Archivio categoria ‘Articoli’
Ricette con le Castagne
Gnocchi di castagne
Fate bollire 400 gr di Patate e 400 gr di Castagne secche messe in acqua una notte, schiacciatele e mischiate insieme a 1 Uovo, 150 gr di Burro e sale. Impastate il tutto con farina e poca acqua , formate gli gnocchi, lessateli, conditeli con burro e salvia e………Buon Appetito.
A piacere gli gnocchi possono essere conditi anche con sugo di funghi , salsiccia o cacciagione.
Tagliatelle di castagne ai finferli
Mescolate 300 gr di farina di castagne e 200 gr di farina bianca, salate e impastate con 4 uova, tirate la sfoglia e tagliate a tagliatelle. Rosolate la cipolla tagliata fine con 150 gr di pancetta affumicata e 300 gr di finferli, irrorate con il vino e fate sfumare. Aggiungete una tazza di sugo di carne e 2 cucchiai di salsa di pomodoro, salate e pepate e cuocete per 15-20 minuti.
Lessate la pasta e condite con il sugo.
Minestra di castagne
Portate ad ebollizione 2 l di acqua con ½ l di latte e il sale, unite 300 gr di castagne secche ammollate in acqua dalla sera prima e lasciate cuocere fino a che risultino morbide, in seguito aggiungete 2 pugni di riso.
Ultimate la cottura e condite con poco olio e/o burro. Servite caldissima.
Zuppa di castagne
Lessate 250 gr di castagne già sbucciate con le foglie di alloro. In una casseruola soffriggete brevemente in un filo d’olio mezza cipolla tritata e 60 gr di pancetta affumicata a pezzetti. Aggiungete 200 gr di funghi porcini tagliati a pezzi e fate soffriggere per una decina di minuti. Bagnate con 50 ml di marsala, fate evaporare ed unite 200 gr di fagioli cannellini cotti, le castagne, la salvia spezzettata, il sale ed il pepe. Lasciate cuocere a fuoco lento per un altro quarto d’ora. Servite la zuppa a piacere con crostoni di pane tostato.
Risotto con le castagne
Lessate 300 gr di castagne con un rametto di rosmarino, sbucciatele , tenetene da parte la metà scegliendo le più belle e passate le altre. In una larga padella fate appassire in olio la cipolla affettata finemente, quando ha preso colore unite 350 gr di riso, fatelo tostare, aggiungete il passato di castagne, fate insaporire per qualche minuto e portate a cottura il riso aggiungendo il brodo bollente. In un pentolino fate saltare con poco olio 150 gr di salsiccia spellata e spezzettata, unite le castagne intere e quando il riso è cotto mantecatelo con burro o panna e servitelo guarnito con il soffritto di salsiccia e castagne intere .
Cosciotto di cinghiale con castagne e mele
Cuocete in abbondante acqua salata 2 kg di castagne incise con un taglietto; sbucciatele e fatele cuocere per altri 15 minuti, eliminate la pellicina e setacciatele riducendole in purea. Praticate 4 o 5 incisioni profonde in un cosciotto di cinghiale di circa 2 kg e mezzo ed introducetevi dei pezzetti d’aglio. Ungetelo con burro ammollato, salate, pepate e fate arrostire in forno o a fuoco vivo. Durante la cottura bagnate con il sugo di cottura ed il cognac. Tenete in caldo sia il cosciotto che la purea di castagne; sbucciate 2 kg di mele, affettatele e friggetele nel burro. Affettate parte del cosciotto e presentatelo sul piatto di portata con la purea di castagne e le mele brasate.
Pollo ripieno di castagne arrosto
Lavate ed asciugate il pollo mettendo da parte le rigaglie. Fate cuocere le rigaglie nel burro, salate e pepate. Toglietele dal tegame, aggiungete un pò di brodo al sugo di cottura e impregnatene la mollica di un panino, formando un composto denso. Spellate 200 gr di salsiccia, tritate le rigaglie e 20 gr di funghi secchi già ammorbiditi, unitevi 500 gr di castagne (secche e ammorbidite in acqua tiepida) e passate tutto nel tritacarne. Ponete il composto in una terrina, aggiungete un pizzico di noce moscata, amalgamate e, con la farcia ottenuta, riempite il pollo. Fate cuocere lentamente in forno, bagnando di tanto in tanto con il brodo e il sugo di cottura.
