Archivio categoria ‘Lierna’

Sulle Orme del Viandante 2013:
Lierna – Ortanella – Lierna

mercoledì, Settembre 11, 2013 @ 11:09 AM
aggiunto da admin

Sulle Orme del Viandante 2013

Le Proloco di Esino Lario e Lierna

con il patrocinio dell’ UNPLI Lombardia, la Provincia di Lecco, le Comunità Montane della Valsassina, Valvarrone Val’ d’Esino e Riviera, le Comunità Montane del Lario Orientale e della Valle San Martino, le Amministrazioni Comunali del Lario Orientale

sono liete di annunciare la quarta tappa della manifestazione
“Sulle Orme del Viandante” – edizione 2013

Lierna – Ortanella – Lierna

Domenica 20 Ottobre

DETTAGLI
Sentiero per escursionisti esperti
E‘ con lo spirito del viandante che vi chiediamo di intraprendere il cammino. Certo rapiti e affascinati dai luoghi, ma cauti e senza correre, rispettosi della natura e soprattutto dei limiti che ci ha donato; perciò, nel percorrere questo tratto del “Sentiero del Viandante”
ricordatevi sempre che si parla del tratto più impegnativo: con una salita difficoltosa e con ripidi e profondi valloni da costeggiare. Consigliamo pertanto, oltre ad abbigliamento e calzature adatti, attenzione e cautela.

Tempo di percorrenza  4,30 / 5,00 ore

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Sulle Orme del Viandante 2013: i dettagli della manifestazione

sabato, Agosto 3, 2013 @ 05:08 PM
aggiunto da admin

Sulle Orme del Viandante 2013

Le Proloco della Sponda Orientale del Lago di Como,

con il patrocinio dell’ UNPLI Lombardia,  la Regione Lombardia, la Provincia di Lecco, le Comunità Montane della Valsassina, Valvarrone Val’ d’Esino e Riviera, le Comunità Montane del Lario Orientale e della Valle San Martino, le Amministrazioni Comunali del Lario Orientale

sono liete di annunciare le date della manifestazione
“Sulle Orme del Viandante” – edizione 2013
che si svolgerà a partire dal mese di Settembre.

La manifestazione “Sulle orme del Viandante” è l’occasione ideale per chi ama camminare su un percorso ricco di spunti culturali e naturalistici.
Il Sentiero del Viandante si snoda per circa 40 Km: le origini risalgono probabilmente al XIV secolo, utilizzato nel ‘400 come alternativa durante le pestilenze e come alternativa al lago per il traffico commerciale, successivamente venne anche utilizzato dalle soldataglie che calavano a Lecco e nei dintorni.
Lungo l’itinerario sono numerose le chiesette dedicate soprattutto ai patroni del popolo, dei malati, dei mercanti e dei pellegrini, oltre a ospizi destinati a rifocillare i viandanti. Si incontrano inoltre pilastri votivi, oratori ed edicole. Altrettanto numerosi sono i suggestivi scorci panoramici.
Durante le passeggiate saranno visitati i monumenti e luoghi d’interesse posti lungo il percorso con spiegazioni fatte da esperte guide.

Scarica la Locandina della manifestazione
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Sulle Orme del Viandante:
Resoconto Serata Finale

domenica, Ottobre 21, 2012 @ 09:10 AM
aggiunto da admin

Le Pro Loco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di comunicare il resoconto della serata conclusiva della manifestazione.

La serata è iniziata con il benvenuto da parte del presidente della Pro Loco di Mandello del Lario che ha fatto gli onori di casa.
Il Responsabile di Bacino dell’UNPLI, Angelo Colombo, ha portato i saluti e i complimenti del Presidente dell’UNPLI Lombardia e ha  fatto il resoconto della manifestazione.

Di seguito, la dottoressa Giovanna Virgilio ha tenuto la conferenza sul sentiero del viandante, illustrando il contesto storico in cui si è evoluto, l’apparato difensivo che ha influenzato, e soprattutto la produzione artistica delle chiese e degli edifici che nel tempo sono sorti lungo il suo percorso.

E’ stato proiettato uno slideshow delle fotografie più rappresentative delle varie tappe della manifestazione ed è stato estratto il vincitore del concorso associato alla manifestazione: il signor Stefano Maggi di Bulciago.
Il vincitore è stato immediatamente contattato telefonicamente per comunicargli la vincita ed il premio è stato ritirato da un amico presente in sala.

