Archivio categoria ‘Mandello del Lario’

8 Passi per Mandello: Percorso E
Rongio – Ponte di Ferro – Grotte Acqua Bianca

martedì, Novembre 1, 2011 @ 08:11 PM
aggiunto da Mandello

Presunto itinerario leonardesco
In generale: Tracciato facile, adatto a tutti. In gran parte su una larga carrareccia quasi pianeggiante con la parte terminale su mulattiera a gradini. Ombreggiato. Percorribile in tutte le stagioni.
Tempo totale: Circa 3 ore.
Difficoltà: Percorso facile, per tutti.
Pendenze: Massimo dislivello circa 300 mt. Salite di media difficoltà.
Fondo: Strade urbane, carrarecce e mulattiere ben tenute.
Punti di ristoro:
Rongio: bar-gelateria.
Fonte «Acqua del sassin».
Fonte «Acqua Bianca» alla gotta Ferrera.
Attrezzatura: Scarpe comode, con suole antiscivolo, tipo da mezza montagna. Indumenti secondo la stagione.

Raggiunta la frazione di Rongio (vedi itinerari pedonali per le frazioni) si imbocca una comoda carrareccia seguendo il segnavia CAI N.14 per il rifugio Elisa.
Dopo circa un quarto d’ora si arriva alla fonte del “Sassin” e dopo altri quindici minuti circa si giunge al “Ponte di ferro”, incassato tra due pareti rocciose,
sotto il quale si possono ammirare le cosiddette “marmitte dei giganti” scavate dalla forza d’erosione dell’acqua.
Inizia la salita dei “200 gradini”, citati da Leonardo nel Codice Atlantico, che portano alla Grotta dell’Acqua Bianca o “Ferrera” (la “busa di verso il lago”).
Si ritorna per lo stesso itinerario oppure, per chi volesse proseguire, è possibile collegarsi all’itinerario “C” (SOMANA – SANTA MARIA).
A sinistra della grotta inizia un tratto di mulattiera spettacolare che supera un forte dislivello grazie ad una serie di muri a secco di sostegno.
Si raggiunge cosi, dopo circa 45 minuti di salita, la localita Gardata, ottimo punto panoramico di sosta.
Da qui si può ritornare per la stessa strada dell’andata o seguire l’itinerario C (SOMANA – SANTA MARIA) a ritroso.

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8 Passi per Mandello: Percorso D
Somana – Torrente Meria – Rongio

martedì, Novembre 1, 2011 @ 08:11 PM
aggiunto da Mandello

Lungo gli impianti delle prese d’acqua
In generale
: Tracciato facile, senza forti pendenze, percorribile in tutte le stagioni, ombreggiato. In parte segue le condotte idriche della centrale elettrica, ora ENEL, della Val Meria
Tempo totale: Circa 3 ore.
Difficoltà: Percorso facile, per tutti.
Pendenze: Massimo dislivello circa 200 mt.Non presenta forti salite
Fondo: Parte iniziale su strada urbana;percorso rimanente su comodi sentieri.
Punti di ristoro:
Somana: bar, la domenica aperto.
Fonte di acqua potabile prima dell’attraversamento del torrente Meria
Rongio: bar-gelateria
Attrezzatura: Scarpe comode, con suole in gomma antiscivolo, tipo da mezza montagna. Zainetto e borraccia. Indumenti secondo la stagione.

Raggiunta la piazza di Somana, (vedi itinerari pedonali per le frazioni) si segue l’indicazione “Sentiero del fiume” N.15 B e si imbocca la bella strada pianeggiante che si addentra nella valle del torrente Meria.
Dopo circa 30 minuti di cammino si segue l’indicazione “Rongio – Mandello” N.15 C.
Dopo pochi metri si prende il sentiero che scende a destra verso un ponticello (ponte «Stiri») che permette di attraversare il torrente in un punto particolarmente suggestivo.
Si risale quindi per pochi metri sul versante di Rongio per raggiungere il canale coperto di cemento che alimenta una piccola centrale elettrica.
A questo punto verso sinistra, a monte, si trovano gli impianti per le prese d’acqua. Il nostro itinerario prosegue invece verso destra: si cammina sul canale fino a raggiungere una costruzione in muratura da cui parte, verso valle, la condotta forzata della centrale. Qui il canale finisce e inizia a sinistra un sentiero che s’inoltra nel bosco.
In pochi minuti si raggiunge la mulattiera che porta a Rongio e quindi si ridiscende a Mandello.