Castagnaccio
Mettete 500 gr di farina di castagne setacciata in una terrina , versatevi 750 ml di acqua ed un pizzico di sale, mescolando con cura per evitare che si formino grumi. Ungete di olio una teglia, versatevi l’impasto livellandolo all’altezza di circa un centimetro e cospargetelo con 80 gr di uvetta sultanina , già ammollata in un pò d’acqua tiepida ed asciugata, 60 gr di pinoli ed un cucchiaio di semi di finocchio. Irrorate con un filo d’olio e infornate a 250° per 15 minuti.
Frittelle di castagne
Setacciate la farina dolce di castagne e ponetela in una terrina con un pizzico di sale, limone grattugiato e zucchero, quindi poca alla volta aggiungete acqua e un po’ di lievito in modo da ottenere una pasta morbida. Mettete al fuoco una padella con olio e cominciate a cuocere le frittelle versando l’impasto un cucchiaio alla volta. Spolverate di zucchero e servite.
A piacere potete aggiungere all’impasto uva sultanina e pinoli.
Squisitù
Mescolate 200 gr di burro sciolto a bagno Maria con 250 gr di farina di castagne, aggiungete 3 uova e 200 gr di zucchero. Amalgamate il composto, mettetelo in una tortiera imburrata e infarinata e cuocete in forno a 180° per 30 minuti o per un tempo superiore se preferite una torta più biscottata. Servite spolverizzando con zucchero a velo.
Questo dolce è ottimo accompagnato da gelato alla vaniglia o crema inglese.
Monte Bianco
Incidete 1 kg di castagne su un lato e lessatele per 20 minuti circa, sbucciatele e togliete la pellicina interna. Passatele al setaccio e rimettetele in una casseruola con ¾ di latte e 1 bustina di vanillina. Cuocete almeno mezz’ora e quindi mettete il composto, nel frattempo addensato, in un altro recipiente con 200 gr di zucchero e un bicchierino di rum bianco. Fate bollire lentamente finchè la purea si stacca dalle pareti della pentola. Lasciate raffreddare. Passate la purea con lo schiacciapatate, formando su un piatto un cono di “vermicelli”, copritene la punta con molta panna montata già zuccherata e spolverizzare con il cacao.
Servite accompagnandolo con delle meringhe.
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Ricettario – Pesce in Carpione
ricetta di Valerio Valassi
Ingredienti
acqua
aceto
cipolla
alloro
pesce (alici,arborelle,cavedano,trota……)
Procedimento
Vi riporto le quantità da me usate anche se poi ognuno le può variare a piacimento.
1 bicchiere di aceto
2 bicchieri d’acqua (si usa anche il vino bianco)
Per aumentare le dosi, di solito, per ogni bicchiere di aceto in più raddoppio il quantitativo di acqua (se uso due bicchieri di aceto metto sei bicchieri di acqua).
La quantità del liquido deve essere sufficente a coprire il pesce che poi andrò a metterci.
Anche la quantità della cipolla varia a seconda di quanto piace ai commensali, io ne uso abbastanza visto che mi piace.
Metto nella pentola a bollire l’aceto e l’acqua e aggiungo le cipolle, il tempo di cottura varia a seconda di come piacciono le cipolle, se più o meno molli, aumento o diminuisco il tempo di cottura, aggiungo tre o quattro foglie di alloro e poi lascio raffreddare.
Nel frattempo infarino il pesce lo friggo e quando è freddo lo immergo a bagno nel carpione, lo lascio riposare almeno un giorno, e poi mangio, più sta a riposo più diventa buono.
Ultimamente uso le alici perchè dopo un solo giorno di bagnomaria le lische sono quasi del tutto sparite e quindi anche i bambini lo mangiano volentieri.
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RECENSIONE PUBBLICAZIONI
Questa sezione del sito ha lo scopo di recensire le pubblicazioni che trattano materie inerenti al nostro terrritorio (Arte, Letteratura, Architettura, Storia, Geografia, Percorsi ecc.).
Qualsiasi autore interessato a pubblicare una presentazione della propria opera è invitato a scrivere una mail all’indirizzo di posta admin@prolocolario.it.
