Archivio categoria ‘Sentiero del Viandante’

Il fascino del Sentiero del Viandante

lunedì, Giugno 17, 2013 @ 02:06 PM
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Il fascino del Sentiero del Viandante
di Roberto Pozzi

Il Sentiero del Viandante dopo BorbinoIl sentiero del Viandante” si snoda lungo la sponda orientale del Lario: a volte risale nelle vallate, altre volte scende fino a lambire il lago, altre ancora si muove pianeggiante all’ombra dei boschi di castagni e penetra nei vecchi borghi montani.

Il percorso collega Lecco a Colico sui crinali prospicienti il lago per proseguire attraverso la Valtellina e le valli d’Oltralpe ed è lungo 40 km. con dislivelli tra 400 e 1000 metri; lo si può percorrere in quattro-cinque tappe, per un t,otale di 16 -17 ore.

Pur essendo stato riscoperto solo da alcuni decenni, affascina un numero sempre maggiore di escursionisti di tutte le età.
Da anni le Pro Loco del Lario orientale, nelle Domeniche di Settembre organizzano gite con supporto di guide e di punti di ristoro per percorrerlo interamente in cinque tappe: il numero dei partecipanti è stato sempre in crescita.

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“Sulle Orme del Viandante 2013”

venerdì, Marzo 29, 2013 @ 09:03 PM
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Le Proloco del Lario sono liete di comunicare le date della manifestazione “SULLE ORME DEL VIANDANTE”, edizione 2013

1 settembre Colico
……………………………… 15 settembre ……… Dervio – Bellano
22 settembre Bellano  – Varenna
29 settembre Esino – Lierna
6 ottobre Mandello – Abbadia

 

 

“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 4

lunedì, Ottobre 15, 2012 @ 12:10 PM
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Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento all’ultimo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico

Capitolo IV – Luoghi della cultura: Musei e collezioni

L’ultimo capitolo è formato da schede relative ai musei situati tra Abbadia Lariana e Colico regolarmente aperti al pubblico. Gran parte di essi ha aderito al Sistema Museale della Provincia di Lecco istituito il 31 marzo 2008
(http://www.provincia.lecco.it/cultura-biblioteche/sistema-museale).

 Abbadia - Museo Setificio Monti
Civico Museo Setificio Monti
Via Nazionale, 93
Abbadia Lariana
www.museoabbadia.it
 Mandello - Museo della moto Guzzi
Museo della Moto Guzzi
Via Parodi, 57
Mandello del Lario
www.motoguzzi.it
Esino - Museo delle Grigne
Museo delle Grigne
Piazza Pietro Pensa, 4
Esino Lario
www.museodellegrigne.it
www.ecomuseodellegrigne.it
www.amicimuseodellegrigne.it 
Varenna - Villa Monastero
Casa Museo Villa Monastero
Via Polvani, 4
Varenna
www.villamonastero.eu
Varenna - Museo Ornitologico Scanagatta
Museo Ornitologico e di Scienze Naturali
Luigi Scanagatta
Via IV Novembre, 7
Varenna
www.museovarenna.191.it
 Vendrogno - Museo della Muggiasca
Museo del latte e della storia
della Muggiasca
Via Parrocchiale, 1
Vendrogno
www.muu-vendrogno.it  
 Colico - Museo Cultura Contadina
Museo della Cultura Contadina
Via Campione, 21
Colico
www.museocolico.altervista.org
 Colico - Forte Montecchio
Forte di Montecchio
Via alle Torri
Colico
www.fortemontecchionord.it
www.museoguerrabianca.it  

 

Giovanna Virgilio

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Tutte le fotografie dell’articolo sono state gentilmente fornite da Foto Giudici
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“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 3

mercoledì, Ottobre 3, 2012 @ 08:10 PM
aggiunto da admin

Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al terzo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico

Capitolo III

Il terzo capitolo è suddiviso in due sezioni.