La serata è stata chiusa dando appuntamento all’edizione del prossimo anno.

Un momento della conferenza di Giovanna Virgilio Estrazione Vincitore
Un momento della conferenza L’estrazione del Vincitore

 

Di seguito pubblichiamo i collegamenti al materiale pubblicato durante la manifestazione:

Resoconto 1^ tappa: Abbadia – Mandello
Resoconto 2^ tappa: Lierna – Ortanella – Varenna
Resoconto 3^ tappa: Varenna – Bellano
Resoconto 4^ tappa: Bellano – Dervio – Dorio
Resoconto 5^ tappa: Dorio – Posallo – Colico

Slideshow della Manifestazione

Vai ai dettagli della Manifestazione

C’è stato tutto quello che si poteva sperare, per questa seconda tappa: una giornata di sole non troppo caldo, un numero di partecipanti superiore agli anni precedenti (oltre 100 per questa tappa lunga e in salita), un buon pranzo tipicamente rustico (polenta, salsiccia, formaggio d’alpeggio), e naturalmente i bellissimi panorami sul nostro lago.

Dopo una colazione a Genico, la frazione più a monte di Lierna, tutti in cammino lungo la ripida e costante ascesa da Lierna a Ortanella.

A chi non conosceva già il percorso, all’atto dell’iscrizione gli organizzatori si erano premurati di dare le corrette informazioni sulle caratterisitche del sentiero (non proprio per tutti), cosicchè i partecipanti sapevano che li aspettava un bel dislivello in salita (dai 220 mt di Lierna ai 952 mt di Ortanella), e tutti infatti, compresi giovanissimi e anziani, sono stati in grado non solo di arrivare ma anche di godere in particolare dell’alpeggio di Mezzedo e del prato di San Pietro, entrambi veramente ben tenuti e con un belvedere mozzafiato.
La pausa a cura della Pro Loco di Esino, ha visto anche l’intervento di Carlo Maria Pensa che ha saputo illustrare non tanto “la Storia” del Sentiero del Viandante, ma “le storie” che attorno ad esso si possono immaginare e respirare.

Dopo il pranzo, di nuovo in marcia lungo un tragitto in discesa, più dolce ma per questo più lungo, prima attraverso un fitto bosco per poi aprirsi sui panorami di Vezio con la torre del suo castello, e uno spettacolare centro lago che esibiva i suoi migliori riflessi dorati.

Insomma tutto è andato bene e le Pro Loco organizzatrici, quelle di Lierna e di Esino, non possono che essere soddisfatte come i partecipanti che giunti alla stazione ferroviaria per il ritorno già ricordavano a voce alta l’un con l’altro i passaggi che più avevano mosso le loro emozioni.
www.lierna,net

foto di gruppo a San Pietro di Ortanella

foto di gruppo a San Pietro di Ortanella

Colazione a Genico

Colazione a Genico

Pranzo a San Pietro

Pranzo a San Pietro

Panorama del Lago

Panorama del Lago

Panorama del Lago

Panorama del Lago

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Sulle Orme del Viandante 2012
Lierna – Ortanella – Varenna

giovedì, Settembre 6, 2012 @ 09:09 PM
aggiunto da Lierna

Le Proloco di Lierna ed Esino Lario,

con il patrocinio dell’ UNPLI Lombardia, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la Regione Lombardia, la Provincia di Lecco, le Comunità Montane della Valsassina, Valvarrone Val’ d’Esino e Riviera, le Comunità Montane del Lario Orientale e della Valle San Martino, le Amministrazioni Comunali del Lario Orientale

sono liete di annunciare la seconda tappa della manifestazione
“Sulle Orme del Viandante” – edizione 2012

Lierna – Ortanella -Varenna
Domenica 16 Settembre 2012

Dettagli
tempo di percorrenza  4,30 / 5,00 ore
Sentiero per escursionisti esperti: è il tratto più impegnativo dell’intera manifestazione, con una salita difficoltosa e con ripidi e profondi valloni da costeggiare.
Consigliamo pertanto attenzione e cautela.
Si consiglia abbigliamento da trekking