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8 Passi per Mandello: Percorso C
Somana – Santa Maria (Era e Gardata)

martedì, Novembre 1, 2011 @ 07:11 PM
aggiunto da Mandello

Somana-Santa_MariaVia medievale per la Valsassina
In generale: Tracciato in gran parte in salita e su mulattiera a gradini comodi e ben tenuti. Percorribile in tutte le stagioni. Vista sulla Val Meria, sulla traversata alta dalla Grigna settentrionale alla Grigna meridionale e sul rifugio Rosalba.
Tempo totale: Circa 3 ore (a S. Maria).
Difficoltà: Percorso facile, di medio impegno.
Pendenze: Massimo dislivello circa 100 mt. Totalmente in salita
Fondo: Strade urbane e mulattiere ben tenute.
Punti di ristoro:
Somana: bar, la domenica aperto.
Era: fonte.
Attrezzatura: Scarpe comode, con suole antiscivolo (tipo da mezza montagna). Zainetto e borraccia. Indumenti secondo la stagione.

Raggiunta la piazza di Somana (vedi itinerari pedonali per le frazioni), si sale a sinistra seguendo il segnavia CAI N°15 per Santa Maria.
All’uscita dal paese inizia una bella mulattiera a gradoni, lungo la quale si incontrano le croci delle stazioni della Via Crucis. Si giunge alla Cappella di S.Preda, a circa 600 mt. di altitudine, recentemente restaurata, che sorge su un piccolo pianoro da cui si possono ammirare la Grigna e la Grignetta con il rifugio Rosalba.
Il sentiero diventa più stretto ma sempre agevole e, dopo un breve tratto pianeggiante, si inerpica verso S. Maria di Olcio (mt. 664 s.m.), posta in splendida posizione dominante la Val Meria e Mandello.
Antichissimo ospizio dei Benedettini, assai fiorente già nell’undicesimo secolo, fungeva da posto di ristoro sulla principale via di comunicazione tra Mandello, sede della Pretura Giudiziaria, e la Valsassina. La chiesa venne ristrutturata nel 1600, ma conserva ancora un bel campanile romanico.
Il punto di ristoro è stato distrutto nell’incendio dell’aprile 1997.
Si ritorna per lo stesso itinerario dell’andata.
Volendo, si può proseguire sul sentiero, che diventa un po’ più impegnativo ed alterna tratti ripidi a tratti pianeggianti, fino ad arrivare in circa un’ora all’Alpe di Era, situata in una ridente conca.
All’inizio dell’alpeggio è stata edificata una chiesetta; poco oltre, sulla destra, si trova una fonte.
Il ritorno si può effettuare per la stessa via oppure, proseguendo per la Gardata (seguire i segnavia CAI), e quindi, seguendo l’itinerario “E”, si scende a Rongio e di nuovo a Mandello.
Possibilità di escursioni riservate a persone allenate ed esperte seguendo sentieri ben segnalati dal CAI che si incontrano nella salita.

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8 Passi per Mandello: Percorso B
Somana – Acqua del Gess

martedì, Novembre 1, 2011 @ 07:11 PM
aggiunto da Mandello

Panorama sul centro lago e monti di Tremezzo
In generale
: Tracciato facile, adatto a tutti, ben segnalato, senza forti pendenze, percorribile in tutte le stagioni, ombreggiato durante l’estate.
Ottimo panorama su Mandello, Olcio, Lierna e centro lago con monti di Tremezzo.
Tempo totale: Circa 3 ore.
Difficoltà: Percorso facile, per tutti.
Pendenze: Massimo dislivello in salita: 100 m.
Non presenta forti salite.
Fondo: Sempre buono. Parte iniziale su strada asfaltata.
Percorso rimanente su mulattiera acciottolata e su comodi sentieri.
Punti di ristoro:
Somana (bar, aperto la domenica)
Piano di Vicc (sorgente), 1 ora da Somana
Acqua del Gess (sorgente), 1,45 ore da Somana.
Attrezzatura
:
Scarpe comode con suola di gomma. Zainetto o borsa grande con borraccia. Pullover o giacca a vento secondo la stagione.