La prima è dedicata ai Luoghi dell’ospitalità. Viene proposta una carrellata dei siti legati a fondazioni religiose, maschili e femminile che, un tempo, univano all’attività contemplativa e di preghiera anche l’assistenza e l’accoglienza dei pellegrini. Hospitales e xenodochi, così come le infermerie e i lazzaretti destinati alla cura degli ammalati, fino all’XI secolo rimasero parte integrante di conventi e monasteri mentre solo in un secondo tempo si affermarono come realtà autonome. Si fa dunque riferimento ai cluniacensi di Piona,  agli umiliati di Bellano e di Dervio, alle benedettine di Varenna, ai servi di Maria di Abbadia e di Mandello e alle splendide strutture architettoniche da loro edificate. Particolarmente suggestivo, poi, è  il complesso di Santa Maria di Olcio che, in passato, fu sede di un Hospitalis assai frequentato, trovandosi lungo una via montana (raggiungibile da una diramazione del Sentiero del Viandante) collegata con la Valsassina.

Chiostro dell'Abbazia di Piona

Chiostro dell’Abbazia di Piona

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Sulle Orme del Viandante 2012
Lierna – Ortanella – Varenna

giovedì, Settembre 6, 2012 @ 09:09 PM
aggiunto da Lierna

Le Proloco di Lierna ed Esino Lario,

con il patrocinio dell’ UNPLI Lombardia, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la Regione Lombardia, la Provincia di Lecco, le Comunità Montane della Valsassina, Valvarrone Val’ d’Esino e Riviera, le Comunità Montane del Lario Orientale e della Valle San Martino, le Amministrazioni Comunali del Lario Orientale

sono liete di annunciare la seconda tappa della manifestazione
“Sulle Orme del Viandante” – edizione 2012

Lierna – Ortanella -Varenna
Domenica 16 Settembre 2012

Dettagli
tempo di percorrenza  4,30 / 5,00 ore
Sentiero per escursionisti esperti: è il tratto più impegnativo dell’intera manifestazione, con una salita difficoltosa e con ripidi e profondi valloni da costeggiare.
Consigliamo pertanto attenzione e cautela.
Si consiglia abbigliamento da trekking

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Sentiero del Viandante:
da Abbadia a Lierna

lunedì, Agosto 27, 2012 @ 09:08 PM
aggiunto da admin

Cartina Sentiero del Viandante da Abbadia a LiernaIl Sentiero del Viandante inizia sul territorio del comune di Abbadia Lariana presso la chiesa di S. Martino, che sorge all’inizio dell’abitato in posizione leggermente rialzata ai piedi del monte Borbino, da cui si ammirano, verso Lecco, il Monte S. Martino e dall’altra parte del lago, il Monte Moregallo e i Corni di Canzo.
Nella chiesa. si possono osservare resti di importanti pitture: una Crocefissione con i santi Martino e Rocco (ora purtroppo trafugata), una Vergine in trono e un S. Antonio Abate.
Superando con un ponte la linea ferroviaria e continuando poi sotto le rocce del Monte di Borbino, in breve ci si immette su un tratto asfaltato che conduce alle case della frazione omonima, la si attraversa salendo poi una scaletta per trovarsi su un altro viottolo che tocca la parte orientale dell’abitato: qui la mulattiera è uno strettissimo passaggio, chiuso fra una cinta di vecchie case a sinistra, e ortaglie e giardinetti scoscesi sulla destra.
Se ci si vuole addentrare nell’interessante nucleo, si potrà osservare l’antico pozzo comunitario con affresco, il lavatoio pubblico recentemente restaurato, la bella chiesa della Concezione (1696).

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“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 2

sabato, Luglio 21, 2012 @ 07:07 PM
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Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al secondo capitolo del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico

Capitolo II
Già in epoca tardo romana, dopo il crollo dell’Impero d’Occidente, il Lario svolse un ruolo fondamentale dal punto di vista strategico che continuò a sussistere per molti secoli. Esso, dunque, fu dotato di fortificazioni per la difesa e il controllo dell’accesso ai valichi alpini retici. Ricognizioni sistematiche e indagini archeologiche hanno effettivamente evidenziato un sistema organico di strutture difensive con alcuni caposaldi localizzati, a nord, nel Castello di Castelvedro sulla sponda lecchese e nel recinto di San Siro su quella  comasca, nel castrum di Sant’Ambrogio a Perledo, per quanto riguarda il centro lago, e infine, verso sud, nel castrum  lecchese di Santo Stefano. A questi  siti se ne associavano altri, tra i quali la  torre in località Sass da Poò (Varenna) che assolveva alla funzione di centro di controllo.