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Sentiero del Viandante:
da Abbadia a Lierna

lunedì, Agosto 27, 2012 @ 09:08 PM
aggiunto da admin

Cartina Sentiero del Viandante da Abbadia a LiernaIl Sentiero del Viandante inizia sul territorio del comune di Abbadia Lariana presso la chiesa di S. Martino, che sorge all’inizio dell’abitato in posizione leggermente rialzata ai piedi del monte Borbino, da cui si ammirano, verso Lecco, il Monte S. Martino e dall’altra parte del lago, il Monte Moregallo e i Corni di Canzo.
Nella chiesa. si possono osservare resti di importanti pitture: una Crocefissione con i santi Martino e Rocco (ora purtroppo trafugata), una Vergine in trono e un S. Antonio Abate.
Superando con un ponte la linea ferroviaria e continuando poi sotto le rocce del Monte di Borbino, in breve ci si immette su un tratto asfaltato che conduce alle case della frazione omonima, la si attraversa salendo poi una scaletta per trovarsi su un altro viottolo che tocca la parte orientale dell’abitato: qui la mulattiera è uno strettissimo passaggio, chiuso fra una cinta di vecchie case a sinistra, e ortaglie e giardinetti scoscesi sulla destra.
Se ci si vuole addentrare nell’interessante nucleo, si potrà osservare l’antico pozzo comunitario con affresco, il lavatoio pubblico recentemente restaurato, la bella chiesa della Concezione (1696).

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Lierna – I Mulini e Lavatoi lungo il torrente Buria

sabato, Marzo 3, 2012 @ 05:03 PM
aggiunto da Lierna

La passeggiata da Sornico a Grumo è accompagnata lungo tutto il percorso dalla valle del torrente Bùria che ha origine dai monti sopra i Saioli, scende e lambisce le frazioni meridionali di Lierna.

Benché attualmente la valle sia un luogo piuttosto trascurato e in molti punti cementificato, in passato le acque del torrente, che scorre impetuoso soltanto nei periodi piovosi, e dei suoi affluenti (Acqua del Gesso e Valle di Lembra) ebbero una grande importanza per la vita economica e quotidiana del nostro paese.

 Il lavatoio di Sornico
A Sornico incontriamo un lavatoio, alimentato dall’Acqua del Gesso che riversa poi lo scarico nella Valle di Buria.

  Il mulino di Sornico
Già nel Settecento l’acqua della Valle di Buria veniva sfruttata con incanalamenti e serbatoi lungo il suo percorso per il funzionamento di tre mulini ad una sola ruota, posti sul lato sud della valle.
Il Catasto Teresiano del 1722  li indica come appartenenti ai Venini, Rosaspini e Bonesatti, e due di essi sono ancora visibili, anche se la loro destinazione è completamente cambiata.
La loro superficie a quel tempo  era soltanto di due tavole, equivalenti a mq 54 circa; il loro valore capitale era di una ventina di scudi con una rendita annua di poche lire.

Il primo mulino, posto all’inizio della via della Valle di Basso di fronte al lavatoio, è ora una casa ristrutturata a due piani, ma fino a poco tempo fa era conosciuto come “Mulino dei Migèta”.

Nella prima metà dell’Ottocento lo stabile, utilizzato come filanda e incannatoio, apparteneva ad Antonio Rosaspini, Primo Deputato del paese, uomo benestante, borioso e molto chiacchierato (forse da questo personaggio deriva l’epiteto firr  affibbiato  agli abitanti della parte sud di Lierna…).

Nel 1873 l’incannatoio possedeva quattro banchi con 50 fusi ciascuno e dava lavoro a dodici dipendenti per 234 giornate all’anno. Continuò ad essere proprietà dei Rosaspini Migèta e a funzionare fino al 1925 circa.

Proseguendo pochi passi lungo un sentiero troviamo un  minuscolo rustico in ristrutturazione, anch’esso adibito anticamente a mulino, come dimostrano alcuni manufatti e resti di canali in pietra posti nelle vicinanze.

 Il lavatoio di Mugiasco
Una parte di quest’acqua, attraverso una tubazione sotterranea, raggiunge il lavatoio coperto di Mugiasco costruito nel 1843 come si legge all’esterno della vasca.