Raggiunta la chiesa di Somana (vedi itinerari pedonali per le frazioni) si prosegue per il cimitero e quindi per la località Poada. Di fronte all’entrata di un grande allevamento di conigli si segue il segnavia CAI N.17 C- Acqua del Gesso – Bocchetta di Verdascia.
Al primo bivio si prende a destra (segno rosso su muro a secco) e, continuando a salire, si segue il tubo dell’acqua proveniente dalla «Fonte del Gess» fino ad incontrare una croce in memoria di un caduto in montagna.
Subito dopo si salgono delle scalette con parapetto: questo è un bel punto panoramico su Mandello, Olcio ed il lago; la vegetazione è molto varia.
Si entra poi in un bosco di castagni, lasciando la condotta che prosegue in terreno privato e seguendo i bollini rossi dipinti sui sassi (via Mister) si esce in un pianoro con cascinale da cui si gode uno splendido panorama di Lierna, del centro lago e, di fronte, dei monti di Tremezzo.
Sempre seguendo il segnavia 17C si giunge al «Pian di Vecc», agglomerato di caselli dove si trovano la cappelletta della «Madonna del Gess» ed una sorgente d’acqua a fil di terra.
Imboccando il sentiero che sale a destra della cappelletta in pochi minuti si giunge alla sorgente «Acqua del Gess» (bollini rossi sui sassi – 530 mt. s.l.m.).
Al ritorno si ripete la strada fino alla cappelletta dove, invece di girare a sinistra, si tiene la destra fino ad incontrare un altro sentiero che conduce a Lierna.
Si prende allora a sinistra e si scende alla cappelletta dei Saioli (del 1919 – dedicata alla vittoria) A sinistra si segue il Sentiero del Viandante in direzione Somana
(segnavia 17C), uscendo poco sotto l’allevamento di conigli.
Da qui si prende di nuovo la strada asfaltata per Somana e Mandello.

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8 Passi per Mandello: Percorso A
Somana-Olcio

martedì, Novembre 1, 2011 @ 06:11 PM
aggiunto da Mandello

Belvedere sul lago
In generale: Anello dal tracciato facile, panoramico. Per metà su strade urbane, poco trafficate
Tempo totale: Circa 3 ore.
Difficoltà: Percorso facile, per tutti.
Pendenze: Massimo dislivello circa 100 mt.
Fondo: Strade urbane e comodi sentieri.
Punti di ristoro:
Somana: bar, la domenica aperto.
Olcio, zona a lago: bar – gelateria.
Mandello: bar sul percorso.
Attrezzatura: Scarpe comode, da passeggio, con suole antiscivolo.

 

Raggiunta la piazza della chiesa in frazione Somana (vedi itinerari pedonali per le frazioni), si prosegue in salita verso il cimitero.
Oltrepassato il parcheggio antistante, dopo pochi metri, in prossimità di una cappella, si incontra a sinistra la deviazione per Olcio (segnavia CAI n.15).
Inizia ora uno stretto sentiero che, scendendo a gradini tra prati coltivati, perde velocemente quota e si trasforma più avanti in una larga e ben lastricata mulattiera con belle vedute sul lago fino alla punta di Bellagio.
Si attraversano terrazzamenti coltivati a olivi e viti e si raggiungono le prime case della frazione di Olcio, tutta stretta fra lago e monti con le sue tipiche viuzze. Tenendo la sinistra, si imbocca via per Somana che conduce alla bella chiesa di S. Rocco.
Si scende la piccola scalinata e si percorre la strada asfaltata, praticamente senza traffico, che conduce alla strada provinciale 72, in prossimità di un’antica cappelletta dell’Immacolata.
Si prosegue per Via Gioberti che corre alta, parallela alla provinciale e che permette di raggiungere senza i pericoli del traffico automobilistico lo stabilimento della Gilardoni
raggi X.
Voltando a destra e transitando davanti all’ingresso della ditta, si arriva al lago e lo si costeggia lungo una stradina sterrata pedonale.
Oltrepassata la zona campeggio, si arriva al rione dei Mulini e quindi al campo sportivo.
Superato il ponte sul torrente Meria, si svolta a sinistra in via Maestri Comacini, raggiungendo la chiesa della Madonna del Fiume, a ricordo del ritrovamento di un pezzo di muro intatto con l’immagine della Madonna e del Bambino, resto di una cappella travolta dallo straripamento del Meria.
Da qui, in breve, si torna alla stazione ferroviaria.