Il Castello di Corenno Plinio

Il Castello di Corenno Plinio

Alle presenze più antiche si aggiunsero successivamente diverse torri e varie strutture fortificate in altura, tutte inserite nel complesso sistema di controllo dei transiti lungo la via lacustre e terrestre. Tra le più note:  la Torrazza − o ‘Torraccia’ − di Abbadia, lambita a monte dal Sentiero del Viandante, le case-torri di Crebbio (Abbadia Lariana), e di Rongio (Mandello del Lario), poste in relazione con la strada proveniente dai Resinelli, e la Torre del Barbarossa a Maggiana di Mandello del Lario. All’età medievale risalgono pure la torre di Esino, situata sul percorso diretto ai passi Agueglio e Cainallo, e il cosiddetto  ‘castello di Orezia’, sopra Dervio. Si tratta, in realtà, di un possente torrione a pianta quadrata ubicato all’imbocco della valle e posto a guardia della strada che conduce in Valsassina e in Valvarrone. L’intero nucleo nel Medio Evo era un importante borgo fortificato in rapporto con il vicino castello di Corenno (Dervio). Questo, a sua volta, costituisce, al pari del castello di Vezio (Varenna), una testimonianza significativa di castello-recinto: struttura caratterizzata dalla presenza di torri con funzioni di avvistamento e di una cortina muraria al cui interno la popolazione si riparava, in caso di pericolo, con il bestiame e i generi di sopravvivenza.

La Torraccia di Abbadia Lariana

La Torraccia di Abbadia Lariana

Diverso il caso del cosiddetto ‘Castello’ di Lierna  che era un borgo fortificato  dotato di un impianto difensivo a riccio.
All’estremità settentrionale del Sentiero del Viandante, la zona di Colico rivela una particolare concentrazione di strutture fortificate. Fra queste spiccano i ruderi del Forte di Fuentes, costruito a partire dal 1603 in cima all’altura del Monteggiolo per volontà del governatore spagnolo di Milano, don Pedro Enriquez de Açevedo, con lo scopo proteggere il confine settentrionale dei domini spagnoli dai Grigioni protestanti.

Torre di Crebbio ad Abbadia LarianaTorre di Crebbio ad Abbadia Lariana Torre di Maggiana a Mandello del LarioTorre di Maggiana a Mandello del Lario
.

Al termine del capitolo una scheda di approfondimento è dedicata alle cave disseminate sulla sponda orientale del lago, con accenni alla pietra nera di Olcio, al marmo nero di Varenna, al marmo bianco di Musso Olgiasca e al cosiddetto ‘marmo’ di Debbio.

Giovanna Virgilio

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Dervio: Percorso B – Viandante Dervio – Dorio – Colico

domenica, Luglio 8, 2012 @ 11:07 AM
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SENTIERO DEL VIANDANTE: DERVIO – DORIO – COLICO
Tempo percorrenza: 4/5 h • Difficoltà: facile

