Archivio categoria ‘Articoli’

Dervio: Percorso B – Viandante Dervio – Dorio – Colico

domenica, Luglio 8, 2012 @ 11:07 AM
aggiunto da admin

SENTIERO DEL VIANDANTE: DERVIO – DORIO – COLICO
Tempo percorrenza: 4/5 h • Difficoltà: facile

Percorso-B2L’itinerario parte dalla stazione FS di Dervio, imboccando la scalinata e proseguendo diritti, si incontra sulla sinistra la piazzetta Cavour con il Palazzo De Magni XIV sec.
All’ incrocio si prende a destra lungo la via Diaz e poi la via Al Castello raggiungendo il percorso del “Sentiero del viandante” presso la fonte delle Lavine, sulla carrozzabile che porta alla Valvarrone.
Si prende a destra una mulattiera gradonata che porta al nucleo di Castello, dove si gusta il sapore arcaico di un borgo fortificato con la torre del XII sec. e la chiesetta di S.Leonardo.
Usciti dal nucleo si imbocca la provinciale scendendo fino allo svincolo della SS36 e si prende la via Al Monastero che porta verso Corenno Plinio.
L’itinerario prosegue attraversando le località di Chiari e Monastero dove si incontra il complesso rustico che costituiva il Monastero di S.Clemente degli Umiliati.
Fiancheggiando i muri di sostegno della superstrada e superata una condotta il percorso riprende la conformazione antica di mulattiera acciottolata con un ampia e stupenda veduta su Corenno Plinio.
Raggiunto il nucleo abitato si nota subito l’impronta medioevale con la piazza in acciottolato, l’imponente castello, la chiesa di S.Tommaso di Canterbury con le tre arche funerarie dei conti Andreani.
Dopo una doverosa visita del borgo, l’itinerario prosegue sulla provinciale poi si prende sulla destra la mulattiera che attraversando prati e cascinali raggiunge il territorio di Dorio.
Percorso-B1Si perviene così con lieve pendenza fino a Torchiedo e quindi si passa a fianco della chiesa di S. Giorgio raggiungendo il caratteristico nucleo di Mandonìco.
La mulattiera sale ripida tagliando la costa e raggiunge la chiesetta di S. Rocco posta su un promontorio con vista panoramica sul lago e le località di Olgiasca e Piona.
Qui il sentiero piega a nord-est in vista del laghetto di Piona aggirando i contrafforti del Legnoncino.
Fra i boschi si raggiunge poi il Monte Perdonasco (m 600) e superando la Val di Voh si arriva al Monte Sparesee,località con belle selve e castagneti.
Proseguendo lungo un tratto sterrato si raggiunge una carrareccia che scende con rapidi tornanti fino a Posallo di Colico, da dove si può raggiungere la stazione FS di Piona per rientrare a Dervio.

Scarica il libretto
Download the book (english version)

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

Dervio: Percorso A – Viandante Dervio Bellano

domenica, Luglio 8, 2012 @ 11:07 AM
aggiunto da admin

SENTIERO DEL VIANDANTE: DERVIO – BELLANO
Tempo percorrenza: 2 h • Difficoltà: facile

Percorso-A1L’itinerario parte dalla stazione FS di Dervio, imboccando la scalinata e proseguendo diritti, si incontra sulla sinistra la piazzetta Cavour con il Palazzo De Magni XIV sec.
All’ incrocio si prende a destra lungo la via Diaz percorrendola sino a raggiungere, in corrispondenza del fiume Varrone, il percorso del “Sentiero del viandante” . Qui si può ammirare la chiesa di S. Quirico e Giulitta con il bel campanile romanico.
L’itinerario prosegue lungo la carrabile via Duca D’Aosta, s’incontra il lavatoio della Sedeia e poi si giunge al “Crotto del Cech”.
Qui ha inizio la bella mulattiera in acciottolato che sale verso le cascine del Chignolo da dove già si ammira il panorama della penisola derviese.
Attraversata la valle si sale verso le cascine dei Ronchi incontrando incisioni e gradini scavati nella roccia, segnati dal secolare passaggio delle slitte.
Al bivio si prende a destra e si aprono belle viste panoramiche su Bellano e Dervio. Attraversata, su un ponte di legno, la “Val Granda” si entra nel territorio di Bellano incontrando la località di Verginate.
Percorso-A2Procedendo si supera una valle dove inizia la strada asfaltata che porta alla parte alta della frazione Oro. Si imbocca sulla sinistra una gradinata che sale verso Pendaglio, al bivio si prende a destra un sentiero che attraversa i prati in posizione soprelevata rispetto alla superstrada.
Si attraversa la valle dei mulini con i ruderi degli edifici e si prosegue poi fra prati con stalle e castagneti. Si raggiungono così le prime case di Lezzeno ed attraversando la provinciale si passa vicino ad un lavatoio in mezzo al nucleo storico.
Il percorso raggiunge così il Santuario di Lezzeno (m. 370) dedicato alla Madonna.
Dopo una sosta per la visita, sul retro si imbocca un sentiero in direzione sud che attraversa una strada asfaltata e poi raggiunge la provinciale.
Prendendo a sinistra si entra nella località di Ombriaco incontrando la chiesa di S. Bernardino, a destra una mulattiera ripida scende verso Bellano e si raggiunge la chiesetta di S. Rocco.
Il nostro itinerario si conclude scendendo la scalinata che porta all’Orrido, monumento naturale che merita una visita. Si passa poi di fianco alla parrocchiale ed infine, attraversando il Pioverna sulla provinciale 72, si raggiunge la stazione FS di Bellano da dove si può rientrare a Dervio.