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8 Passi per Mandello – Itinerari Pedonali per le Frazioni

martedì, Novembre 1, 2011 @ 06:11 PM
aggiunto da Mandello

Sono i percorsi per raggiungere le frazioni da cui partono gli itinerari de scritti nelle pagine seguenti pertendo dalla stazione ferroviaria e richiedono ognuno circa 1/2 ora.
Sono tutti estremamente facili.
Questi percorsi sono indicati in giallo sulla cartina di riferimento.
Vi ricordiamo di portare con voi una fotocamera o una cinepresa e di seguire i consigli per le attrezzature e l’abbigliamento necessario per le escursioni.
Buona strada!

BIBLIOGRAFIA:
«Camminare* – ed. Rotary – Lecco
«Sentiero del Viandante* – Azienda Promozione Turistica del Lecchese e Comunità Montana del Lario Orientale «Il Leggicittà* – ed. Weka s.p.a. – Milano
«Carta Turistica e Stradale* – Comune, Pro Loco e A.N.A. di Mandello «Carta Gruppo delle Grigne* – Touring Club Italiano

MANDELLO – SOMANA
Lasciando alle spalle la stazione ferroviaria, si scende a destra e si attraversa il sottopassaggio ferroviario.
Si prosegue diritto attraversan¬do via Parodi e si segue via Eritrea fino a piazza della Vittoria dove sorge l’antica chiesa di S.Zeno. Si prose¬gue per via S. Zenone (con¬trada Motteno), via Dan te, piazza IV Novembre (con¬trada Mo lina) e, dopo aver attraversato il ponte sul fiume Me ria, si sale per la stretta via Colombo che porta in piazza della Fontana.
Percorrendo la con-trada Palanzo si in- crocia via dei Parti- giani di fronte ad una antica mulattiera a
gradini (strada del Sasso – indicazioni alpinistiche su un palo) che porta aSomana, alla chiesa di S. Abbondio.

MANDELLO – S.GIORGIO – MAGGIANA
Dalla stazione si costeggia la strada provinciale in direzione Lecco sino ad uno slargo in corrispondenza del Centro Sportivo.
Si imbocca a sinistra una ripida strada selciata sino alla chiesetta di S. Giorgio, piccolo gioiello del ‘200 a picco sul lago, con interessanti affreschi del XV secolo (per la visita rivolgersi al Parroco di Crebbio – Tel. 73.02.78).
Si sale a sinistra per un sentiero fra i giardini seguendo l’indicazione “Sentiero del Viandante” sino ad incrociare la superstrada 36, che si attraversa su un cavalcavia.
Dopo il ponte si svolta subito a sinistra e, dopo 20 metri, a destra, su un sentiero che conduce al cimitero di Maggiana, dove si esce sulla strada asfaltata.
A sinistra si scende verso il nucleo di Maggiana e la piazza della chiesa.

MANDELLO – RONGIO
Arrivati in contrada di Molina (vedi percorso per Somana), non si attraversa il ponte sul Meria, ma si imbocca, a destra, la strada per Luzzeno, all’inizio larga ed asfaltata, poi larga mulattiera acciottolata.
A Luzzeno si incrocia la strada asfaltata per Rongio, la si percorre fino al primo tornante, dove si prende a sinistra la vecchia mulattiera che conduce alla piazza di Rongio (chiesa di S. Abbondio).

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MANDELLO – SPORT E TURISMO

martedì, Novembre 1, 2011 @ 04:11 PM
aggiunto da Mandello

Panorama Mandello

MANGIARE A MANDELLO
Ristorante “Il Giardinetto”
Rist. Riva Granda

Albergo Ristorante “Grigna”
Rist. Pizzeria Rosalba
Rist. Mamma Ciccia
Villa Confalonieri
Albergo Ristorante “Al Verde”
Agriturismo “La Selvaggia”
Rist. Pizzeria “La Tavernetta”
Osteria “Sali e Tabacchi”
Pizzeria “Al Ghezz”
Paninoteca “Bar Roma” – tel. 0341/732350
Ristorante Pizzeria “2184” (Piani Resinelli)- tel. 0341/590077

 