Il Sentiero del Viandante
arte, storia e cultura tra lago e montagna
Caratteristiche tecniche:
256 pagine – formato 23×28 cm – 211 fotografie a colori
prezzo di copertina Euro 48,00
Il volume è realizzato dalla
Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco
in occasione del cinquantesimo della propria fondazione,
edito dalla Tipografia Commerciale di Lecco
Testi di Giovanna Virgilio
Fotografie di Giuseppe Giudici
Il libro propone al lettore una selezione ragionata delle più significative testimonianze artistiche e architettoniche disseminate tra Abbadia Lariana e l’imbocco della Valtellina, nello ‘spazio’ compreso «tra lago e montagna» lungo il Sentiero del Viandante. Non si prefigge, dunque, una trattazione completa né tantomeno esaustiva del tema e neppure una puntuale descrizione di tutto ciò che si ‘incontra’ percorrendo l’antica mulattiera. Un’attenzione particolare è stata peraltro rivolta alle testimonianze artistiche, pur senza trascurare altre emergenze di forte valenza storica, paesaggistica e, più latamente, culturale, rappresentate da antiche strutture fortificate e da moderne realtà museali.
Per saperne di più…
Il Sentiero del Viandante
Da Abbadia Lariana a Colico
Caratteristiche tecniche
104 pagine a colori con mappe, foto e acquarelli
Formato: 11 x 16.5 cm
prezzo di copertina 12 Euro
Autore: Albano Marcarini
Lyasis Edizioni, Sondrio 2005
Disponibile anche in lingua tedesca.
La guida si trova nelle migliori librerie di Milano, Como, Lecco, Varese oppure si può richiedere in contrassegno direttamente all’autore (più le spese di spedizione)
Il Sentiero del Viandante percorre su sentieri e mulattiere la sponda orientale del Lago di Como, la sponda lecchese, di manzoniana memoria. Ben attrezzato e segnalato si percorre in 4 o 5 tappe giornaliere, facendo capo alle stazioni ferroviarie o su invitanti Bed & Breakfast. Il sentiero prende avvio ad Abbadia Lariana e propone un vero balcone panoramico sul Lario. Si attraversano villaggi e i terrazzi dove ostinatamente si coltiva la vigna e l’ulivo. Si arriva all’imbocco della Valtellina dopo aver aggirato le falde del Monte Legnone fra folti castagneti e i classici ‘monti’, piccoli nuclei colonici usati dai contadini.
La prima edizione di questa guida apparve nel 1996. Da molto tempo si attendeva una nuova edizione aggiornata. Questa edizione si presenta in formato tascabile, pratico e resistente per gli escursionisti. Contiene la precisa descrizione del percorso, foto e dettagliate cartine a grande scala. Inoltre non mancano, come è consuetudine di Albano Marcarini, gli acquarelli che rendono la guida ancora più ricca e vissuta.
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Case rustiche a Cestalia | Orrido di Bellano | Varenna vista dal Sentiero |
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L’autore è contattabile al seguente indirizzo email: marcarini@mac.com
I siti web di riferimento sono: www.vasentiero.it – www.sentieridautore.it
L’arte della guerra sul Lario a cavallo dei secoli XI e XII
“Al piede della Grigna lo scudo suo e l’arco ciascun rassetta”
Caratteristiche tecniche:
Edizioni Preprint- Lecco , Agosto 2011, 128 pp.
Autore: Cesare Alippi
prezzo di copertina 10 Euro
Il libro può essere acquistato presso:
– Libreria Cattaneo, via Roma 60, Lecco
– Libreria Alessandro Dominioni Editore, via Luigi Dottesio, 5 Como
PREFAZIONE
del Dott. Mirko Traversari, Archeologo
Non esiste un’unica storia, esistono tante piccole storie che, se riunite, danno vita alla Storia collettiva, condivisa, di tutti. Se inoltre consideriamo l’intimo significato del termine greco στορία: «conoscenza data dalla ricerca e dalla indagine», ritroviamo il sommo valore dello studio, della ricerca e dell’approfondimento degli aspetti del quotidiano, di quello che ci circonda. Da qui parte l’Autore, dalla volontà di ridare voce alle pietre per troppo tempo mute della torre di Crebbio, una piccola storia che però si innesta in meccanismi e dinamiche assai più ampie e articolate, diventandone immediatamente protagonista; ecco che gli approfondimenti tematici sulle innovazioni ossidionali del XI-XII secolo diventano funzionali alla comprensione delle pietre di Crebbio, così come l’analisi fenomenologica dell’incastellamento lombardo accompagna il lettore nell’interpretazione del perché sia stato scelto questo luogo per la costruzione della torre. Fondamentale in questo genere di studio è il raffronto, la creazione di un campione significativo per garantire il più possibile la correttezza interpretativa; Cesare Alippi coglie immediatamente questa possibilità, scrutando le colline vicine a Crebbio, cercando quegli stilemi comuni, quel denominatore condiviso che potrebbe essere la chiave di volta per comprendere un territorio, senza trascurare i personalismi e i vezzi delle singole costruzioni, orgogliosamente uniche nella struttura e nell’ideologia. A chiusura dell’opera l’Autore trae le conclusioni da quanto indagato e si spinge oltre, proponendo un’opera di restauro filologico, tecnologicamente supportato, romanticamente alimentato, con la serena convinzione di aver dato tutto il possibile a quelle pietre, testimoni della storia del lago.