 Il mulino di Mugiasco
Scendendo ancora incontriamo un altro rustico con resti di macine, situato quasi nell’alveo della valle. E’ ciò che rimane di un manufatto ottocentesco conosciuto come “Mulino del Viulèta” o “Mulino della Serèna Viulèta” (personaggi della famiglia Barindelli liernese). Pare che questo luogo e l’acqua  dell’invaso fossero utilizzati anche per tenere al fresco il latte prodotto nei dintorni e destinato alla caseificazione.

Il lavatoio di Casate
A Casate troviamo un terzo lavatoio con una graziosa cappelletta votiva del 1865 e un elaborato percorso idrico alimentato da un rigagnolo che scende dalla collina.

Il mulino di Casate
Il terzo mulino citato nel Catasto Teresiano era situato a Casate circa all’inizio dell’attuale via del Torchio. Non ne rimangono tracce visibili ma qui, fino ad una cinquantina di anni or sono, era attivo un frantoio appartenente alla famiglia Pensa (un certo Giuàn de l’Oli ne era proprietario) ed è probabile che si trattasse del mulino settecentesco.

Nelle vicinanze, fino ad alcuni anni fa esisteva anche un serbatoio a vasca che raccoglieva le acque utilizzate come forza motrice per la sottostante filanda di Grumo. L’azienda era sorta nel 1870 circa ad opera di Giovanni Battista Sala di Lecco, proprietario di altri filatoi nel lecchese di cui il più importante era quello situato nell’ex-Seminario di Castello. La filanda di Lierna era equipaggiata con 40 fornelli a carbone e 4 banchi d’incannatura con 75 fusi ciascuno. Era attiva per 236 giornate annue e impiegava 55 operai per la trattura, 24 per l’incannatura, pagati lire 0,55 giornaliere, 4 assistenti pagati lire 1,15 e un direttore che percepiva lire 1.100 annue.

Chiusa nel 1933, nel periodo della seconda guerra mondiale venne riutilizzata come fabbrica di concimi e mangimi, per poi essere trasformata nel 1975 in un residence che conserva ancora nella struttura qualche traccia dell’antica e ormai dimenticata filanda.

 Testo di Franca Panizza          

Lierna – La Chiesetta di San Martino a Grumo

venerdì, Marzo 2, 2012 @ 06:03 PM
aggiunto da Lierna

Costituita da un semplice edificio con campanile, preceduto da un portico ornato da un  ingenuo affresco raffigurante le Anime Purganti.
Al di sopra delle due finestre che affiancano l’entrata, fino al 1950 circa, erano presenti due nicchie in cui erano collocate delle ossa umane che si diceva fossero state ritrovate nei campi circostanti in tempi molto lontani.
All’interno l’altare è costruito con marmi policromi e la pala affrescata rappresenta la Vergine con S. Martino e S. Ambrogio.
Al di sopra un affresco ottocentesco raffigura il Transito di S. Giuseppe.
La citazione più antica di questo luogo è  in un rogito notarile del 1436 riguardante un terreno appartenente alla chiesa di S. Martino di Lierna, in località Prato Grasso.
Dopo due secoli, alla fine del Seicento, il parroco di Lierna scrive che durante le processione delle Rogazioni si visitavano i resti dell’antico oratorio di S. Martino.
Nel 1899 il vescovo Valfrè di Bonzo si limita ad un cenno alla nuova chiesetta ricostruita, scrivendo che era stata eretta nel 1868 con il contributo dei liernesi emigrati nelle Americhe, per onorare la tomba dei padri, nel luogo ove era posto l’antico cimitero.