DORMIRE A MANDELLO
Hotel in Mandello
Albergo Ristorante “Grigna”
Albergo Ristorante “Al Verde”

B&B in Mandello
B&B La Tartaruga
B&B Antica Officina
B&B Lago Blu
B&B Acqua Bianca
B&B Mammamia
B&B Frontelago
B&B MammaCiccia
B&B Le Ortensie
B&B Alla Torre del Barbarossa
B&B Guzzi-Inn – tel/fax 0341/730861 e-mail

Camping in Mandello
Camping “Continental”

Altre strutture
Casa Vacanza Gelsomino – tel. 338/6578280
Motel “Nautilus” – tel. 0341/581373
“Residence Giardinetto” (case vacanze) – tel. 0341/731125
Agriturismo Crotto di Somana – cell. +39 338 4519777 – cell. +39 349 6887791

 

MUOVERSI A MANDELLO
In treno
In autobus
In battello

Se non ti vedi in questo elenco, vuoi aggiungere altre informazioni o vuoi modificare quelle presenti mandaci una mail cliccando qui

MANDELLO – PERCORSI

martedì, Novembre 1, 2011 @ 04:11 PM
aggiunto da Mandello

Viandanti.....

Vengono presentati 8 itinerari che permettono di effettuare alcune semplici e brevi escursioni all’aria aperta nei dintorni di Mandello. Sono in genere molto facili, adatti a tutti e si svolgono su sentieri larghi, ben tenuti e senza forti pendenze.

8 passi per Mandello – Carta di Riferimento

PERCORSI CONSIGLIATI CON DETTAGLI:

INTRODUZIONE AI PERCORSI

A – SOMANA – OLCIO
B – SOMANA – ACQUA DEL GESS
C – SOMANA – SANTA MARIA (ERA E GARDATA)
D – SOMANA – TORRENTE MERIA – RONGIO
E – RONGIO – PONTE DI FERRO – GROTTE ACQUA BIANCA
F – RONGIO – ZUCCO DELLA ROCCA – MAGGIANA
G – SAN GIORGIO – MAGGIANA – RONGIO
H – SAN GIORGIO – MAGGIANA – CASCATA DEL TORRENTE ZERBO

 

PERCORSI PER I RIFUGI CON DETTAGLI:

Rifugio

A – RIFUGIO BIETTI – BUZZI
B – RIFUGIO ELISA
C – RIFUGIO ROSALBA
D – RIFUGIO BRIOSCHI

 

ALTRI PERCORSI CONSIGLIATI:

A – ANELLO DI OLCIO

 

MANDELLO – MONUMENTI E LUOGHI

martedì, Novembre 1, 2011 @ 04:11 PM
aggiunto da Mandello
CHIESA DI SAN GIORGIO
Appartenente al comune di Mandello, ma dipendente dalla parrocchia di Crebbio, la chiesa di San Giorgio è originaria probabilmente del 100 DC, anche se oggi appare nelle formedel XIII secolo.
L’acquasantiera in marmo del IX-X secolo e l’eccezionale complesso di affreschi raffiguranti temi come la misericordia, la salvezza e la dannazione ne fanno uno dei più affascinanti rilievi archeologici della zona orientale del lago.
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CHIESA DI DEBBIO
Chiesa di DebbioDi costruzione antica ma non databile con precisione (è citata gia nel’883 DC), è inizialmente dedicata a S. Stefano.
Nel 1434 viene eseguito un affresco rappresentante la Madonna del Latte e nel 1760 viede dedicata a Santa Maria Nascente.
Ubicata al confine tra i Comuni di Mandello e di Abbadia Lariana. è raggiungibile in pochi minuti percorrendo il tratto Debbio – S. Giorgio  o arrivando da Abbadia seguendo il “Sentiero del Viandante”.
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ARCIPRETALE DI SAN LORENZO MARTIRE