Chiudendo il libro si ha la sensazione di aver tracciato un cerchio, si è partiti dove ora concludiamo, il discorso è bilanciato e articolato, il lettore viene stimolato nell’immaginare il divenire degli avvenimenti, ma anche nell’interpretare le architetture e i raffinati accorgimenti architettonici che contraddistinguono queste torri. Al Prof Alippi va il merito di aver sondato con rara perizia il passato della torre di Crebbio, per poi averne costruito un nuovo futuro forte della voce di quelle pietre, ora non più mute…
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Abbadia Lariana – monumenti sul territorio
La Proloco di Abbadia Lariana ha inserito, nella propria sezione, un elenco dei principali monumenti presenti sul suo territorio.
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Sulle Orme del Viandante 2011 – le foto
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“Sulle Orme del Viandante” – consegna premio
Il giorno Giovedi, 17 Novembre, a nome di tutte le Pro Loco della Sponda del Lario Orientale, abbiamo consegnato alla signora Patrizia Melgazzi di Colico, il premio finale, messo in palio per i partecipanti alla manifestazione “Sulle Orme del Viandante” che hanno partecipato ad almeno tre escursioni.
Il premio consiste in un buono per soggiorno gratuito a Malta x 2 persone, comprendente volo + trasferimenti + 7 notti in Hotel con trattamento di mezza pensione, gentilmente offerto da Rusconi Viaggi di Lecco
L’estrazione è avvenuta il 7 Novembre, alla presenza dei rappresentanti di tutte le Pro Loco e del coordinatore provinciale Roberto Erba.
La signora ringrazia tutti sia per il premio che per l’ottima organizzazione della manifestazione “Sulle orme del Viandante”
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Esito estrazione viaggio a Malta
Il premio messo in palio per i partecipanti alla manifestazione “Sulle orme del viandante” che hanno partecipato ad almeno tre escursioni e’ stato vinto dalla signora Patrizia Melgazzi.
L’estrazione è avvenuta il 7 Novembre, alla presenza dei rappresentanti di tutte le Pro Loco e del coordinatore provinciale Roberto Erba.
Si tratta di un buono per soggiorno gratuito a Malta x 2 persone, comprendente volo + trasferimenti + 7 notti in Hotel con trattamento di mezza pensione, gentilmente offerto da Rusconi viaggi di Lecco
I nostri complimenti alla vincitrice!
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La Chiesa di San Giorgio
La struttura architettonica
L’origine dell’edificio è molto antica, come dimostra la piccola acquasantiera in marmo dell’ingresso laterale, scolpita a nastri intrecciati e croci greche e attribuita al sec. IX-X.
S. Giorgio è di probabile fondazione altomedioevale, e la tradizione l’ha sempre considerata come la chiesa di Crebbio, ora frazione del Comune di Abbadia Lariana, e come tale mantenne per secoli la funzione cimiteriale.
La struttura a capanna, con belle capriate lignee a vista, nelle murature e nelle monofore appartiene al sec. XIII; l’ampio arco trionfale ad ogiva e il presbiterio a volta con costoloni rappresentano un adattamento dei primi decenni del Quattrocento. Si tratta di una architettura molto essenziale che si rintraccia su tutta la Riviera del lago nei tempietti medioevali.
La chiesa è ricordata dal 1461 e fu legata per lungo tempo alla plebana di Mandello del Lario, al cui territorio comunale ancora appartiene, benchè parte della parrocchia di S. Antonio di Crebbio, fondata net 1621 da Filippo Archinti vescovo di Como.
