Il termine “Castello”

domenica, Gennaio 1, 2012 @ 03:01 PM

ll nome più comune per riferirsi alle costruzioni di difesa è il termine “castello” (castellum) che è una derivazione dal termine castrum (un piccolo castrum). Con questo termine si indicavano prima di tutto le fortificazioni mobili dell’esercito romano. Nella nostra mente con la parola “castello” facciamo riferimento soltanto all’ultima tipologia di queste costruzioni, cioè all’abitazione fortificata del signore che domina sul territorio, e poi con la fantasia immaginiamo suntuose abitazioni come quello delle favole. Quindi il termine castello è ambiguo, in quanto viene applicato a costruzioni assai diverse fra loro: la rocca, il forte, la fortezza, il borgo fortificato, e la dimora del feudatario o del principe). In realtà il termine indica due tipi di architetture differenti per funzioni e per consistenza. In un primo tempo, infatti, si riferiva soltanto a una costruzione eretta per la difesa temporanea ed eccezionale della comunità e solo in seguito passò ad indicare la residenza stabile del feudatario o del capo di uno stato, con famiglia, servitù e scorta.

Durante l’epoca della Repubblica e dell’Impero romano l’obiettivo dello Stato era allargare i confini e dare sicurezza ai cittadini. Quindi il castrum, era una costruzione di natura e di uso militare centralizzato, eretta prevalentemente in zone di confine, per assicurare la difesa e per dare sicurezza ai suoi cittadini.

Durante il Medioevo fino alla caduta dell’impero centrale, le singole comunità vivevano in perpetuo stato di pre-allarme nei confronti delle altre comunità vicine e lontane. Così furono costrette a provvedere in modo autonomo alla propria difesa e ricorsero generalmente a tre soluzioni: insediamenti montani, anche non fortificati, abitati cintati di mura (borghi), castello recinto staccato dal nucleo per rifugiarsi in caso di pericolo.

Gli insediamenti montani situati sulle pendici delle montagne godevano di una difesa naturale mentre alcuni borghi più importanti lungo la costa come Bellano, Gravedona e in parte anche Dervio erano circondati dal mura con torri. Il castello recinto, invece, è una cortina muraria di difesa munita da una o più torri di avvistamento, di controllo e di segnalazione costruita appositamente per la difesa degli abitanti in caso di assalto nemico.

Dove era possibile si costruiva la fortificazione-recinto su un luogo alto, come per esempio a Segname e a Vezio. Occorre ricordare che questi castelli recinti sono molto più frequenti nelle zone prossime ai confini che nella pianura lombarda.

Roberto Pozzi

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