La chiesa è situata in zona lago,non lontana dal pontile del battello.
Già documentata nell’800, nel 1288 sede di Capitolo. La forma attuale si deve al rifacimento del 1613. Dell’antica struttura il campanile romanico (sec XI-XII). Affiancata dal complesso di Santa Marta, sacello a pianta quadrata con abside poligonale, sede di antica confraternita (1300).
Ricca decorazione barocca all’interno. Nel presbiterio tele (XVII sec) con Storie di San Lorenzo di Agostino Santagostino. Stucchi del presbiterio di Giacomo Scotti (XVII sec), stalli del coro ligneo di Paolo Lucini (1691). Altare maggiore pregevolissima opera in legno intagliato e dorato.
Organo Serassi (1764) scolpito e dorato. Decorazione della volta della navata con Trionfo della Pace di Luigi Tagliaferri (1915). Nell’andito che conduce da San Lorenzo a Santa Marta affresco dell’Addolorata, di origine antica, più volte ridipinto.
Dalla chiesa di Santa Marta si accede alla Grotta della Madonna di Lourdes.
Di fronte alla Chiesa l’antica Cappella dei Morti, a pianta ottagonale.

TORRE DI MAGGIANA (DETTA DEL BARBAROSSA)

La Torre di Maggiana “detta del Barbarossa” è una fortificazione di origine medievale risalente al XII secolo, il cui nome va ricondotto alla leggenda secondo cui  la famiglia Mandelli avrebbe offerto ospitalità all’imperatore Federico I (il Barbarossa) nel 1158. Della decorazione ad affresco che un tempo ornava i locali resistono alcuni lacerti rappresentanti trofei d’armi. Attualmente è sede del Museo di Arte Contadina il quale, allestito con cura dal Gruppo Amici di Maggiana, raccoglie manufatti del lavoro e dell’arte contadina. Sulla terrazza, in cima alla torre, si gode un bellissimo panorama sul lago e sulle montagne circostanti.Orari di apertura: Dalle 10:00 alle 12:00 nei seguenti giorni: Aprile: 9, 16 (Pasqua), 17, 23, 24, 25, 30.
Da Maggio a Settembre Sabato e Domenica.
Aperture straordinarie: 1 Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto
www.museotorremaggiana.it

RONGIO – SAN GIACOMO

Documentata dal 1558 ma di fondazione più antica. Forma attuale frutto di un intervento di abbellimento e restauro del 1903. Dal 1913 il fonte battesimale. All’interno, sull’altare di marmo policromo intarsiato (1745), una nicchia accoglie la statua del Santo in abiti vescovili.Sulla volta del presbiterio La cena in Emmaus.Nello spessore di un pilastro che divide il presbiterio dalla navata, visibile affresco tardogotico raffigurante Madonna col Bambino con ramo di ulivo. Nella navata si apre la Cappella della Madonna del Rosario con bella statua della vergine. Copertura della navata con volta a crociera adue campate. In controfacciata, in posizione elevata, il coro.

RONGIO – SANT’ANTONIO DA PADOVA

Risale al 1654. Sopra l’altare maggiore una statua di Sant’Antonio con Gesù Bambino circondato da fanciulli. Sulle pareti del presbiterio 2 tele: a sinistra Sant’Antonio resuscita un morto; a destra fatto che narra l’origine della chiesa. Nella navata 2 nicchie con statue della Vergine Immacolata e di un Santo Guerriero. Due tele nella navata rappresentano Maria Immacolata che trionfa su un drago e il sacrificio di Isacco. Nelle lunette dipinti 2 miracoli di Sant’Antonio.

OLCIO – SANTA MARIA AL MONTE

A 661 metri s.l.m., su antica via di comunicazione che collegava Mandello alla Valsassina. La mulattiera che conduce alla chiesa parte dalla frazione di Somana
Sicuramente già esistente nel 1145, quando il santuario è citato in un privilegio papale.
Nel 1335 fu ospizio benedettino, con annessi locali edificati in epoca medievale.
Dal 1440 dipende dalla Parrocchia di Olcio.
Della primitiva costruzione romanica il campanile e la planimetria, ad aula unica con portico esterno.
L’altare maggiore conserva un quadro con Maria e Bambino tra i SS. Giuliano e Lorenzo.
Seriamente danneggiata da un disastroso incendio nel 1997, in seguito restaurata nelle forme attuali

OLCIO – SANTA EUFEMIA

Olcio - Sant'EufemiaSituata nella frazione di Olcio,sulla provinciale.
Sicuramente anteriore alla Parrocchia, costituita con atto notarile il 4 Novembre 1491, come attestano elementi del campanile di epoca romanica, sovrastato da cupola a cipolla appena accennata di epoca successiva.
L’aspetto attuale si deve a un rifacimento del XIX sec.
All’interno ricca decorazione ottocentesca con dipinti nella zona presbiteriale di Giovanni Maria Tagliaferri (1873). Sull’altare maggiore in marmo policromo è una pala con la Natività.
In controfacciata in posizione elevata pregevole organo Carnisi (1853)