Percorso-B2L’itinerario parte dalla stazione FS di Dervio, imboccando la scalinata e proseguendo diritti, si incontra sulla sinistra la piazzetta Cavour con il Palazzo De Magni XIV sec.
All’ incrocio si prende a destra lungo la via Diaz e poi la via Al Castello raggiungendo il percorso del “Sentiero del viandante” presso la fonte delle Lavine, sulla carrozzabile che porta alla Valvarrone.
Si prende a destra una mulattiera gradonata che porta al nucleo di Castello, dove si gusta il sapore arcaico di un borgo fortificato con la torre del XII sec. e la chiesetta di S.Leonardo.
Usciti dal nucleo si imbocca la provinciale scendendo fino allo svincolo della SS36 e si prende la via Al Monastero che porta verso Corenno Plinio.
L’itinerario prosegue attraversando le località di Chiari e Monastero dove si incontra il complesso rustico che costituiva il Monastero di S.Clemente degli Umiliati.
Fiancheggiando i muri di sostegno della superstrada e superata una condotta il percorso riprende la conformazione antica di mulattiera acciottolata con un ampia e stupenda veduta su Corenno Plinio.
Raggiunto il nucleo abitato si nota subito l’impronta medioevale con la piazza in acciottolato, l’imponente castello, la chiesa di S.Tommaso di Canterbury con le tre arche funerarie dei conti Andreani.
Dopo una doverosa visita del borgo, l’itinerario prosegue sulla provinciale poi si prende sulla destra la mulattiera che attraversando prati e cascinali raggiunge il territorio di Dorio.
Percorso-B1Si perviene così con lieve pendenza fino a Torchiedo e quindi si passa a fianco della chiesa di S. Giorgio raggiungendo il caratteristico nucleo di Mandonìco.
La mulattiera sale ripida tagliando la costa e raggiunge la chiesetta di S. Rocco posta su un promontorio con vista panoramica sul lago e le località di Olgiasca e Piona.
Qui il sentiero piega a nord-est in vista del laghetto di Piona aggirando i contrafforti del Legnoncino.
Fra i boschi si raggiunge poi il Monte Perdonasco (m 600) e superando la Val di Voh si arriva al Monte Sparesee,località con belle selve e castagneti.
Proseguendo lungo un tratto sterrato si raggiunge una carrareccia che scende con rapidi tornanti fino a Posallo di Colico, da dove si può raggiungere la stazione FS di Piona per rientrare a Dervio.

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Scarica la cartina delle escursioni di DervioCartina Escursioni Dervio

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Dervio: Percorso A – Viandante Dervio Bellano

domenica, Luglio 8, 2012 @ 11:07 AM
aggiunto da admin

SENTIERO DEL VIANDANTE: DERVIO – BELLANO
Tempo percorrenza: 2 h • Difficoltà: facile

Percorso-A1L’itinerario parte dalla stazione FS di Dervio, imboccando la scalinata e proseguendo diritti, si incontra sulla sinistra la piazzetta Cavour con il Palazzo De Magni XIV sec.
All’ incrocio si prende a destra lungo la via Diaz percorrendola sino a raggiungere, in corrispondenza del fiume Varrone, il percorso del “Sentiero del viandante” . Qui si può ammirare la chiesa di S. Quirico e Giulitta con il bel campanile romanico.
L’itinerario prosegue lungo la carrabile via Duca D’Aosta, s’incontra il lavatoio della Sedeia e poi si giunge al “Crotto del Cech”.
Qui ha inizio la bella mulattiera in acciottolato che sale verso le cascine del Chignolo da dove già si ammira il panorama della penisola derviese.
Attraversata la valle si sale verso le cascine dei Ronchi incontrando incisioni e gradini scavati nella roccia, segnati dal secolare passaggio delle slitte.
Al bivio si prende a destra e si aprono belle viste panoramiche su Bellano e Dervio. Attraversata, su un ponte di legno, la “Val Granda” si entra nel territorio di Bellano incontrando la località di Verginate.
Percorso-A2Procedendo si supera una valle dove inizia la strada asfaltata che porta alla parte alta della frazione Oro. Si imbocca sulla sinistra una gradinata che sale verso Pendaglio, al bivio si prende a destra un sentiero che attraversa i prati in posizione soprelevata rispetto alla superstrada.
Si attraversa la valle dei mulini con i ruderi degli edifici e si prosegue poi fra prati con stalle e castagneti. Si raggiungono così le prime case di Lezzeno ed attraversando la provinciale si passa vicino ad un lavatoio in mezzo al nucleo storico.
Il percorso raggiunge così il Santuario di Lezzeno (m. 370) dedicato alla Madonna.
Dopo una sosta per la visita, sul retro si imbocca un sentiero in direzione sud che attraversa una strada asfaltata e poi raggiunge la provinciale.
Prendendo a sinistra si entra nella località di Ombriaco incontrando la chiesa di S. Bernardino, a destra una mulattiera ripida scende verso Bellano e si raggiunge la chiesetta di S. Rocco.
Il nostro itinerario si conclude scendendo la scalinata che porta all’Orrido, monumento naturale che merita una visita. Si passa poi di fianco alla parrocchiale ed infine, attraversando il Pioverna sulla provinciale 72, si raggiunge la stazione FS di Bellano da dove si può rientrare a Dervio.