I cicli degli affreschi
Rende particolarmente incantevole l’ambiente l’ampio e unitario apparato decorativo ad affresco, che copre gran parte delle pareti, l’arco trionfale e il fondo del presbiterio. Il raro ciclo, che copre precedenti composizioni affioranti sulla parete dell’arco trionfale e sulla parete destra, si muove entro la matrice culturale dell’Osservanza promossa da San Bernardino, e formula in modo alto ed efficace la concezione che, al momento escatologico, si perviene attraverso le opere e soprattutto la carità. Sull’arco trionfale è dipinto il Cristo nel giudizio finale, affiancato dai profeti Ezechiele e Isaia, cui sottostanno in terne le nove schiere angeliche e patriarchi, inferiormente raccolte da una parte con le sante Brigida, Maria, Agata, a destra con i santi Biagio, Bernardino, Michele: un tempo vi antistavano piccoli altari votivi alle donne e agli uomini.
Sulla parete sinistra si delinea, oltre al Limbo, la risurrezione dei buoni che salgono in gerarchie entro un castello, accolti dai santi Pietro e Paolo e dalla Vergine che si protende verso i riquadri, deliziosamente trattati, delle Opere di Misericordia.
Sull’opposta parete sono incatenati i vizi al giudizio di Minosse; i dannati, intorno all’enorme re dell’lnferno, subiscono le pene del contrappasso dantesco; sulle spine di un singolare albero dai morti rami infruttiferi, sono infilzati i corpi nudi dei viziosi di ogni ordine sociale dai pescatori ai duchi. Questi affreschi vengono collocati negli anni 1475-1485 e riferiti a maestri dell’area piemontese di Mondovi, che attingono però alle esperienze lombarde, in particolare del Foppa, riscontrabili soprattutto sull’arco trionfale.
Nel sotto-arco sono dipinti busti di profeti, decorati sono i costoloni con la bella chiave di volta col Cristo benedicente, mentre sulla parete fondo si vede una Crocifissione stilisticamente diversa, forse opera di un maestro della zona.
Si aggiungono a questo ciclo sulla parete nord alcuni riquadri molto freschi: Madonna in trono con S. Bernardino, i santi Nicola Tolentino e Antonio abate, i santi Bernardo e Rocco, il peccato primordiale di Adamo ed Eva.
TOUR VIRTUALE: http://virtours.onlypositivenrg.eu/sangiorgio/
APPROFONDIMENTI:
Oleg Zastrow, La Chiesa di San Giorgio a Mandello del Lario
Archivi di Lecco, VII, 1984, f.4, p.871
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DERVIO – PERCORSI
Il territorio derviese è molto adatto a tutti coloro che vogliono divertirsi, immergersi nella natura e godersi affascinanti panorami.
A tale scopo sono stati individuati una serie di percorsi adatti a tutte le esigenze che permettono al turista di percorrere e conoscere il territorio in totale autonomia.
La relativa facilità dei percorsi non prescinde il fatto che si debbano affrontare in condizioni minime di sicurezza: effettuare le escursioni sempre in compagnia, verificare le previsioni meteo prima della partenza, utilizzare abbigliamento adeguato e affrontare i tratti più impegnativi con estrema attenzione.
PERCORSI | ||
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A – Sentiero del Viandante Dervio – Bellano | [Dettagli] | |
B – Sentiero del Viandante Dervio – Dorio – Colico | [Dettagli] | |
C – Linea Cadorna da Corenno Plinio | [Dettagli] | |
D – Monte Legnoncino | [Dettagli] | |
E – Monti di Dorio e Bassa Valvarrone | [Dettagli] | |
F – Monte Legnone | [Dettagli] | |
G – Monti di Dervio | [Dettagli] | |
H – Anello del Monte Muggio | [Dettagli] |
Coordinamento: Angelo Colombo
Itinerari: Ivano Acerboni – Elio Beni – Luca Fiorucci – Dario Geronimi
Foto: Angelo Colombo – Luca Fiorucci
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Debbio… Una Madonna da riscoprire
a cura di Simonetta Carizzoni
Una passeggiata a Debbio
![]() Dal 2006, anno in cui un intero mese fu dedicato a Debbio, con mostre ed eventi, grazie alla sensibilità dell’ Amministrazione Comunale di Mandello, l’8 Settembre di ogni anno (festa della Madonna di Debbio) si può raggiungere questo sacro luogo anche in barca, rivivendo un magico momento, ammirando la chiesa dal lago e assistendo alle varie iniziative organizzate in collaborazione con la Parrocchia di San Lorenzo. |
Una Madonna del latte
La devozione Mariana nel nostro territorio è testimoniata da vari oratori, chiese, santuari e cappelle votive; una recente ricerca ci illumina sulla diffusione e venerazione per le Madonne del Latte nella nostra Provincia, tra cui anche quella di Debbio.