Scarica il libretto
Download the book (english version)

 

Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

Ritorna alla pagina dei percorsi di Dervio

“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 1

sabato, Giugno 23, 2012 @ 08:06 PM
aggiunto da admin

Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al primo capitolo  del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico

Capitolo I
Il primo capitolo si apre ripercorrendo gli studi di Pietro Pensa sulle “Antiche vie di comunicazione nel sistema viario del territorio orientale del Lario”, aggiornati con i più recenti interventi  pubblicati da Matteo Dolci negli Atti del convegno di studi Tardo Antico e Alto Medioevo tra Lario Orientale e Milano (Lecco, Palazzo Belgiojoso, 26 novembre 2006). Nella consapevolezza che «l’oggetto strada, prima ancora che in significati sociali, politici o economici, esplica la sua funzione primaria nel permettere la comunicazione tra gruppi umani» è stata fornita una breve contestualizzazione storica e geografica dell’ambito di appartenenza del Sentiero del Viandante.

Dervio - Un tratto del Sentiero del Viandante Mandello - Veduta della sponda del lago dal Sentiero del Viandante
.

Segue il paragrafo dedicato nello specifico al Sentiero del Viandante, ricordando che, per il territorio lecchese, non è ancora stato possibile definire in modo univoco, se non per via indiziaria, la struttura della viabilità risalente all’età romana e altomedievale. Dall’analisi condotta dagli specialisti del settore emerge complessivamente l’immagine di un sistema viario gravitante su unico asse sovraregionale di comunicazione tra l’area padana e l’Oltralpe, organizzato in modo così capillare da raggiungere i numerosi centri abitati sparsi sul territorio. Per quanto riguarda l’area a settentrione dell’attuale abitato di Lecco, molti indizi confermano che la Valsassina era la via privilegiata per l’Altolago e la Valtellina. Pietro Pensa, accennando alle strade minori del Lario Orientale indicò, tra le strade importanti per motivi economici in epoca romana, la strada della Riviera (cioè, appunto, l’attuale Sentiero del Viandante) che correva lungo la sponda orientale del lago. Le ipotesi dello studioso sulle presunte origini romane di questa via sembrano tuttavia, per il momento, prive di adeguati riscontri, essendo irreperibile un pilastrello con indicazione del miliare e iscrizione latina rinvenuto nel 1943 a San Pietro di Ortanella. Neppure la ricognizione condotta da Angelo Borghi sulla cartografia settecentesca ha prodotto gli esiti sperati in merito a una precisa definizione del percorso viario nei secoli passati. Le mappe del Catasto Teresiano, d’altra parte, evidenziano una rete viaria di dimensioni ridotte caratterizzata da tracciati tortuosi, fortemente condizionati dall’andamento orografico. Piuttosto che una strada unitaria di collegamento tra Lecco e Colico, doveva, dunque, trattarsi di un percorso nato dalla connessione di più tratti.
Il capitolo si chiude con il riferimento alla costruzione della strada militare Lecco-Colico − appaltata nell’aprile del 1818 − che, inserendosi nella fascia fra i borghi e il lago, avviò un processo di sviluppo disomogeneo del territorio, dovuta allo svantaggio degli abitati posti a quota più elevata. Verso la fine dello stesso secolo il completamento della ferrovia Milano-Lecco-Colico, rafforzò la tendenza di crescita lineare in senso nord-sud  indebolendo sempre più la stretta simbiosi che, anticamente, univa il  lago con l’insediamento policentrico lungo il crinale e la montagna.
Al termine del capitolo si trova una scheda di approfondimento con indicazione dettagliata del tracciato del sentiero.