SOMANA – SANT’ABBONDIO

Consacrata nel 1803 ed eretta parrocchia indipendente nel 1858. Struttura ad aula unica coperta da volta a botte. Facciata a capanna in cui si apre il portale centrale sormontato da un occhio. Il campanile termina con un’elegante cipolla.All’interno catino absidale decorato con affresco raffigurante il Sacro Cuore di Gesù benedicente tra schiere di Angeli musicanti. Sulla parete dell’abside riquadri con scene cristologiche. Nella volta affrescato il miracoolo di Sant’Abbondio che con la resurrezione di una bambina induce i pagani alla conversione.

SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL FIUME

Santuario della Beata Vergine del FiumeEdificio a pianta ottagonale con tamburo e portico esastilo realizzato in seguito al ritrovamento (1624) dell’immagine della Vergine ora sull’altare maggiore.
Fabbrica ultimata nel 1630, ma con rifacimenti successivi (portico rifatto nel 1742 e campanile nel 1912).
Cappelle esterne della Via Crucis realizzate tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800.
Decorazione all’interno tra i più felici esempi del barocco lariano.
Affreschi e tele del coro con Storie della Vergine di Agostino  Santagostino (XVII sec).
Ricca decorazione a stucco di Giacomo Scotti (XVIII sec).

SAN ZENONE IN TONZANICO

Chiesa San Zenone in TonzanicoDi origine medievale, ma rifatta nel XV sec.  Pianta dell’edificio a due navate di tipologia umanistica.
Nella navata a sud lacerti di affreschi tardogotici: Crocefissione, Sant’Antonio e San Bernardo, Martirio di Santa Caterina d’Alessandria e scene della Dormitio Virginis.
L’altare con la statua di San Zeno presenta un architettura dipinta in tromphe l’oeil.
Nella navata nord un Crocifisso e la statua di Maria Immacolata. Esternamente una colonna del 1654 ricorda i morti di peste del 1630.
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GROTTA FERRERA
La grotta Ferrera si trova in località Acqua Bianca.
Il livello orografico della grotta è 590 metri sopra il livello del mare ed ha un dislivello massimo di circa -37 metri.
La caverna è costituita essenzialmente da un’unica immensa sala lunga circa 175 metri e larga circa 50 metri. È percorsa per un breve tratto da un ruscello proveniente da una volta che forma una cascata.
L’accesso è estremamente facile, poiché si apre sul bordo di una mulattiera molto ben tenuta; anche la percorribilità interna è facile, tuttavia il suolo è coperto da fango scivoloso e costellato di crepacci.
La caverna è stata originata dalla dissoluzione di una parte di roccia più corrodibile seguita dal crollo di altri strati sovrastanti al fine di ristabilire l’equilibrio. Questo tipo di formazione è frequente nelle grotte della zone limitrofe.

CHIESETTA ALPINA DI ERA
eraCuriosità…

 

MANDELLO – STORIA E GEOGRAFIA

martedì, Novembre 1, 2011 @ 04:11 PM
aggiunto da Mandello

GEOGRAFIA
Altitudine: 203 metri s.l.m. Superficie: km2 41,77
Posizione geografica: Ramo orientale del lago di Como (ramo di Lecco) – Il territorio è diviso in due porzioni, separate dal lago: la maggior parte del territorio comunale si estende sulla riva orientale del lago e giunge fino alla cima della Grigna Settentrionale (m 2.410). La parte restante si trova sulla riva occidentale ed è costituita dalla frazione Moregge e dal versante est del monte Moregallo (m 1.275).
Frazioni: Maggiana, Olcio, Rongio, Somana con Sonico
Vecchi Nuclei: Mandello (Borgo a lago), Gorlo, Luzzeno, Molina, , Motteno, Mulini, Olcio, Rongio, Somana (Bornico), Sonvico, Tonzanico, Zeno.