L’Oratorio è legato a leggende riguardanti “morti miracolosi” che  apparivano in sogno ai liernesi nei momenti di difficoltà fornendo consigli utili, prevedevano il futuro, intervenivano in caso di bisogno ed  erano considerati potenti numi tutelari del paese, degni di preci e rispetto.
Per propiziare le anime di questi defunti all’inizio del secolo scorso venivano effettuate delle processioni domenicali a questa chiesa, dopo i vespri pomeridiani.
Nelle località vicine rimangono ancora dicerie riguardanti fiammelle tremolanti avvistate durante la notte nel prato intorno alla chiesa, ritrovamenti di teschi, racconti di antichi morti di peste, di colera e di altri morbi e memoria di semplici sepolture coperte con lastre di pietra, senza corredi funebri, scoperte a fine Ottocento nei terreni attorno alla chiesetta.
Uno scritto del 1789 del curato Antonio Casartelli, conservato nell’archivio parrocchiale, ha infine chiarito l’origine di questi racconti.
Nel gennaio di quell’anno, mentre venivano eseguiti degli scavi nel fondo di S. Martino, sterile e infestato da spine e ceppi di rovere, dove rimaneva solo una lapide scoperta che copriva un piccolo sepolcro, si iniziarono a trovare numerose tombe antiche contenenti cadaveri umani.
I sepolcri erano costituiti semplicemente da due lastre di pietra e una più lunga sopra il cadavere.
Le pietre furono portare in casa parrocchiale dove servirono a pavimentare il portico d’ingresso e l’aia nel cortile, mentre le ossa vennero deposte in una cappelletta vicina alla strada, rinchiusa con ferrata e rete metallica. L’edicola venne poi decorata con le effigi della B.V. del Rosario, di S. Ambrogio e S. Martino per mantenere memoria dell’antico oratorio pre-esistente e del relativo cimitero.

A cura di Franca Panizza

Fonti:
– Archivio parrocchiale di Lierna

– Archivio diocesano di Como.

Lierna – San Michele a Sornico

venerdì, Marzo 2, 2012 @ 06:03 PM
aggiunto da Lierna

L’antico oratorio di San Miche a Sornico, di probabile  origine Longobarda e appartenente fino al 1202 al monastero di San Dionigi di Milano, come alri edifici religiosi liernesi aveva subito una riedificazione all’inizio del Seicento.
L’edificio conserva un aspetto lindo e campestre ed è ravvivato sulla facciata esterna da un piccolo affresco del 1826 rappresentante San Michele arcangelo.
A destra della porta di ingresso è posta una pregevole pila per l’acqua benedetta in pietra scolpita.
La sacrestia fu edificata nel 1731 e conserva un lavabo in marmo rosso, Sulle pareti ai lati dell’altare sono appese due tele a olio di grandi dimensioni, di cui una datata 1688 raffigurante S. Antonio con le anime purganti, l’altra rappresentante S. Luigi di Tolosa.
L’altare è in marmi policromi con inserti in madreperla e sul muro di sfondo è dipinto un affresco tardo settecentesco con angeli e decorazioni floreali.
Sopra l’altare è posta una bella icona, non datata, rappresentante S. Michele con lo sfondo del lago e delle montagne locali. Un crocifisso ligneo dipinto, di epoca incerta, orna l’arcone del presbiterio.
Le prime notizie scritte sull’Oratorio risalgono al 1668; a quel tempo non aveva reddito, però deteneva in dote qualche piccola terra da cui si ricavano poche lire.
All’interno vi era un quadro dipinto con l’immagine di S.Michele, S. Carlo e S. Francesco con la beata vergine e Gesù infante.
Le processioni delle Rogazioni Minori e Maggiori facevano sosta a S. Michele nel Settecento.
Il Beneficio di S.Michele era costituito da alcune “pezze di terra” e da due case affittate, il cui reddito serviva alla celebrazione di 229 messe annue che permettavano la sopravvivenza di un sacerdote. Alla fine del Settecento la dote era formata da una stalla con cassina e da 47 pertiche di terreni coltivati, prati e pascoli lavorati dai massari, e da cui si ricavava pochissimo. Nel 1867 il Beneficio venne svincolato dalle ultime patrone milanesi Agliati, che cedettoro i beni costituenti la dote alla Fabbriceria Parrocchiale. Questa nel 1873 vendette all’asta pubblica i fondi ricavando 6.256 lire che davano un introito netto di 270 lire annue, sufficienti per la celebrazione di sole 50 messe.
Si mantenne però la consuetudine di celebrare la messa cantata il 29 Settembre giorno dell’apparizione del Santo titolare.

A cura di Franca Panizza

Sulle Orme del Viandante – Edizione 2012

martedì, Gennaio 31, 2012 @ 06:01 PM
aggiunto da admin

Le Proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di annunciare che la manifestazione “Sulle Orme del Viandante” – edizione 2012 si svolgerà a partire dal mese di Settembre.

Prossimamente verranno rese note le date e gli itinerari

Le foto della passata edizione …

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