Giovanna Virgilio

Vai alla scheda principale del libro

Tutte le fotografie dell’articolo sono state gentilmente fornite da Foto Giudici
Negozio: C.so Promessi Sposi, 110 – 23900 Lecco (LC)
Sala posa: Via Antonio Bonaiti, 2/A – 23900 Lecco (LC)
Tel:  +39 0341/250696
Cell.  +39 335/78.30.208  –  +39 335/68.22.941
e-mail: info@fotogiudici.com
www.fotogiudici.com

“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio

mercoledì, Maggio 23, 2012 @ 02:05 PM
aggiunto da admin

Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare la recensione del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredata da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico (ulteriori informazioni).

Copertina Libro "Il Sentiero del Viandante" di Giovanna Virgilio

Il libro propone al lettore una selezione ragionata delle più significative  testimonianze artistiche e architettoniche disseminate tra Abbadia Lariana e l’imbocco della Valtellina, nello ‘spazio’ compreso «tra lago e montagna» lungo il Sentiero del Viandante. Non si prefigge, dunque, una trattazione completa né tantomeno esaustiva del tema (cosa che avrebbe richiesto competenze multidisciplinari  e la pubblicazione di più volumi) e neppure una puntuale descrizione di tutto ciò che si ‘incontra’ percorrendo l’antica mulattiera. Un’attenzione particolare è stata peraltro rivolta alle testimonianze artistiche, pur senza trascurare altre emergenze di forte valenza storica, paesaggistica e, più latamente, culturale, rappresentate da antiche strutture fortificate e da moderne realtà museali.

 Al capitolo iniziale, di inquadramento storico, segue il secondo, dedicato ai  «Luoghi fortificati»: la segnalazione di torri e castelli − soprattutto di quelli più integri e meglio riconoscibili − è articolata secondo una scansione cronologica che procede dall’Alto Medioevo all’inizio del XVII secolo.

Al terzo capitolo, dei  «Luoghi della fede», è dedicato più ampio spazio. Una prima sezione è riservata ai siti originariamente destinati all’accoglienza dei pellegrini, oggi per lo più scomparsi o trasformati, che erano affidati alle congregazioni e agli ordini religiosi.  Per quanto riguarda le testimonianze artistiche è stata privilegiata la ‘categoria’ degli affreschi realizzati con intenti edificanti negli oratori campestri tra il Quattro e il Cinquecento. Relativamente agli autori è stato, invece, fatto il punto delle conoscenze acquisite su alcuni fra gli artisti maggiormente operosi, nello stesso periodo, in area lariana.

I capitoli sono accompagnati da brevi appendici con approfondimenti su temi di particolare interesse. Fa eccezione l’ultimo, intitolato «Luoghi della cultura: musei e collezioni»,  formato da schede relative ai musei situati tra Abbadia Lariana e Colico.

Il libro si conclude con una sezione dedicata alle fonti e alla bibliografia consultata.

Giovanna Virgilio

Approfondimenti
Capitolo 1 – inquadramento storico
Capitolo 2 – le fortificazioni
Capitolo 3 – i luoghi dell’ospitalità – la fede dipinta
Capitolo 4 – Luoghi della cultura: Musei e collezioni

Il libro è acquistabile presso le seguenti librerie:
– Mondolibri, Via Bovara, 5 -angolo Piazza XX Settembre – 23900 LECCO
– Libreria Einaudi, Via Bovara – 23900 LECCO
– Libreria Cattaneo,  C. Cattaneo – 23900 LECCO

Scarica la Documentazione

Il Castello di Dervio

martedì, Maggio 22, 2012 @ 11:05 AM
aggiunto da admin

Su uno sperone di roccia che domina la piana di Dervio, è ben visibile la torre del Castello di Orezia, anche se sarebbe più esatto chiamarlo mastio, dato che la fortificazione attorno alla torre era data dalle mura degli edifici circostanti.