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“IL SENTIERO DEL VIANDANTE”
di Giovanna Virgilio – Capitolo 1

sabato, Giugno 23, 2012 @ 08:06 PM
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Le proloco della Sponda Orientale del Lago di Como sono liete di pubblicare l’approfondimento al primo capitolo  del libro “Il Sentiero del Viandante” di Giovanna Virgilio, corredato da una bellissima documentazione fotografica di Giuseppe Giudici: una preziosa testimonianza sull’antica via che collegava Lecco con Colico e che ora è utilizzata a scopo turistico

Capitolo I
Il primo capitolo si apre ripercorrendo gli studi di Pietro Pensa sulle “Antiche vie di comunicazione nel sistema viario del territorio orientale del Lario”, aggiornati con i più recenti interventi  pubblicati da Matteo Dolci negli Atti del convegno di studi Tardo Antico e Alto Medioevo tra Lario Orientale e Milano (Lecco, Palazzo Belgiojoso, 26 novembre 2006). Nella consapevolezza che «l’oggetto strada, prima ancora che in significati sociali, politici o economici, esplica la sua funzione primaria nel permettere la comunicazione tra gruppi umani» è stata fornita una breve contestualizzazione storica e geografica dell’ambito di appartenenza del Sentiero del Viandante.

Dervio - Un tratto del Sentiero del Viandante Mandello - Veduta della sponda del lago dal Sentiero del Viandante
.

Segue il paragrafo dedicato nello specifico al Sentiero del Viandante, ricordando che, per il territorio lecchese, non è ancora stato possibile definire in modo univoco, se non per via indiziaria, la struttura della viabilità risalente all’età romana e altomedievale. Dall’analisi condotta dagli specialisti del settore emerge complessivamente l’immagine di un sistema viario gravitante su unico asse sovraregionale di comunicazione tra l’area padana e l’Oltralpe, organizzato in modo così capillare da raggiungere i numerosi centri abitati sparsi sul territorio. Per quanto riguarda l’area a settentrione dell’attuale abitato di Lecco, molti indizi confermano che la Valsassina era la via privilegiata per l’Altolago e la Valtellina. Pietro Pensa, accennando alle strade minori del Lario Orientale indicò, tra le strade importanti per motivi economici in epoca romana, la strada della Riviera (cioè, appunto, l’attuale Sentiero del Viandante) che correva lungo la sponda orientale del lago. Le ipotesi dello studioso sulle presunte origini romane di questa via sembrano tuttavia, per il momento, prive di adeguati riscontri, essendo irreperibile un pilastrello con indicazione del miliare e iscrizione latina rinvenuto nel 1943 a San Pietro di Ortanella. Neppure la ricognizione condotta da Angelo Borghi sulla cartografia settecentesca ha prodotto gli esiti sperati in merito a una precisa definizione del percorso viario nei secoli passati. Le mappe del Catasto Teresiano, d’altra parte, evidenziano una rete viaria di dimensioni ridotte caratterizzata da tracciati tortuosi, fortemente condizionati dall’andamento orografico. Piuttosto che una strada unitaria di collegamento tra Lecco e Colico, doveva, dunque, trattarsi di un percorso nato dalla connessione di più tratti.
Il capitolo si chiude con il riferimento alla costruzione della strada militare Lecco-Colico − appaltata nell’aprile del 1818 − che, inserendosi nella fascia fra i borghi e il lago, avviò un processo di sviluppo disomogeneo del territorio, dovuta allo svantaggio degli abitati posti a quota più elevata. Verso la fine dello stesso secolo il completamento della ferrovia Milano-Lecco-Colico, rafforzò la tendenza di crescita lineare in senso nord-sud  indebolendo sempre più la stretta simbiosi che, anticamente, univa il  lago con l’insediamento policentrico lungo il crinale e la montagna.
Al termine del capitolo si trova una scheda di approfondimento con indicazione dettagliata del tracciato del sentiero.

Giovanna Virgilio

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