra il 1911 ed il 1914, il Forte Montecchio è l’unico forte militare italiano della Grande Guerra che abbia conservato ancora intatto il suo armamento originario. Funzione principale del Forte era quella di controllare le strade dello Spluga, del Maloja e dello Stelvio nel caso che gli Imperi Centrali, violando la neutralità della Svizzera, avessero deciso di invadere il Nord Italia. Dati gli eventi bellici il forte, che costituiva il punto di forza di un complesso sistema di sbarramento che si prolungava fino al Monte Legnone, rimase inattivo durante tutta la Prima e la Seconda guerra mondiale.
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Forte Fuentes
Tra il 1603 ed il 1606, il conte di Fuentes, governatore di Milano, fece costruire sul Montecchio una fortezza a scopo di difendere il confine settentrionale del Ducato di Milano da francesi e Grigioni svizzeri, che all’epoca occupavano la Valtellina e la Valchiavenna. La piana del forte era allungata, con opere a corno nelle estremità, mentre l’andamento irregolare delle mura, che uscivano e rientravano come cunei, consentiva una migliore difesa della bastionata. Il forte si sviluppava su diversi livelli: in alto, ancora visibile, il palazzo del governatore, che però, a causa dell’insalubrità dell’aria, risiedeva a Gravedona; ai livelli più bassi i quartieri del soldati.
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Torre di Fontanedo
Alle pendici del monte Legnone, lungo la sponda destra del torrente Inganna, su un poggio a circa 500 metri d’altitudine, sorgono i resti di un complesso fortiffcato noto come Torre di Fontanedo.
Si tratta di un piccolo borgo che segue l’orografia rocciosa del luogo ed è disposto su due livelli, una parte alta su cui si trova la torre e una parte più bassa, verso Colico, con una serie di edifici in linea.
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Torri Montecchio Nord
Sullo sperone sud occidentale del Montecchio Nord, poco distante dalla foce del torrente Inganna, sorgono due piccole torri, distanti tra loro una trentina di metri e legate a tratti da una muraglia che farebbe pensare a un recinto di collegamento o a una cortina di difesa.
Alcuni storici avanzano l’ipotesi che sul colle vi fosse già una vedetta romana, in seguito occupata dai Longobardi.
Le torrette odierne farebbero parte della linea di fortificazione voluta da Bernabò Visconti nel 1357 a vigilare il passaggio sulla via del lago.
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Pian di Spagna
Situato nel punto d’incontro della Valtellina e della Valchiavenna con il Lago di Como, il Pian di Spagna è una pianura alluvionale formata dai detriti portati nel corso dei secoli dai fumi Adda e Mera.
Si trova sul corridoio di migrazione dello Spluga, uno dei punti di attraversamento più breve dell’arco alpino, ed è una zona umida di interesse internazionale sia per dimensioni che per le caratteristiche del suo habitat naturale.
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COLICO – STORIA E GEOGRAFIA
Colico si trova nella parte orientale dell’Alto Lario, dominato dalla prealpe più alta, l’imponente Monte Legnone con i suoi 2610 m. Anche il suo gemello, il Monte Legnoncino con i suoi 1714 m, è parte importante del panorama colichese. Vicino a Colico si trova un’importante riserva naturale, il corridoio di migrazione del Pian di Spagna che però è già in territorio della Provincia di Como. I due principali corsi d’acqua di Colico sono l’Inganna ed il Perlino. Poi c’è anche il fiume Adda che fa da confine naturale con la Provincia di Como.
Situato sulla sponda orientale del Lago di Como, in posizione chiave lungo le direttrici stradali che collegano Lecco, Chiavenna e Sondrio, il Comune di Colico vanta origini molto antiche. Alcuni ritrovamenti archeologici, infatti, testimoniano la presenza di insediamenti abitativi in zona fin dall’epoca preromana e romana.
La storia locale fu poi per secoli fortemente condizionata dalla particolare ubicazione: Colico, infatti, subì sia le devastazioni e le pestilenze arrecate dalle diverse soldatesche di passaggio, sia l’insalubrità di un territorio dominato dagli umori del fiume Adda.
Nel XIII secolo Colico si eresse a comune e tra il quattrocento e il cinquecento, venne infeudato da diversi signori tra cui i Visconti, i Sanseverino, gli Sforza, i Caldarini, i Pusterla, e gli Alberti.
Nei primi anni del XVII secolo, il conte Fuentes, governatore spagnolo del Ducato di Milano, fece innalzare un’imponente fortezza sulla sommità del Montecchio, al confine con la Valtellina. Il luogo non ricoprì mai, in realtà, una vera funzione militare e per tale ragione venne venduto a privati ed infine smantellato. La sua erezione è tuttavia testimonianza del clima bellico di quegli anni, caratterizzati dalle continue guerre tra Francesi, Spagnoli, Veneziani, Grigioni e Austriaci.
Alla fine del seicento il territorio circostante si presentava come un vasto acquitrino desolato e maleodorante. I primi segni di cambiamento si registrano solo a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, con l’apertura delle strade dello Stelvio, del Maloia e dello Spluga e soprattutto con l’inalveamento dell’ultimo tratto del fiume Adda che favorì la bonifica del Pian di Spagna, oggi divenuto la più importante riserva naturale della regione Lombardia.
APPROFONDIMENTI
Colico Ieri e Oggi di Giovanna Zugnoni