La prima citazione risale al 1039-40, quando subì un lunghissimo assedio. [1]

Non si conosce l’origine del nome di Orezia, ma con tale nome la località era già citata alla fine del ‘200 insieme alla vicina Chiesa di san Leonardo (In plebe deruio loco castrum goleza ecclesia sancti leonardi [2]). Nei documenti latini il nome aveva alcune varianti: orezia, oretia, horetia, holetia, olletia.

Il luogo era legato alla famiglia Cattaneo; nel 1397 un Giacomo Cattaneo del fu ser Anselmo cedette vari terreni e beni a Dervio, molti attorno a Castello: vigne e campi, piante (fichi, salici, marroni e castagni) e parte di una costruzione; proprio a Castello un’intera casa con tetto in pietra e con una loggia. I vicini di queste proprietà erano tutti Paruzzi o Cattaneo. [3]

Per la sua posizione tra i monti e la piana, nello Statuto si trova più volte indicato come punto di confine.

Agli inizi del XV sec., durante il dominio dei Rusca, gli abitanti acquistarono una bombarda a difesa del Castello (et hoc pro solvendo bombardam unam emptam per soprascriptos omnes de Catanis pro deffensione suprascripti castri [4]).

[1] Arrigoni, Notizie storiche della Valsassina e delle terre limitrofe, 1840.
[2] Goffredo da Bussero, Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, Milano 1917.
[3] ASMi, Appendice notai, 23, Giovanolo Denti, 9 luglio 1397.
[4] ASMi, Notarile, 188, 27 gennaio 1407.

 

Copyright (c) 2001-2002 Michele Casanova
E’ garantito il permesso di copiare, distribuire e/o modificare il contenuto di queste pagine, seguendo i termini della Licenza per Documentazione Libera GNU, Versione 1.1 o ogni versione successiva pubblicata dalla Free Software Foundation.

ALLA SCOPERTA
DEI LUOGHI STORICI DEL LARIO

martedì, Aprile 24, 2012 @ 10:04 PM
aggiunto da Dervio

Pro loco Dervio e Mandello organizzano
Visita guidata dal prof. Roberto Pozzi
sul Sentiero del Viandante da ABBADIA a MANDELLO

 DOMENICA 29 APRILE

PROGRAMMA
8.54 Partenza da Dervio con il treno
9.45 ritrovo e visita al Museo della seta di Abbadia (1h 30min)
Prendendo il Sentiero del Viandante si raggiunge la Madonna del latte e Torre Maggiana (20min)
Pranzo al sacco o presso trattoria (pranzo convenzionato)
Nel pomeriggio partenza per Madonna del Fiume

Si consiglia l’utilizzo di scarpe adeguate
La manifestazione verrà sospesa in caso di pioggia

Per info: 338 4065739

LOCANDINA PROGRAMMA   

 CAUSA MALTEMPO LA MANIFESTAZIONE E’ STATA SOSPESA

Abbadia: I “Monoliti” di Chiesa Rotta

martedì, Aprile 10, 2012 @ 05:04 PM
aggiunto da Abbadia

 

Abbadia: I massi di Chiesa Rotta
In località Chiesa Rotta, al numero civico 2, sul lato sinistro della Provinciale 72, in direzione Mandello Lario, due massi di ghiadone sono posti a delimitare l’accesso al giardinetto di una casa.
Fin qui nulla di strano se non fosse che più di uno storico, tra cui Oleg Zastrow (insigne studioso di storia locale), teorizzano che i due pilastri, alti rispettivamente 131 cm. e 134 cm., risultano essere stati in origine coperchi di sarcofaghi di epoca tardo-romana.
Osservandoli bene si possono notare la cupside e le modanature laterali, che danno l’idea di una piccola arcatura.
I fori rettangolari verso l’alto dei monoliti, testimoniano il fatto di essere stati utilizzati come montanti per magli in un’officina dove si lavorava il ferro.
L’ipotesi è confermata anche dal fatto che in Navegno (sul monte di Borbino), esisteva una miniera e nei pressi, un cascinale, probabile sede di un’officina metallurgica.
Chissà quante volte siamo passati accanto a questi reperti e non li abbiamo neppure degnati di uno sguardo; il nostro passato è composto anche da cose apparentemente semplici, che meritano di essere conosciute.

Il nostro sito recensito da “LA PROVINCIA”

sabato, Aprile 7, 2012 @ 11:04 AM
aggiunto da admin

Nel numero del 5 Aprile 2012, a pag. 35, è stato pubblicato un breve articolo di recensione del nostro sito web.
Ringraziamo l’autore e ne riportiamo una copia, approfittando dell’occasione per rettificare una inesattezza:
L’indirizzo web del sito è PROLOCOLARIO.IT e non WWW.PROLOCOLARIO.IT come erroneamente riportato nell’articolo.