CENNI STORICI
Si ritiene che il suolo su cui sorge la cittadina sia formato dalla pianura alluvionale che il torrente Meria ha creato trasportando a valle, verso la foce, grandi quantità di detriti, massi, ciottoli e ghiaia.
Su questa pianura, circondata da fertili colli, alla fine del VII sec. a.C. si stabilirono i Celti (come confermato da reperti archeologici rinvenuti nei dintorni). Dopo la vittoria dei Romani sui Celti a Casteggio (PV) Mandello venne assogettato dal condottiero romano Marco Claudio Marcello e, insieme ad altre località del lago, divenne un Pagus romano.
Nonostante il borgo sia di fondazione preromana, si ipotizza che il nome della cittadina sia di origine romana e che derivi dal nome «Mandella», di una famiglia aristocratica romana o dal nome proprio «Amandello».

Le prime menzioni scritte che riguardano Mandello risalgono all’epoca dei Longobardi dai quali fu classificata «corte regia», ossia terra di proprietà reale.
Nel 603 il papa Gregorio I, probabilmente a seguito di una contesa con il re longobardo Agilulfo, cedette al conte di Angera tutte le corti regie del Comitato di Milano, fra le quali figurava anche Mandello.
Successivamente Mandello divenne comune rurale dell’alto milanese, «feudo comitale e residenza dei Conti di Mandello» o «Mandelli» che trassero, come di consuetudine ai tempi, il cognome di famiglia dal nome del borgo.

Nel 1117, durante la guerra tra Como e Milano, i Mandellesi si schierarono con i Comaschi a fianco del papa Urbano II, contro i Milanesi appoggiati dall’imperatore Enrico IV. Nel 1126, nel corso della guerra durata ben 10 anni, il borgo di Mandello fu saccheggiato ed incendiato da parte dei Lecchesi e dei Milanesi.

Nel 1154 Federico Barbarossa, sulla via del ritorno verso la Germania dopo la sua prima discesa in Italia, affidò la custodia del paese e della Torre di Maggiana ad Alcherio Bertola, ricco signore del luogo fedelissimo alla causa imperiale.

Nel 1160, quando le città italiane pensarono a rendersi indipendenti dall’impero e si formarono i comuni, Mandello fu tra i primi borghi del lago ad accogliere la novità amministrativa e si costituì in Comune, con consoli, assemblee e magistrati propri.
Durante la lotta tra Visconti e Torriani Mandello, coerente con la sua posizione guelfa, parteggiò per questi ultimi.

Nel 1311 Mandello fu invaso dalle truppe di Cressone Crivelli ed a lui l’imperatore Enrico VII concesse in feudo Lecco e le zone limitrofe.

Nel 1336 Lecco e Mandello passarono sotto il governo di Azzone Visconti; sotto il suo dominio la vita pubblica conobbe un periodo di ordine e di buona amministrazione.
Sul finire del XIV secolo vennero promulgati ufficialmente gli statuti per il borgo e la sua popolazione; il primo podestà, Giovanni De Bombelli, fu eletto il 13 febbraio 1398. Nel 1429 il duca Filippo Maria Visconti concesse alla terra di Mandello alcuni privilegi che vennero confermati ed accresciuti da Francesco Sforza nel 1450.

Durante la guerra tra Milano e Venezia, Mandello resistette alla Repubblica Veneta che, nel 1453, aveva già occupato la Valsassina e minacciava anche Bellano e la riviera orientale del lago.
E’ in questo periodo che il borgo venne ulteriormente fortificato e fu concluso il vallo attorno all’abitato.

Il 23 ottobre 1537 l’imperatore Carlo V concesse il feudo di Mandello e riviera al senatore cremonese Francesco Sfondatri. Gli Sfondatri mantennero l’investitura fino al 1788, anno in cui i Serbelloni fecero domanda per ottenere il «Contado della Riviera» (a cui apparteneva anche Mandello), ma l’anno successivo le leggi napoleoniche abolirono ogni vincolo feudale.

Successivamente Mandello subì il dominio dei Francesi e degli Austriaci almeno fino al 1848, quando le idee rivoluzionarie presero piede ed in paese fu istituito un «Comitato Risorgimentale».

Mandello fu il primo comune lariano su cui sventolò la bandiera italiana.

APPROFONDIMENTI

Mandello: Alla ricerca di tracce medioevali nel borgo antico

Mandello: Archivio Comunale della Memoria Locale

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