Voglio qui ricordare altre Virgo Lactans: una era conservata in San Martino di Abbadia, un’altra, dolcissima e di buona fattura, era situata in una corte privata di Linzanico; lungo la vecchia strada che dai Saioli conduce a Lierna, sul muro di un casello se ne trova ancora una, cosi come nella chiesa di Bonzeno sopra Bellano.
Posizione privilegiata
II santuario di Debbio aveva un tempo un’importanza particolare come punto di passaggio quasi obbligato; su un colle, tra campi coltivati, in vista di Mandello, si trovava all’incrocio delle vie di comunicazione tra le sponde del lago e le strade che portavano ai borghi e verso i monti; per raggiungere Mandello bisognava salire, lungo la via Ducale, fino a S. Giorgio e ridiscendere, superando il Sasso omonimo o prendere a Debbio la barca.
In effetti ci sembra oggi strano perchè esiste la carrozzabile a lago, realizzata dagli Austriaci nella prima meta dell’800 e la ferrovia Lecco-Colico (1892). Un’unica rampa univa la chiesa all’approdo a lago prima del 1820-30, mentre ora sono tre.
L’ importanza della Madonna di Debbio è testimoniata anche dalle cartoline che la rappresentano e che venivano inviate da Mandello oltre che dai disegni di artisti locali.
Storia
Arte
L’affresco della Vergine (1434)
La religiositià popolare e gli ex-voto
La devozione popolare, iniziata nel 1434, continua nei secoli tanto che il luogo conosciuto come “Madonna di Debbio” e molte sono le elemosine, le offerte, i lasciti.
L’afflusso dei fedeli aumenta dopo che il 26-9¬1817 papa Pio VII concede l’Indulgenza Plenaria perpetua.
Anche una recente ricerca ha dimostrato l’attaccamento dei mandellesi per questo santuario, frequentato assiduamente fino al dopoguerra e agli anni ’60, e confermato come le donne in particolare vi si recassero per pregare questa Madonna del latte, chiederle la grazia di un figlio, la protezione durante la gravidanza, il parto e l’allattamento, che nei secoli passati voleva dire la sopravvivenza del neonato. Era abitudine portare i bambini a Debbio (piccoli, ma anche ragazzi); la panchina esterna permetteva anche a loro, quando la chiesa era chiusa, di vedere l’interno e di rivolgere una preghiera alla Vergine; si lasciavano fiori e ceri sulla finestra aperta e tante famiglie si recavano per la festa sia a piedi che in barca. Le processioni passavano per Debbio: a S. Marco, il 25 aprile, si facevano benedire le uova del baco da seta, ad aprile-maggio vi passavano le rogazioni, processioni mattutine per la benedizione dei campi. Molti matrimoni sono stati celebrati nel Santuario e si racconta di fatti miracolosi.
Una particolare attenzione meritano gli ex voto del ‘700 e ‘800, realizzati su supporti di materiale diverso, prevalentemente ligneo, una produzione pittorica minore ricca di fascino (le relative copie sono ora appese nella chiesa).
La festa della Madonna di Debbio
Preceduta da una novena, l’8 settembre era una ricorrenza molto attesa e speciale, con la S. Messa, i Vespri e i canestri; ci si fermava tutto il giomo per una scampagnata in compagnia.
Tutte le opere sono da qualche anno conservate in S. Lorenzo a Mandello: la tela e la pala sono visibili nella cappella di S. Marta, gli ex voto sono nel corridoio tra questa e la Sagrestia, dove si trova anche l’Indulgenza plenaria, incorniciata sopra la porta; la preziosa corona della Madonna è conservata invece nel Museo della parrocchiale. Sul leggio dell’altare centrale si può notare un altorilievo raffigurante l’Eterno Padre, che ha subito diversi spostamenti (sui quali non concordi sono i vari studiosi), ma era conservato a Debbio: alcuni testimoni raccontano che un tempo era inserito nel muro di sinistra dell’ultima rampa di scale, da qui rimosso e murato nella parete esterna verso Abbadia in occasione dell’ampliamento del sagrato della chiesa verso sinistra.
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