Articolo Giornale La Provincia - 5 Aprile 2012

IL SENTIERO DEL VIANDANTE
Introduzione

venerdì, Marzo 23, 2012 @ 10:03 PM
aggiunto da admin

sentiero viandanteLa sponda orientale del Lago di Como, in analogia con quella occidentale percorsa dalla strada Regina, era interessata fin dall’antichità da una serie di sentieri  che servivano ai collegamenti tra Milano e i passi alpini. Nei primi decenni dell’Ottocento, l’apertura dí una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio (realizzata tra 1817 e 1834) provocò il progressivo abbandono del precedente sistema viario, che solo in anni recenti è stata riscoperto e valorizzato dall’Azienda di Promozione Turistica del Lecchese e denominato “Sentiero del Viandante”.
Impercorribile il primo tratto, dove oggi insiste la nuova strada statale 36, il sentiero ha inizio poco prima di Abbadia Lariana, nelle adiacenze della chiesa di S. Martino, e si mantiene a poca distanza dalla riva del lago fino alla chiesa di S. Giorgio nei pressi di Mandello del Lario.
Qui si porta più all’interno, raggiungendo gli antichi nuclei di Maggiana, Rongio e Sonvico; da Génico l’itinerario si divide: si può proseguire verso Lierna, seguendo probabilmente il tracciato di epoca medievale, oppure dirigersi verso l’interno, passando dall’antica chiesetta di S. Pietro di Ortanella. Entrambi i percorsi si riuniscono al castello di Vezio, uno dei fondamentali nuclei fortificati del Lario orientale.
Da Vezio si prosegue verso Gittana e poi verso Bellano dove, superato il torrente Pioverna e il famoso orrido, si incontra il Santuario di Lezzeno.
A nord di Bellano si raggiunge il castello di Dervio, poi Corenno Plinio, si costeggia il laghetto di Piona, fino a raggiungere nei pressi di Piantedo, quasi all’imbocco  della Valtellina, la Madonna di Val Pozzo.

Recentemente il sentiero è stato allungato fino alle porte di Morbegno.

Ciò che trionfa in questo sentiero è il sapiente equilibrio tra l’attività umana e la natura. Molti appassionati di escursionismo la percorrono a tappe, assaporando momenti di evasione, immersi in un ambiente con bellissimi panorami che uniscono il lago al cielo. Lungo l’itinerario si scoprono agglomerati di case rustiche in pietra, i ruderi dei vecchi mulini, i castelli, le innumerevoli cappelle e le chiesette montane, i terrazzi coltivati a vigna e ad olivo. L’antica via di collegamento, che unisce i comuni e le valli del nostro territorio, è segnalata da cartelli indicatori arancioni.

 

APPROFONDIMENTI

Cenni storici
Il fascino del Sentiero del Viandante
Percorso da Abbadia a Lierna

La Castagna: un alimento importante per le generazioni passate

sabato, Marzo 17, 2012 @ 01:03 PM
aggiunto da admin

Le castagne sono il tipico prodotto autunnale: cadono spontaneamente dall’albero da settembre a dicembre.
I prodotti derivati, come la farina di castagne e le castagne secche, possono essere conservati a lungo e si trovano tutto l’anno.
Per centinaia di anni le castagne hanno rappresentato la principale fonte alimentare delle popolazioni del Lario  durante l’autunno e l’inverno, tanto da meritarsi l’appellativo di “pane dei poveri”.
E’ infatti l’elemento base non solo per moltissime ricette tipiche del luogo, ma è stato utilizzato in passato anche come ingrediente di medicamenti e derivati.

Vista l’importanza di questo alimento, presentiamo una ricerca approfondita basata su un lavoro di Marina De Blasiis ed originariamente pubblicata sul sito della Proloco di Lierna.

Il Castagno
Proprietà e Uso delle Castagne
La Coltivazione e la Raccolta delle Castagne
Lavorazione delle Castagne
La Castagna come “Pane dei Poveri”
Leggende sulle Castagne
Ricette con le Castagne

storia e geografia

notizie storiche e geografiche del territorio

monumenti e luoghi

alla scoperta del territorio

sport e turismo

soggiornare nel territorio